DAL CAPOGRUPPO DELLA MAGGIORANZA. Da non credere!

Nella seduta consiliare del 27 novembre i consiglieri hanno discusso la mozione presentata dalla Lega Nord con la quale il Consigliere Fusco proponeva di esprimere la solidarietà al Sindaco di Cittadella inquisito per "usurpazione di funzione pubblica" a seguito della sua ordinanza che inseriva tra i requisiti essenziali per la concessione della residenza, nel comune da lui amministrato, un reddito minimo dimostrabile di cinque mila euro annui.
Indipendentemente dall'opinione personale vi proponiamo il commento del Capogruppo della maggioranza dell'attuale Amministrazione operese.
Dal verbale del Consiglio Comunale del 27 novembre 2007 estrapoliamo l'intero intervento del Capogruppo della maggioranza cui il Sindaco Ramazzotti ha affidato i Democratici per Opera:
CONSIGLIERE SCAGLIONE:
Ma intatti concordo con Sindaco. Nel senso che qui è evidente la strumentalità della cosa, della mozione e si parla di usurpazione di funzioni pubblica, e successivamente vediamo che viene ribaltata e dove si vede la propria solidarietà al Sindaco vittima dell’usurpazione delle sue prerogative fondamentali di primo cittadino.
Qui c’è una usurpazione collettiva, non so io. Il problema è che c’è una indagine in corso, evidentemente la strumentalità è chiara. Il Consigliere Apuzzo ha messo in evidenza il fenomeno generale, qui è chiara la strumentalità della cosa.
Mi permetto solamente di dire questo, ovviamente il Sindaco ha fatto rilevare le condizioni per cui occorrerà la residenza, che è diversa dal reddito, è diverso. Per cui ho idea che probabilmente non so quanti cittadini potrebbero recidere in un Comune, si va a verificare il reddito e mi viene in mente non so tanti evasori a cui spesso e volentieri magari i Comuni sono costretti a dare anche un aiuto, per cui credo che porre la residenza fissando il reddito è alquanto strumentale, credo che qui non so dove dovremmo e come dovrebbero fare i Comuni, anche i grandi Comuni. Per cui è chiara la strumentalità.
Io non sono d’accordo.
Questo è il pensiero di chi ci amministra e decide le sorti di un paese... poi qualcuno si stupisce se di punto in bianco ci portano un campo nomadi...
Il nostro commento invece è su:

L'AUMENTO DEGLI ONERI CIMITERIALI VISTI DA UN CITTADINO...

Il sindaco Ramazzotti sul giornale "OPERA" si giustifica sostenendo che le luci perpetue del cimitero si sono dovute aumentare perché tutti i comuni vicini le hanno aumentate. Mi sembra una scusa banale perché a Milano non è stato aumentato nulla.
Inoltre a Milano un ossario costa la metà rispetto a quanto si paga a OPERA e l' ICI, nei comuni limitrofi al nostro, è inferiore che da noi. Perché allora non la diminuisce come ha fatto Milano (comune vicino a noi)?.
Ferme restando queste disquisizioni, trovo che a passare da 15 mila lire a 15 euro ci sia una grande differenza (in barba al contenimento dei prezzi tanto ventilato) e poi attaccarsi ai poveri morti quando si vede che, conoscendo il cimitero, sono in prevalenza persone anziane quelle colpite dagli aumenti...
Così si comportano solo le iene, che vivono mangiando le carogne dei morti. Non credete sia il caso di segnalare questa ingiustizia ???
lettera firmata
Caro concittadino,
non posso fare altro che darti ragione e rispondere rendendoti conto di quello che io ho potuto realizzare nell'adempimento del mio dovere istituzionale e civico.
Sono anni che denuncio i disservizi nella gestione del cimitero ed anche le ultime interpellanze me ne rendono atto, dalla ghiaia che rende impraticabile il giardino centrale alla mancanza di un wc che funzioni, dall'ascensore inutilizzabile che impedisce ai disabili l'ascesa al piano superiore agli orari limitati di accesso, e molto altro ancora senza entrare nel macabro andando a parlare persino delle casse che hanno dissotterrato di recente...
Con l'ultimo Bilancio Preventivo (la finanziaria del Comune) hanno approvato l'aumento di tutto, ma proprio tutto, quello che rappresenta delle entrate tributarie per l'Ente e, anche in quell'occasione, l'opposizione della Lega Nord si è fatta sentire in Consiglio Comunale (http://gruppoconsiliarelega.blogspot.com/2007/10/novembre-2007-commemorazione-dei.html) ma purtroppo una noce nel sacco non fa alcun rumore.
Dopo un volantinaggio nel quale contestavamo "il caro estinto" siamo finiti su qualche giornale, tra cui "il Giorno" (http://letterealoperese.blogspot.com/2007/10/opera-bollette-salate.html) e questo ha prodotto la risposta del Sindaco amaro sul periodico comunale a cui ti riferisci che, nonostante sia tutta propaganda di regime, paghiamo noi contribuenti.
Questo è quello che abbiamo fatto, e devo darti atto che non ha prodotto altri risultati se non l'avere informato chi recepisce l'informazione, mentre quello che faremo dipende da come andranno a finire le prossime elezioni.
Finalmente al regime mafioso che da quasi settant'anni governa Opera si contrappone una forza nuova con spinta popolare che viene dalla gente. Negli operesi è nata la consapevolezza di essere soggetti di diritto e non solo oggetti di dovere.
Siamo forti quando lottiamo per qualcosa in cui crediamo, e l'abbiamo dimostrato, siamo un esercito che ha cambiato addirittura il modo di pensare in una nazione fondata sull'immobilismo.
L'ultima battaglia da fare per ottenere che Opera sia restituita agli operesi sarà quella della prossima primavera... e stiamo affilando le spade!

VENDITA DEL GOLF PER COPRIRE I BUCHI DI BILANCIO

INTERPELLANZA
Opera, 27 novembre 2007
La mancata trasformazione del diritto di superficie in proprietà, per gli alloggi in 167 su cui si è tentata l’operazione di cessione, ha prodotto un grave ammanco alle casse comunali.

Per ovviare a questo inconveniente, che si ripercuoterà anche sui bilanci a venire, si destineranno a copertura delle mancate entrate una parte dei proventi dall’alienazione della parte di campo da golf che era proprietà del Comune di Opera.

Eravamo contrari a vendere quelle nove buche, che valevano oro, poiché rappresentavano per i cittadini di Opera una sorta di salvadanaio paragonabile alle riserve auree di una nazione.

Come Romano Prodi ha pensato di vendersi l’oro dello Stato, per sanare la propria incapacità a ridurre il debito pubblico, così voi avete provveduto a svendere il nostro campo da golf.

Il fondo di riserva degli operesi oggi è passato di mano ed i proventi ricavati dalla vendita serviranno a coprire i buchi di bilancio che avete prodotto sottovalutando l’intelligenza dei nostri concittadini ed esponendovi eccessivamente con previsioni di spesa, da campagna elettorale imminente, troppo onerose rispetto alle possibilità dell’Ente.

Adesso relazioni all’aula, Signor Sindaco, quali delle grandi opere che avevate programmato di compiere, con i proventi dalla vendita del campo da golf , sarà sacrificata all’altare della mal gestione del danaro pubblico.

APPARTAMENTI SOCIALI

INTERPELLANZA
Opera, 27 novembre 2007
Apprendiamo dal periodico del Sindaco, quello pagato dai cittadini, che i sei appartamenti acquistati dalla Giunta Comunale, sempre con i soldi dei cittadini, saranno assegnati ai bisognosi tramite un affitto sociale.
Sempre dal periodico scopriamo anche quali uffici e quale assessore ne predisporranno l’apposito regolamento.

Siamo lieti di sapere che l’Ente si preoccupa di sei famiglie bisognose ma siamo preoccupati per le posizioni che proprio l’assessore che pubblicizzate sul giornale, l’esponente di Rifondazione Comunista Matteo Armelloni, potrà assumere nel regolamentare quali persone possano essere considerate bisognose.

Non che la Lega Nord per l’indipendenza della Padania non abbia fiducia in chi non ha ricevuto alcun mandato popolare ma si è insediato in qualità di Assessore esterno nominato da un partito.
Siamo però preoccupati per le posizioni, che l’assessore Matteo Armelloni non ha mai nascosto, di maggiore apertura verso gli stranieri rispetto agli operesi con i cui soldi, peraltro, sono stati acquistati i sei appartamenti.

Chiediamo quindi delle garanzie al Sindaco affinché siano predisposti regolamenti che prevedano l’assegnazione di tali strutture esclusivamente a cittadini italiani con preferenza legata agli anni di residenza nel nostro comune.
Invitiamo però il Signor Sindaco a non parlare, come sempre fa nei nostri confronti, di allarmismo ingiustificato in quanto come tutti i consiglieri della maggioranza sanno, visto che l’hanno approvato nonostante la ferma opposizione della Lega Nord, il regolamento di assegnazione degli alloggi comunali presenta al suo interno una vergognosa procedura che impedisce ai cittadini operesi, cui almeno un parente soggiorna nel nostro stesso comune, di fare anche solo la richiesta per l’assegnazione dell’abitazione popolare.

PUBBLICA ILLUMINAZIONE

INTERPELLANZA
Opera, 27 novembre 2007
Il Sindaco Ramazzotti, lascia al buio i residenti della Via Moneta, e non solo, scaricando ad altri le responsabilità di disservizi che l’Amministrazione potrebbe evitare ai cittadini facendo il proprio dovere e sollecitando chi di competenza.

Oltre a non fare illuminare i cantieri aperti, dove già gli inquilini occupano le proprie abitazioni, l’Amministrazione non si preoccupa neppure di sollecitare la Provincia a far funzionare la serie di lampioni sulla Statale 412 Valtidone antistanti proprio la Via Moneta.

I cittadini operesi chiedono maggiore sicurezza e l’illuminazione è il primo passo che l’Ente deve intraprendere in tale direzione.

Chiediamo pertanto cosa ostacoli il completamento della rete di illuminazione pubblica nella nuova Via Moneta ed in particolare se l’Ufficio Tecnico si è mai mosso per sollecitare la Provincia di Milano nel rendere effettivo il funzionamento dei lampioni lungo la 412 all’altezza dello svincolo Opera Zerbo. Di quest’ultima situazione chiediamo anche le eventuali tracce scritte.

LA CARTOLINA DI OPERA

INTERPELLANZA
Opera, 27 novembre 2007
Forse un giorno davvero diventerà la cartolina di Opera, anche se nutriamo molti dubbi in proposito, quell’agglomerato urbano cui ci si trova di fronte entrando in paese provenendo da Nord. Di certo oggi possiamo definire quell’area in mille modi… certo non la “cartolina di Opera”.

La tipologia degli edifici, le strade strette e tortuose già asfaltate in via definitiva, le strade che mancano ma sono utilizzate dai residenti tra mille difficoltà, la mancanza di illuminazione, i cantieri aperti e non in sicurezza dove si trovano mattoni sui marciapiedi bui per la mancanza di lampioni e transenne cadute in seguito al vento di un mese fa e mai ripristinate dagli addetti ai cantieri inadempienti.
Operatori che non compiono il proprio dovere e che non sono controllati da un assessorato, piuttosto fragile in materia di tutela dei cittadini nei confronti delle imprese costruttrici, che mette in grave pericolo la sicurezza degli operesi.

Tutto questo in una fase transitoria dove ancora manca da realizzare l’eco-mostro che primeggerà imponente all’ingresso di Opera oscurando i palazzi, già osceni di loro per l’architettura e la scelta delle tonalità cromatiche, che costituirà le già battezzate “torri di Opera”.

Quanto descritto doveva essere la “cartolina di Opera” ed il Sindaco Ramazzotti dovrebbe ricordarsela questa definizione a lui tanto cara quanto l’altra, storica, “fare bella Opera”.

Una volta di più dobbiamo rimarcare, invece, quanto il nostro paese sia diventando purtroppo “brutto ed invivibile”.

Ci illustri quindi il sindaco Alessandro Ramazzotti, prima che sia troppo tardi per eventuali interventi riparatori, cosa intende fare per migliorare la viabilità e la messa in sicurezza delle aree ancora adibite a cantiere nell’intero insediamento di nuova edificazione all’ingresso di Opera. Ci dica infine come intende risolvere la questione della mancanza di sicurezza avvertita a seguito di numerosi furti in appartamenti e box.

NO INCENERITORE

MOZIONE URGENTE
Alla luce delle ultime notizie relative il pericolo concreto che sul territorio operese o di un comune limitrofo sia edificato un inceneritore o termovalorizzatore

IL GRUPPO CONSILIARE LEGA NORD PER L’INDIPENDENZA DELLA PADANIA CHIEDE AL CONSIGLIO COMUNALE DI OPERA DI APPROVARE LA PRESENTE MOZIONE

Il Comune di Opera esprime parere sfavorevole a qualsiasi insediamento che tratti rifiuti urbani, di qualsiasi genere, sul territorio operese o di un comune confinante.

SOLIDALI CON IL SINDACO DI CITTADELLA

MOZIONE URGENTE
Opera, 27 novembre 2007
Dopo che il Sindaco Massimo Bitonci di Cittadella in una ordinanza aveva fissato delle regole per gli immigrati stranieri per poter risiedere nel comune dell’alta padovana, Ordinanza Anti Sbandati, fissando in 5.000 euro all’anno il reddito minimo per poter ottenere la residenza nel suo Comune, la Procura di Padova lo ha iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di “ipotesi di usurpazione di funzione pubblica”.

IL GRUPPO CONSILIARE LEGA NORD PER L’INDIPENDENZA DELLA PADANIA CHIEDE AL CONSIGLIO COMUNALE DI OPERA DI APPROVARE LA PRESENTE MOZIONE

Il Comune di Opera esprime la propria solidarietà al Sindaco Veneto vittima dell’usurpazione delle sue prerogative fondamentali di Primo Cittadino del suo Paese.
La magistratura e lo Stato italiano, attraverso questo accanimento contro chi compie il proprio dovere, non fanno altro che inasprire il sentimento di diffidenza che i cittadini provano nei confronti delle istituzioni.
L’Amministrazione operese è cosciente che in Italia occorrano norme severe da applicare, anche agli stranieri sul territorio nazionale, in caso di violazione delle leggi cui gli italiani devono sottostare al fine di evitare che il senso di insicurezza dei cittadini dilaghi al punto tale da scatenare sentimenti di rivalsa nei riguardi dei cittadini immigrati.

CALUNNIATORI, DISONESTI, AMMINISTRATORI DI OPERA

INTERPELLANZA
Opera, 27 novembre 2007
Non so a chi indirizzare queste accuse poiché ritengo che nel nostro paese chiunque sieda sugli scranni consiliari sia animato dal desiderio di aiutare il prossimo e realizzare grandi opere negli interessi esclusivi degli operesi. Senza fare uso di menzogne per conservare una cadrega da conquistare anziché con i risultati calunniando gli avversari politici.

Però, imbattutomi in una dichiarazione di membri di questa maggioranza, sono rimasto a dir poco esterrefatto. Certamente nessuno dei nostri amministratori avrebbe la sfacciataggine di raccontare pubblicamente simili menzogne e pertanto chiedo agli interessati, nella fattispecie il Consigliere Stefano Apuzzo e l’Assessore Augusto Sandolo, di smentire pubblicamente quanto vi sto per riportare e prenderne, già da questo momento, le dovute distanze.

Cito testualmente:
"Di fronte all'arroganza del Comune di Milano e della Regione Lombardia che vogliono imporre al Sud Milano un inceneritore, stupisce il silenzio connivente e ambiguo del centro-destra di Opera e di Rozzano". Lega e AN di Opera e il centro-destra di Rozzano, evidentemente in accordo con i propri referenti milanesi, vogliono imporre ai cittadini di Opera e di Rozzano un inceneritore! "Ma noi lo impediremo", concludono Apuzzo, Masini e Sandolo.

Bene, questa la dichiarazione dei suddetti esponenti di centrosinistra operese che, per il rispetto che ancora ripongo in loro e per la fiducia nelle istituzioni tra cui quella del Sindaco, pretendo sia immediatamente smentita o, eventualmente, motivata a quest’aula.

Infatti i politici del Partito dei Verdi chiamati in causa sanno benissimo che a Opera l’unica voce contraria all’inceneritore è sempre stata quella del leghista Ettore Fusco che già nel 2004 interrogava l’Assessore Sandolo che riferiva di non saperne nulla. Intanto la Lega Nord usciva con la prima pagina del suo notiziario, l’operese, che allarmava i cittadini su questa eventualità e prometteva battaglia.
Dopo tre anni le voci non smentite dagli amministratori operesi sono tornate a farsi sentire ed ancora la Lega Nord di Ettore Fusco, con la nuova creatura politica degli operesi Opera Sicura, si è premurata di giurare battaglia dura avviando una raccolta firme che sta dando risultati insperati.
Solo dopo questa iniziativa l’Amministrazione è stata costretta a dichiararsi contraria all’inceneritore ed a cercare di mescolare le carte inquinando l’informazione di cui il Comune di Opera riesce ad usufruire con maggiore dimestichezza.
Eppure a muoversi concretamente, ad oggi, sono stati solo i leghisti ed i cittadini di Opera Sicura, tutti facenti capo, neppure a farlo apposta, al Consigliere della Lega Nord Ettore Fusco.
Sono state raccolte firme che verranno a breve utilizzate per dimostrare la contrarietà degli operesi mentre i Verdi, che invece vantano chissà quali meriti, attraverso atteggiamenti da “asilo Mariuccia” si sono distinti solo per avere coperto i manifesti di Opera Sicura che invitavano gli operesi a firmare la petizione con dei loro scritti che sputavano sentenze contro la Giunta del Sindaco Moratti di Milano. Questo mentre il Sindaco mandava veline ai giornali confezionando articoli nei quali tentava di fare credere ai cittadini che la posizione della Lega era ambigua e che le firme non si capiva se erano pro o contro l’inceneritore.
Un sindaco Moratti criminalizzato con cui teniamo, invece, a ricordare che proprio il Sindaco operese Ramazzotti ed i suoi vassalli verdi si dilettarono a ballare insieme agli zingari quando nello scorso dicembre tentarono di imporci quello che ora vogliono fare credere che sia stato imposto da altri (cito sempre testualmente: “Siamo pronti alle barricate contro l'ipotesi di costruzione di un inceneritore al confine tra Milano e Rozzano o Opera. Ora basta, il Sud Milano ha già dato tutto ciò che poteva al capoluogo, dal carcere ai campi nomadi, dalle strutture impattanti come lo IEO ai depuratori”).

Facciamo infine presente ai Signori chiamati in causa che al contrario di quanto affermano: “Solo il Sindaco di centro-destra di Pieve Emanuele mantiene una posizione ambigua sull'inceneritore, più propensa al favorevole”. Pieve Emanuele, invece, si è espressa in Consiglio Comunale contro l’ipotesi dell’inceneritore.

Il Sindaco Ramazzotti, l’Assessore Sandolo ed il Consigliere Apuzzo chiedano formalmente scusa per quanto oggetto della presente e facciano le smentite del caso.

PARCO GIOCHI VIA QUASIMODO

INTERPELLANZA
Opera, 27 novembre 2007
Da anni i cittadini chiedono un parco giochi nel centro del paese dove, oltretutto, sorge l’edificio che dovrebbe rappresentare la zona più curate di una città, la sua vetrina, il Municipio.
A Opera purtroppo l’edificio municipale è di un’oscenità tale da rendere necessari alberi di alto fusto per cercare di mimetizzarlo e farne sfuggire i particolari più sgradevoli.
Dietro tale edificio sorge un piccolo parco giochi dove molti bambini, con i loro genitori, si ritrovano a trascorrere il proprio tempo con attività ricreative.
In centro paese è l’unico e pertanto sono proprio molte le persone che ne usufruiscono o che lo farebbero se fosse tenuto in condizioni migliori.
I cittadini chiedono da anni che i giochi, scarsi e mal posizionati, siano almeno tenuti in stato di funzionamento mentre, l’Amministrazione, gli unici interventi che fa li indirizza proprio nel senso contrario.
Via il poco verde che c’era, alla faccia dell’ambientalismo sbandierato dall’Assessore e dalla sua Giunta, e giochi che sembra non si possano riparare. Questi gli ultimi interventi dell’Ente.
La gente chiede al Sindaco che questo parco, benché piccolo, sia ben tenuto e messo in sicurezza in modo tale da impedire che i bambini che ci giocano si facciano del male sui giochi stessi oppure si trovino a rischiare di finire sotto una macchina non appena si spostano di pochi metri dai propri genitori.

Il Sindaco Ramazzotti ci spieghi cosa intende fare per migliorare la fruibilità del parco giochi di Via Quasimodo.

CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE: MARTEDI' 27 NOVEMBRE ORE 21,00

  1. Approvazione verbale precedent seduta consiliare del 26/9/07
  2. Interrogazioni ed interpellanze
  3. Ratifica della variazione di bilancio approvata in via d'urgenza con deliberazione di Giunta Comunale n. 121 del 14/11/2007
  4. Assestamento generale al bilancio di previsione anno 2007
  5. Approvazione del piano di individuazione delle aree destinate alla telefonia mobile
  6. Approvazione dello schema di convenzione tra Provincia di Milano e Comune di Opera, Pieve Emanuele e Locate di Triulzi per la realizzazione di progetti per la sicurezza urbana
  7. Esame, discussione e presentazione mozioni

Attendiamo risposta alle seguenti interpellanze:

  1. Droga la polifunzionale
  2. Salute pubblica / bosco in città
  3. Regolamento assegnazione aree spettacoli viaggianti
  4. Situazione parchi operesi
  5. Strade da terzo mondo
  6. Via Golgi bis
  7. Richiesta atti vietata
  8. Opera non è più sicura

ed alla mozione:

  1. Contro l'abusivismo ambulante

LA PARTECIPAZIONE DEL CITTADINO E' INDISPENSABILE ED E' UN DOVERE CIVICO.

COMUNICATO STAMPA: IL RISPETTO DEI MORTI.

Opera, 27 ottobre 2007
Con l’approssimarsi della commemorazione dei defunti il Sindaco Alessandro Ramazzotti ha pensato bene di fare un regalo agli operesi. Sono infatti state inviate le richieste di pagamento degli oneri cimiteriali che, purtroppo, quest’anno sono aumentate consistentemente. A questi aumenti non corrispondono migliorie nel servizio, anzi. La Lega Nord ha infatti denunciato già in una recente interpellanza queste carenze omettendone altre per le quali ha preferito andare direttamente a fondo ed intervenire in altre sedi.
Giusto per chiarire le nostre posizioni alla gente abbiamo distribuito questa mattina al mercato di Opera un volantino che evidenzia, con un breve ma esaustivo passaggio dell’ultimo Consiglio Comunale, chi prova a fare gli interessi della gente, chi se ne frega e chi… li frega proprio del tutto!
“Sono per il rispetto dei defunti oltre che dei vivi. L’Amministrazione non deve limitarsi alla gestione clientelare degli interessi dei cittadini votanti tralasciando chi riposa nei cimiteri ed i loro familiari. Il grado di civiltà di un popolo lo si valuta anche nel rispetto che si ha per la propria cultura, le tradizioni ed il rispetto dei morti. Il Cimitero di Opera versa in condizioni pietose a causa di un’Amministrazione cattocomunista dove la componente comunista supera di gran lunga quella cattolica e gli interessi legati alla gestione della pubblica amministrazione hanno fatto dimenticare che la gente vuole rispetto per se, per i propri familiari e per i cari estinti”.
L’interpellanza del 28 giugno 2007 di cui sopra:

NOVEMBRE 2007: COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI. SEMPRE PIU' CARI... I CARI ESTINTI.

... dal Consiglio Comunale. Dopo altre analoghe discussioni sugli aumenti sconsiderati di tutte le imposte comunali per l'anno in corso.
SINDACO:
Punto 9, aggiornamento tariffe concernenti l’illuminazione votiva.
Come dicevo stiamo adeguando le tariffe all’indice di svalutazione della moneta, oggi facciamo un recupero anche di anni precedenti, dall’anno venturo ogni anno faremo l’adeguamento automatico rispetto al tasso d’inflazione.
Ci sono interventi su questo? Dichiarazioni di voto? Prego Consigliere Fusco.

CONS. FUSCO:
Non stiamo adeguando un bel niente, stiamo aumentando tutto, e anche in questo caso, dove poi calza la solita battuta del caro estinto cui diventa sempre più caro poter dare degna sepoltura...
Sui nostri cari che vengono a mancare si fa una speculazione, soprattutto in questo caso perché poi per queste tariffe, che io trovo vergognose si per l’entità, ma anche solo per il fatto che esistono, perché un’Amministrazione dovrebbe riuscire a provvedere diversamente e non a mettere in condizione i cittadini di dare una sepoltura, piuttosto che un'altra, ai propri familiari in funzione di quanti soldi si posseggono.
Qui si tratta – ripeto – dell’ennesimo aumento, in questo caso lo trovo ancora più vergognoso che negli altri casi, non si tratta di un adeguamento ad un bel niente perché le tariffe erano care dieci anni fa e sono ancora care oggi, tutte le tariffe, non è che se non le aumentavate dal ’97 significa che siete stati particolarmente bravi, significa invece che eravate particolarmente cari, e lo siete ancora, anche perché in giro, negli altri comuni, non hanno tariffe più alte delle vostre, hanno tariffe uguali alle vostre o anche più basse.
Quindi non andiamo a cercare scuse, state aumentando tutto, ripeto non so cosa ci voglia fare l’Amministrazione con tutti questi soldi che sta chiedendo in più ai propri amministrati, di certo il voto della Lega Nord è contrario anche a questo aumento.

SINDACO:
Grazie al Consigliere Fusco. Mettiamo il provvedimento in votazione.
Chi è favorevole alzi la mano.
Chi è contrario?
Chi si astiene?
Il provvedimento è approvato. Aggiornamento tariffe concernente le concessioni cimiteriali.
Questo è l'estratto, dal verbale del Consigio Comunale del 29 marzo 2007, dell'intera discussione relativa al punto all'ordine del giorno sulle concessioni cimiteriali. Come risulta chiaramente vi è stata solo l'opposizione della Lega Nord, come su tutti gli altri aumenti approvati dall'aula. La maggioranza neppure si è degnata di motivare tali aumenti. Tanto a protestare c'è solo Fusco ed i cittadini ai consigli comunali non ci vengono. La delinquenza amministrativa prolifera nell'indifferenza della gente. Occorre partecipare direttamente alle decisioni prese sulle nostre teste dagli oppressori romanocentrici, libertà è partecipazione.

LA LEGGE LEVI - PRODI E LA FINE DELLA RETE

Ricardo Franco Levi, braccio destro di Prodi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha scritto un testo per tappare la bocca a Internet.
Il disegno di legge è stato approvato in Consiglio dei ministri il 12 ottobre. Nessun ministro si è dissociato. Sul bavaglio all’informazione sotto sotto questi sono tutti d’accordo. La legge Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro.
I blog nascono ogni secondo, chiunque può aprirne uno senza problemi e scrivere i suoi pensieri, pubblicare foto e video. L’iter proposto da Levi limita, di fatto, l’accesso alla Rete. Quale ragazzo si sottoporrebbe a questo iter per creare un blog?
La legge Levi-Prodi obbliga chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all’albo come direttore responsabile. Il 99% chiuderebbe. Il fortunato 1% della Rete rimasto in vita, per la legge Levi-Prodi, risponderebbe in caso di reato di omesso controllo su contenuti diffamatori ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice penale. In pratica galera quasi sicura.
Il disegno di legge Levi-Prodi deve essere approvato dal Parlamento. Levi interrogato su che fine farà il blog di Beppe Grillo risponde da perfetto paraculo prodiano: “Non spetta al governo stabilirlo. Sarà l’Autorità per le Comunicazioni a indicare, con un suo regolamento, quali soggetti e quali imprese siano tenute alla registrazione. E il regolamento arriverà solo dopo che la legge sarà discussa e approvata dalle Camere”. Prodi e Levi si riparano dietro a Parlamento e Autorità per le Comunicazioni, ma sono loro, e i ministri presenti al Consiglio dei ministri, i responsabili.
"Se passa la legge sarà la fine della Rete in Italia. Il mio blog non chiuderà, se sarò costretto mi trasferirò armi, bagagli e server in uno Stato democratico" questo è il commento di Beppe Grillo, un comico che con il suo Blog sta uccidendo la classe politica italiana, ma noi che siamo semplici cittadini, comitati, associazioni, volontari, religiosi, sportivi e chi più ne ha più ne metta... che fine faremo? imbavagliate vittime sacrificali all'altare della libertà di pensiero svanita nel nulla?
Ps: Chi volesse esprimere la propria opinione a Ricardo Franco Levi, prima che sia troppo tardi e diventi reato anche inviare e-mail, può scrivergli a: levi_r@camera.it

AUMENTA ANCORA IL MAGNA MAGNA DEI MINISTRI ROMANI

Alla faccia degli annunciati "tagli" del numero dei Ministri e delle spese di Stato, il bilancio di previsione del 2008 annuncia, incredibilmente, un vertiginoso aumento del "magna-magna" di Ministri, Sottosegretari, componenti del gabinetto e "amici" e collaboratori vari nullafacenti!
La maglia nera spetta al Ministro dell'Economia. L'ineffabile Padoa-Schioppa porterà il bilancio del suo gabinetto da euro 22.893.986 (previsione 2007) a euro 24.320.904 (previsione 2008) e, per di più, aumenterà di quasi una mezza milionata di euro (euro 459.046) la spesa per stipendi fissi al Ministro e ai Sottosegretari. Per non parlare delle spese fisse ed accessorie per il gabinetto e le segreterie particolari, per i quali si prevede per il 2008 un bell'aumento di 1,5 milioni di euro.
Altra bella faccia tosta è quella di Bersani, vero 'virtuoso' dell'aumento delle proprie spese di gabinetto che, per il 2008, supereranno i 10 milioni di euro, con un aumento di un milione rispetto al 2007, oltre ad un aumento di 400 mila euro per gli stipendi di Ministro e Sottosegretari.
Anche "Baffettino" D'Alema si piazza bene nella classifica degli spendaccioni: 319.922 euro di aumento solo per il proprio gabinetto.
Bianchi, ai Trasporti, per il gruppo suo e dei suoi Sottosegretari "trasporta" la spesa a + 300 mila euro nel 2008 e + altri 200 mila euro per le spese delle segreterie particolari.
Altri aumenti (512.664 euro) per il gabinetto di Livia Turco e oltre 1 milione per spese d'ufficio e stipendi se li aumenta anche il buon Di Pietro...
Infine Ferrero, Ministro non proprio rispettoso delle tradizioni di risparmiosità subalpine, si autoaumenta le spese del proprio gabinetto di 519.616 euro.
Quanti risparmi, se li mandiamo a casa in tempo!!!
On. Mario Borghezio
Capo Delegazione Lega Nord al Parlamento Europeo.

COMUNICATO STAMPA: I SEMAFORI T-RED SONO FONTE DI INSICUREZZA

Opera, 8 ottobre 2007
lettera aperta al Sindaco di Opera Alessandro Ramazzotti
La Lega Nord per l’indipenza della Padania, nella persona del suo capogruppo consiliare Ettore Fusco, sollecita un intervento del Sindaco di Opera, Alessandro Ramazzotti, affinché faccia presente al suo collega primo cittadino di Pieve Emanuele, Rocco Pinto, che i cittadini operesi non sono in alcun modo da considerare alla stregua di galline dalle uova d’oro cui estorcere denaro tramite i rilevatori semaforici installati a Fizzonasco.
I cosiddetti T-red, nella frazione pievese, mietono multe a profusione danneggiando la già precaria economia delle famiglie operesi tramite il prelievo forzoso di denaro e la penalizzazione di sei punti, per ogni multa, sulla patente. Punti per riottenere i quali occorrono costosi corsi e che, in caso di ripetitività dell’infrazione, portano alla perdita della patente con i gravi danni che ne conseguono.
L’appello al Sindaco operese ci sentiamo in dovere di farlo in quanto riteniamo ingiusto il metodo applicato dal Sindaco del comune limitrofo che accumula denaro con un sistema che somiglia più ad un’estorsione che all’educazione stradale. I semafori infatti non danno il tempo agli automobilisti di sgombrare l’incrocio quando scatta l’arancione e sono già nelle immediate vicinanze dello stesso. Il tempo che trascorre tra il verde ed il sopraggiungere del rosso è talmente ridotto che la multa è inevitabile. Questo è ovviamente confermato dalle migliaia di multe elevate in un mese.
Naturalmente il Sindaco Rocco Pinto a Pieve Emanuele può interpretare la sicurezza come preferisce ma noi di Opera siamo convinti che con questo sistema badi più a fare soldi che altro. In quel tratto di strada, infatti, non vi sono quasi mai incidenti ed il semaforo più redditizio è addirittura quello più inutile non essendo neppure posto ad un incrocio fra quattro strade.
La sicurezza è infine minata proprio dalla limitatissima durata dell’arancione che induce gli automobilisti ad accelerare brutalmente qualora si trovino vicino al semaforo oppure a rallentare procedendo con insicurezza se il semaforo è verde mentre si sopraggiunge in prossimità dello stesso. Entrambi sono comportamenti vietati dal codice della strada proprio poiché potenzialmente pericolosi.
Alessandro Ramazzotti intervenga a tutela dei cittadini operesi, in virtù comunque di un coinvolgimento di migliaia di persone di tutta l’area a sud di Milano e faccia, soprattutto, tesoro di quanto accade nella vicina Pieve Emanuele evitando di applicare un analogo sistema estorsivo per prelevare migliaia di euro dai suoi concittadini. Soldi con cui le aziende appaltatrici di questi sistemi semaforici ingolosiscono le Amministrazioni per poi guadagnare, loro stesse, con le percentuali sulle multe inflitte ai malcapitati.
Informazioni sul tema e sui ricorsi:
COMUNICATO STAMPA: TEST ANTIDROGA PER LA SICUREZZA A OPERA
Opera, 27 settembre 2007
Nella seduta di Consiglio Comunale di ieri sera gli Amministratori operesi hanno approvato la mozione presentata da Ettore Fusco, della Lega Nord, che istituisce la possibilità di sottoporre a test antidroga ed antialcool i dipendenti del Comune di Opera, coloro che prestano servizi per il Comune stesso e gli Amministratori che prendono importanti decisioni.
Questo per essere sicuri che proprio nessuno sia sotto l’effetto di sostanze stupefacenti quando presta un servizio che può mettere a repentaglio l’incolumità dei cittadini, dei bambini in particolare, quando condiziona la vita delle famiglie con le proprie scelte e quando influisce sull’economia delle stesse mediante politiche delineate da Sindaco, Assessori e Consiglieri Comunali.
La mozione leghista, presentata subito dopo la tragedia di Vercelli dove due bimbi persero la vita a seguito dell’incidente del bus guidato da un autista sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, ha ricevuto il quasi unanime consenso di maggioranza ed opposizione. Nessun voto contrario nonostante il capogruppo della maggioranza, il Consigliere del centrosinistra Angelo Scaglione, definiva la mozione “fumosa, incongruente e strumentale” per poi allinearsi comunque alla volontà dei colleghi e del Sindaco già dichiaratisi favorevoli.
L’altro intervento contrario è stato quello dell’Assessore alle Politiche Sociali, Matteo Armelloni di rifondazione comunista, particolarmente toccato dal provvedimento che nell’intenzione di Ettore Fusco, capogruppo della Lega, è rivolto anche al suo assessorato dove poche persone, con troppa discrezionalità, decidono come e chi assistere, aiutare o rovinare mediante provvedimenti quali la sottrazione di minori, l’interdizione degli anziani e l’assegnazione in generale di aiuti e contributi.
La salute psicofisica dei lavoratori che possano arrecare danno ad altri, l’integrità degli operatori che educano i nostri figli e talvolta trascorrono con loro più ore dei genitori stessi, la moralità comprovata da atteggiamenti virtuosi in tema di droga e alcool per chi relaziona sullo stato anche psichico dei cittadini ed il lavoro degli amministratori, infine, che mediante delibere regolamentano la vita della comunità va salvaguardata e controllata per dare ai cittadini un ulteriore sicurezza in un epoca della nostra società dove molti valori si perdono ed i cittadini sono in balia di scelte e gestioni legate a persone non sempre moralmente e psico-fisicamente sane. Per riassumere potremmo citare il motto: “Mens sana in corpore sano” ma sotto controllo.
IL TESTO DELLA MOZIONE APPROVATA:
TEST ANTIDROGA E SICUREZZA
Recependo l’ottima proposta avanzata dal Ministro della Salute Livia Turco, che auspichiamo muti presto in legge dello Stato, di fare un test antidroga ad alcune categorie di lavoratori che svolgono un compito che può mettere a repentaglio la propria incolumità e quella altrui.
Atteso che a realizzare i suddetti controlli saranno i SerT, Servizi Tossicodipendenze organi territoriali del Servizio Sanitario Nazionale che si occupano dei problemi legati alla tossicodipendenza, che hanno giudicato buona la notizia dell'arrivo della nuova normativa.
Considerato che il Ministro ha scelto questa strada subito dopo la tragedia di Vercelli, dove morirono due bambini che viaggiavano su un bus guidato da un autista sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Consapevoli dell’importanza che un lavoratore sia in perfetto stato di salute psicofisica quando può arrecare danni ad altri nel caso non lo fosse.
Valutata la piaga sociale rappresentata dalla droga, dall’alcool e dall’uso sconsiderato che molti ne fanno.
Certi che tutti i Consiglieri Comunali di Opera vorranno convengano che è primario interesse dell’Amministrazione quello di tutelare la salute dei cittadini.
IL CONSIGLIO COMUNALE DI OPERA APPROVA LA PRESENTE MOZIONE
Il Comune di Opera si dichiara disponibile ad attuare e promuovere ogni disposizione di legge nazionale che disciplini i test antidroga e/o anti alcool riguardanti particolari categorie di lavoratori coinvolti in mansioni particolarmente rischiose per la sicurezza propria e di altri.
Tali test dovranno essere condotti in base alle modalità specificate da Leggi e regolamenti dello Stato.
Contestualmente, ove le Leggi lo prevedano, il Consiglio Comunale si dichiara disponibile ad estendere tali test agli Amministratori pubblici ed a tutti coloro che, nell’ambito dell’Amministrazione locale entrano in contatto con i minori ricoprendo il ruolo di educatori o con cittadini esposti a problematiche sensibili.

OPERA NON E’ PIU’ SICURA

INTERPELLANZA
Opera, 26 settembre 2007
Il Sindaco di Opera Alessandro Ramazzotti ripete, da quando è stato eletto primo cittadino, che a Opera non vi è un’emergenza sicurezza e che la vita della nostra cittadina scorre tranquilla.
Forse proprio per movimentarla un pochino il Sindaco ha pensato bene di provare a regalarci un accampamento nomadi lo scorso Natale.
Non gradito il regalo, e rispedito al mittente dai cittadini operesi, il Sindaco ha deciso comunque di diventare un paladino della giustizia.
Non siamo convinti che abbia capito quanto gli succeda intorno ma pensiamo che abbia piuttosto preso atto del fatto che la sinistra perda voti proprio a causa di questa sua politica legata al buonismo ed alla considerazione che la sicurezza è prerogativa della destra.
Infatti è cronaca recente quella dei Sindaci, anche di sinistra, che finalmente effettuano sgomberi di campi rom o perseguitano addirittura i lavavetri proprio per avere constatato, nell’ultima tornata elettorale, che gli italiani hanno premiato chi si batte per rendere le proprie comunità più sicure.
In questo quadro il Sindaco Ramazzotti, dopo avere negato, anche in quest’aula, che sulla Valtidone ci fossero le prostitute, ha preso di petto il problema ed ha scritto al Prefetto. Poteva fare di più, ma almeno ha preso coscienza di un problema ed oggi le prostitute, proprio per la determinazione del Sindaco Ramazzotti, sono ancora al loro posto.
Sempre Ramazzotti, con la maggioranza di sinistra, ha votato la mozione della Lega Nord volta ad armare la Polizia Locale nonostante ripetesse che Opera è una città sicura.
Ramazzotti ha messo le telecamere in giro per tutto il paese continuando a dire che a Opera non ci si deve allarmare in quanto questo è un paese tranquillo dove la criminalità non esiste ed i delitti sono in diminuzione. Però le ha messe.
Ramazzotti, pur rassicurandoci che Opera è un paesino tranquillo, ha permesso che davanti alla farmacia comunale ci fosse una guardia giurata.
La stessa cosa avviene addirittura all’interno del municipo dove, da alcuni mesi, fa bella mostra di se un’altra guardia giurata preposta alla sicurezza dei cittadini che si recano in comune e, forse, anche del Sindaco che magari si sente meno sicuro di un tempo.
Opera è una cittadina tranquilla dove non succede mai niente ha sempre ribadito il Sindaco che, forse, dopo questo inverno ha perso un po’ della sua sicurezza. Magari quando ha dovuto far blindare mezzo paese per chiudere tutti gli accessi alle vie confinanti con quella dove lui vive.
Forse in quell’occasione si è sentito meno sicuro e la polizia sotto casa gli ha fatto capire come viviamo noi operesi. Noi che siamo senza scorta e senza protezione. Noi che abbiamo a che fare con balordi, drogati, stupratori, rom, sobri o ubriachi, con delinquenti d’ogni categoria. Noi che viviamo la vita comune, in pratica.
Dopo queste considerazioni
IL GRUPPO CONSILIARE DELLA LEGA NORD PER L’INDIPENDENZA DELLA PADANIA
Chiede al Sindaco a che punto è la sua crociata contro le prostitute della Valtidone, considerato che sono sempre li.
Inoltre, preso atto della sua buona volontà, gli segnaliamo anche quelle che, forse lui non ha mai visto, si piazzano all’ingresso di Opera dopo essere usciti dalla Valtidone, sulla Provinciale Vigentina.
Avendo millantato la capacità di intervenire prontamente anche in occasione di sgomberi di cui tiene ad arrogarsi la primogenitura, chiediamo al Sindaco Ramazzotti se ha notato che nella Cascina Mirasole sono tornati i rom a bivaccare.
Essendo infine molte, le domande interessanti da porre al Sindaco Ramazzotti, ci limitiamo a farne una per tutte:
Sindaco Ramazzotti è disposto a relazionare all’aula l’attuale situazione operese in merito alla sicurezza con particolare riferimento ai programmi futuri del Sindaco per la tranquillità dei cittadini?

STRADE DA TERZO MONDO

INTERPELLANZA
Opera, 26 settembre 2007
Considerato che il Comune di Opera vanta avanzi di bilancio perenni che rappresentano in fin dei conti soldi sottratti alla realizzazione di opere o all’erogazione di servizi ai cittadini a fronte poi di un impiego non sempre chiaro, come del resto ha attestato la verifica ministeriale che ha colpito questa amministrazione contestando al Comune di Opera decine di infrazioni per consulenze e forniture pagate più del dovuto. Per non parlare di indennità ad alcuni dipendenti non dovute ed altro ancora.
Rilevato che il manto stradale di alcune strade versa in condizioni pietose e mi riferisco ad esempio alle vie Cadorna, Manzoni e Resistenza per citare degli esempi
Atteso che anche questa sera si approvano gli equilibri finanziari incensandosi sull’andamento dei programmi e sul loro stato di attuazione
IL GRUPPO CONSILIARE DELLA LEGA NORD PER L’INDIPENDENZA DELLA PADANIA
Chiede al Sindaco ed all’Assessore competente a fronte degli avanzi di bilancio in premessa e di un’oculata gestione del denaro pubblico provata da conti sempre in ordine e programmi rispettati:
Perchè tra le altre disfunzioni proprie del Comune di Opera ed i servizi non erogati o erogati male, dobbiamo vivere in un paese con strade da terzo mondo?
Dopo avere finalmente asfaltato la Via Diaz, che sembrava fosse una strada appena bombardata, perché non si provvede a mantenere le altre vie operesi in condizioni di percorribilità senza dover attendere che siano causa di danneggiamento a veicoli e persone?

RICHIESTA ATTI VIETATA

INTERROGAZIONE
Opera, 26 settembre 2007
Premesso che il sottoscritto Consigliere della Lega Nord per l’indipendenza della Padania nel mese di agosto richiedeva atti riguardanti un caso verificatosi nei mesi scorsi.
Considerato che tale richiesta è legittima in quanto necessaria a mettere il Consigliere Comunale in grado di svolgere la propria funzione rappresentata con carica elettiva in seno all’Amministrazione Comunale operese.
Rilevato che a fronte di una richiesta datata 7 agosto 2007 è giunto un sostanziale rifiuto a trasmettere gli atti in data 6 settembre 2007 esattamente un mese dopo la richiesta, come prescrive la legge quale termine massimo.
Atteso che quanto in richiesta, e non riportato nella presente per delicatezza nei confronti di una cittadina operese, non violava alcuna legge.
IL GRUPPO CONSILIARE DELLA LEGA NORD PER L’INDIPENDENZA DELLA PADANIA
Chiede al Sindaco ed all’Assessore competente di attivarsi immediatamente affinché la richiesta del Consigliere Comunale della Lega Nord per l’indipendenza della Padania sia soddisfatta entro i pochi giorni necessari a preparare gli atti. Pena una denuncia per omissione di atti di ufficio ai responsabili del Settore Sociale ma anche al Sindaco che, da oggi, è al corrente della mancanza sottoscritta dall’Assessore alle politiche sociali Matteo Armelloni.
Chiede inoltre al Sindaco se è al corrente di quanto accade in quegli uffici a cui, da sempre, contestiamo la troppa autonomia discrezionale che non sempre si ripercuote positivamente sugli utenti.
Chiede in particolare se il Sindaco è a conoscenza del rischio che corre una cittadina operese quando si presenta in Comune per chiedere di essere aiutata a pulire i vetri della propria abitazione o di usufruire del servizio di trasporto presso gli ospedali per visite di controllo e rischia di essere internata poiché considerata insana di mente.
Si chiede infine l’elenco delle cooperative o di altro personale impiegato per mansioni presso il domicilio dei richiedenti attraverso la mediazione del Comune. Se tra queste cooperative vi sia anche la disponibilità a badanti ed il nominativo dei presidenti, dei direttivi delle medesime cooperative e di tutti i soci delle stesse.

SITUAZIONE PARCHI OPERESI

INTERPELLANZA
Opera, 26 settembre 2007
Premesso che questa Amministrazione ha sempre sbandierato quale suo motto quello di “fare bella Opera”.
Considerato che questo slogan diventa un aggravante quando si dimostra la propria incapacità nel realizzare e conservare qualche parco che possa essere considerato funzionale all’uso che di questi ne dovrebbe fare la cittadinanza.
Rilevato infine che oltre a realizzarli male, il Comune di Opera, riesce a fare di peggio quando si tratta di gestirne la pulizia e l’efficienza delle strutture di illuminazione e ricreative.
Appurato peraltro che oltre ad essere fastidioso per gli utenti dei parchi, in particolare i bambini, diviene anche un rischio per la salute pubblica doversi rassegnare agli incontri ravvicinati sempre più frequenti con gli escrementi di cani che, anziché utilizzare le apposite aree loro riservate, scorazzano tra i bambini al parco giochi.
L’ultimo esempio di parco giochi che l’Amministrazione ha realizzato è quello di Via Toscana dove sono stati sostituiti i pochi vecchi giochi con nuovi di qualità piuttosto scadente ed addirittura di un livello di pericolosità tale da sconsigliare di portarvi i propri bambini (sembra assurdo ma è vero). Inoltre sotto i giochi, dove solitamente si mette un materiale plastico che attutisca le cadute, si trovano i trucioli di corteccia ad amplificare, anziché attutire, i danni conseguenti le cadute. Per quanto riguarda la fontana in mezzo al parco non vi sono neppure parole visto e considerato che le fontane operesi finiscono sempre per essere interrate e trasformate in fioriere. L’illuminazione a fungo, ai lati delle stradine interne al parco, diventa pericolosa visto che restringono il passaggio utile ai bambini che percorrono in bicicletta quei percorsi.
Tutto ciò, nonostante il motto dell’Amministrazione sia: “fare bella Opera”
Alla luce di quanto premesso
IL GRUPPO CONSILIARE DELLA LEGA NORD PER L’INDIPENDENZA DELLA PADANIA
Chiede al Sindaco ed all’Assessore competente quando saranno realizzati dei parchi, anche all’interno di quelli esistenti, dove si possano fare giocare i propri bambini in sicurezza. Quando si potranno portare i bambini in parco giochi attrezzati e recintati, dove non si debba rischiare di vedere il proprio figlio finire sotto una macchina se corre dietro alla palla, e dove effettivamente non possano entrare i cani a sporcare.
I parchi operesi oltre ad essere ricettacolo di escrementi dei cani sono pieni di vetri e sporcizia in genere. Il verde non viene curato divenendo anche un fattore antiestetico. L’opposto di “fare bella Opera”.

VIA GOLGI BIS

INTERPELLANZA
Opera, 26 settembre 2007
Premesso che si sono verificate gravi inadempienze nell’edificazione dello stabile di Via Golgi al civico n. 4 consistenti, nella forse più grave ed eclatante di queste (almeno tra quelle fino ad ora emerse), nella pericolosissima esecuzione di canne fumarie con elementi montati al contrario tali da rendere inagibile l’uso delle stesse in quanto ad altissimo rischio.
Premesso anche che alcuni dei lavori in oggetto sono stati certificati ed il Comune ha rilasciato l’agibilità attraverso l’uso dell’irresponsabile silenzio assenso; irresponsabile soprattutto quando trattasi di complessi di certe dimensioni dove l’azienda costruttrice difficilmente può poi essere perseguita per lavori male effettuati e dove a rischiare la propria incolumità ed i propri risparmi sono i cittadini.
Rilevato infine che mancano le dichiarazioni di conformità degli impianti termici dei singoli alloggi e vi sono diverse irregolarità nelle poche redatte, incomplete o ripetute e contraddittorie.
Il tutto nonostante l’agibilità attestata dal Comune a seguito della maturazione dei termini previsti per il silenzio assenso e nonostante trattasi di quarantacinque famiglie che neppure sono valse il sopralluogo di un tecnico comunale se non quando, alcuni condomini, hanno sporto denuncia facendo intervenire l’ASL ed i professionisti che accertassero le gravi inadempienze.
Alla luce di tutto ciò ed in virtù della richiesta dell’ASL MI 2 al Signor Sindaco di tenere monitorata la situazione affinché l’impresa portasse avanti i lavori per concluderli al più presto.
IL GRUPPO CONSILIARE DELLA LEGA NORD PER L’INDIPENDENZA DELLA PADANIA
considerando prioritaria la riduzione del disagio degli abitanti e la sicurezza dei cittadini chiede al Sindaco di esporre al Consiglio Comunale su quanto abbia fatto per monitorare gli eventi e risolvere la grave vicenda riguardante inconvenienti igienici e strutturali che danneggiano cittadini operesi e che avrebbero potuto mettere a repentaglio l’incolumità degli stessi se non vi fosse stato il tempestivo intervento dell’ASL sollecitato dagli inquilini.
Si chiede altresì quali sono i passi che il Sindaco ha intrapreso per la tutela della salute pubblica e per il ripristino della legalità in una vicenda alquanto oscura ed alla quale l’Assessore Angeli aveva già risposto in aula, alla precedente interpellanza del Gruppo Lega Nord datata 29 settembre 2006, con la rassicurazione che tutti i problemi erano già stati risolti e non vi era alcuna necessità di affiancare i cittadini nella lite processuale con l’azienda costruttrice in quanto sarebbe rientrato tutto da li a poco. Questo in considerazione del fatto che la controversia inquilini - proprietà non si è conclusa né sembra possa essere tanto favorevole ai cittadini come prospettatoci un anno fa dall’Assessore.
Chiede infine se, ed eventualmente quali, familiari o parenti di qualche Consigliere Comunale dimorino nello stabile in questione di Via Golgi. Se, ed eventualmente quali, familiari o parenti di qualche Consigliere Comunale prestino la propria attività professionale per conto del Condominio dello stabile in questione o dell’azienda costruttrice.

CONTRO L’ABUSIVISMO AMBULANTE

MOZIONE
Opera, 26 settembre 2007
Premesso che l’art. 1, comma 7, del Decreto Legge 14 marzo 2005 n.35 – così come modificato prima dalla Legge di conversione 14 maggio 2005 n. 80, poi dal comma 4-bis dell'art. 2, Decreto Legge 30 settembre 2005 n. 203, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione, ed infine dall'art. 5-bis, Decreto Legge 30 dicembre 2005 n. 272, nel testo integrato dalla relativa legge di conversione – stabilisce, salvo che il fatto costituisca reato, che sia punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da 500 euro fino a 10.000 euro l'acquisto o l'accettazione, senza averne prima accertata la legittima provenienza, a qualsiasi titolo di cose che, per la loro qualità o per la condizione di chi le offre o per l'entità del prezzo, inducano a ritenere che siano state violate le norme in materia di origine e provenienza dei prodotti ed in materia di proprietà intellettuale. La stessa sanzione è applicata anche a coloro che si adoperano per fare acquistare o ricevere a qualsiasi titolo alcuna delle cose su indicate, senza averne prima accertata la legittima provenienza e che comunque, in ogni caso, si proceda alla confisca amministrativa delle cose di cui al presente comma;
Rilevato che la normativa sopra richiamata rappresenta uno strumento di tutela ma, anche, di sostegno della nostra imprenditorialità;
Evidenziato che adeguate forme di pubblicità delle disposizioni richiamate in premessa si sono dimostrate idonee a prevenire acquisti illeciti, come dimostrato dall’esperienza della Città di Recco con l’esposizione di cartelli comunali informativi sul rischio di eventuali sanzioni a carico di chi dovesse procedere ad acquisti incauti;
Tutto ciò premesso e rilevato,
IL GRUPPO CONSILIARE LEGA NORD PER L’INDIPENDENZA DELLA PADANIA
CHIEDE CHE:
Il Consiglio Comunale impegni il Sindaco e la Giunta alla predisposizione ed alla collocazione, nelle zone di maggior diffusione del fenomeno, di cartelli idonei ad informare la cittadinanza residente e non sulla normativa in oggetto.

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE AREE SPETTACOLI VIAGGIANTI

NTERPELLANZA
IL GRUPPO CONSILIARE LEGA NORD PER L’INDIPENDENZA DELLA PADANIA
CHIEDE AL SINDACO ED ALL’ASSESSORE COMPETENTE
quali siano le intenzioni dell’Amministrazione in merito alla realizzazione di un regolamento per l’assegnazione delle aree agli operatori del settore degli spettacoli viaggianti ai sensi dell'art. 9 della Legge 337 del 18 marzo 1968.
Nel caso l’area destinata alla ricezione degli stessi sia parzialmente occupata dalle opere di realizzazione della nuova sede della Croce Rossa Italiana si chiede altresì quali iniziative intenda prendere l’Amministrazione per garantire il regolare utilizzo della suddetta area.
Opera, 26 settembre 2007

CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE. MERCOLEDI' 26 SETTEMBRE 07 ORE 21,00

  1. Approvazione verbale precedente seduta consiliare del 21 giugno 2007.
  2. Interrogazioni ed interpellanze.
  3. Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e verifica degli equilibri finanziari.
  4. Decentramento delle funzioni catastali ai Comuni ai sensi del D.P.C.M. del 14 giugno 2007. Esercizio delle funzioni catastali da parte del Comune e convenzionamento con l'Agenzia del Territorio.
  5. Approvazione definitiva del programma integrato di intervento al P.R.G. vigente per le arree site in Opera, Via Staffora di proprietà dell'immobiliare Fumagalli.
  6. Approvazione definitiva del programma integrato di intervento in variante al P.R.G. vigente per le aree site in località Crocione di proprietà della Società La Corona S.r.l.
  7. Approvazione dello schema di convenzione inerente all'appalto del servizio di gestione della tesoreria comunale mediante esperimento di procedura aperta - periodo 2008/2012.
  8. Esame, discussione e presentazione mozioni.

Interpellanze della Lega Nord in attesa di risposta:

  1. Reperibilità Polizia Locale.
  2. Cimitero non accessibile.
  3. Atti vandalici.
  4. Trasformazione del diritto di superficie in proprietà.
  5. Accampamenti.
  6. Cancello scuola elementare di Via Emilia.

Mozione in discussione:

  1. Test antidroga e sicurezza

COMUNICATO STAMPA: DON RENATO LASCIA OPERA

Opera, 29 agosto 2007.
E’ giunto il momento per Don Renato, il parroco di Opera che sfidò i cittadini che non vollero il campo nomadi in paese, di levare le ancore e partire per un’altra destinazione.
Il rapporto degli operesi con la Chiesa non è più lo stesso da quella sera del 21 dicembre dello scorso anno quando, a suo dire, il prete in bicicletta dinanzi alle fiamme vide “donne e uomini, giovani e anziani, anche bambini, tutti assatanati, privi di ogni intelletto e di ogni sentimento vagamente umano” macchiarsi di una terribile colpa, quella di voler impedire che arrivasse in paese un campo nomadi con il beneplacito del Sindaco Alessandro Ramazzotti e del Parroco stesso.
La cronaca ricorda come quella sera fu vissuta intensamente dal paese e come una pacifica protesta, esasperata dall’arroganza del Sindaco e delle istituzioni, raggiunse il culmine della sua veemenza con il rogo delle tende che la protezione civile aveva cominciato a montare al mattino.
Per quei fatti si sono appena concluse le indagini preliminari e vi è l’attesa del rinvio a giudizio per il Consigliere Comunale della Lega Nord Ettore Fusco, considerato la mente dell’operazione, e per otto cittadini operesi accusati di danneggiamento, devastazione, occupazione di suolo pubblico, associazione a delinquere, interruzione di pubblico servizio ed altri capi d’imputazione correlati. Fece molto scalpore in paese il blitz dei Carabinieri che all’alba sorpresero molti operesi per perquisirne le proprie abitazioni. Tra questi la famiglia di Fusco con due bambine piccole e la moglie in attesa del terzo figlio.
Dopo i fatti di fine dicembre e l’incendio delle tende ebbe inizio il Presidio dei cittadini che, con la loro presenza, imposero alle istituzioni la breve durata del campo nomadi. Una volta appurato, nei fatti, che dopo due mesi non scemava la tensione né la costante presenza di operesi, giorno e notte davanti al campo, i nomadi furono costretti a raggiungere altre destinazioni sempre gestite da Don Colmegna che, in seguito, allontanò molti di loro facendoli tornare in campi abusivi per le intemperanze protratte in palese violazione del patto di legalità da loro sottoscritto.
Nel frattempo la parrocchia di Don Renato perdeva fedeli di giorno in giorno proprio per la decisa presa di posizione del parroco non condiviso dai suoi parrocchiani. Ettore Fusco giunse ad invitare pubblicamente, anche dalle pagine del Corriere della Sera oltre che sulla stampa locale, gli operesi a boicottare le messe e ad attuare uno sciopero dell’offerta in chiesa che, effettivamente, diede i suoi risultati. Così Don Renato, dopo aver fatto scappare i fedeli nella Chiesa periferica di Don Michele, parroco operese da sempre, prese la decisione di concerto con i suoi superiori di andare altrove a cercare migliore fortuna.
Le azioni che i parrocchiani non hanno mai perdonato a Don Renato sono state l’arroganza con cui ha impedito che nella messa di Natale gli operesi si potessero scambiare il segno della pace ed il volantino a sua firma in cui li definiva alla stregua di Erode, di Hitler e del Klu Klux Klan.
Un’esagerazione, la sua, dettata forse da interessi tutt’altro che legati alla fede ma, piuttosto, alla gestione degli aiuti ai nomadi, che ha pagato con l’indifferenza e l’apatia degli operesi nei suoi confronti. Oggi Don Renato, il Parroco che legge il Manifesto, lascia Opera riconsegnando alla Fede ed al Parroco che lo sostituisce l’anima dei parrocchiani operesi che torneranno ad affollare la Chiesa intitolata ai Santi Pietro e Paolo come prima di quel 21 dicembre dell’anno scorso.

SALUTE PUBBLICA / BOSCO IN CITTA’

INTERPELLANZA
Opera, 7 agosto 2007
Premesso che il diritto alla salute è sancito dalla Costituzione Italiana.
Atteso che compito del Sindaco è quello di accertarsi che questo diritto sia tutelato.
Considerato che il cosiddetto Bosco in Città è un luogo dove la salute degli operesi dovrebbe essere messa in condizione, quanto meno, di non essere deteriorata.
Appurato con soddisfazione che molti cittadini sostano sulle panchine del parco e che questi trovano, soprattutto nel periodo estivo, quel refrigerio all’ombra delle piante di cui in casa loro non potrebbero evidentemente beneficiare.
Notato che la parte centrale del parco non ha un percorso fatto di autobloccanti ma una gettata di cemento cosparsa di ghiaia finissima.
Visto che tale ghiaia polverizzata viene sollevata dal vento e dal passaggio delle biciclette e dei pedoni continuando a riprodursi per l’usura della gettata di fondo.
Visto altresì che le persone, soprattutto anziani, che occupano le panchine sono costrette a respirare tali polveri.
Valutato il danno che le polveri respirate da persone che stazionano abitualmente in luoghi densi di tali particelle possono provocare.
IL GRUPPO CONSILIARE LEGA NORD PER L’INDIPENDENZA DELLA PADANIA
CHIEDE AL SINDACO ED ALL’ASSESSORE COMPETENTE
- Quale provvedimento intendano prendere per evitare che cittadini operesi possano ammalarsi di malattie legate all’apparato respiratorio a causa di una errata valutazione al momento della realizzazione del vialetto centrale del Bosco in Città.
- In quali tempi intendano provvedere per porre fine allo spiacevole evento che ha già allontanato molte persone dall’area in questione poichè resisi conto di quanto accadeva sul vestiario e sulla propria pelle.

DROGA AL POLIFUNZIONALE

Al Presidente del Consiglio Comunale
E p.c.
Comando Polizia Locale di Opera
Stazione dei Carabinieri di Noverasco
INTERROGAZIONE
Opera, 7 agosto 2007
E’ cosa nota a tutti gli operesi che davanti al Nuovo Centro Polifunzionale si spacci droga. Nessuno è in grado di sapere quale tipo ed in quale misura ma, da testimonianze dei giovani locali, proprio davanti all’ingresso della biblioteca e delle altre attività all’interno della struttura si pratichi il traffico di cui sopra.
Naturalmente, come al solito, le voci di paese sono solo dicerie prive di fondamento altrimenti vedremmo stazionare più spesso la Polizia Locale ed i Carabinieri della Stazione di Noverasco.
Consapevoli di questo, comunque, chiediamo che il Sindaco, in quanto responsabile della Pubblica Sicurezza sul nostro territorio, relazioni in merito ed eventualmente, dato che le dicerie talvolta hanno un fondamento di verità, provveda ad inserire l’area indicata tra quelle sensibili ed inviti la locale Caserma dei Carabinieri a fare altrettanto.

COMUNICATO STAMPA: CHIUSURA DELLE INDAGINI PRELIMINARI

Opera, 26 luglio 2007
Oggi ho ricevuto notifica della chiusura delle indagini preliminari in merito ai fatti legati al 21 dicembre 2006 ed al rogo delle tende che la protezione civile stava allestendo per ospitare un campo nomadi a Opera. Sono l’unica figura politica rimasta coinvolta nella vicenda e sono estraneo a qualsiasi accusa rivoltami dal PM che considera delle parole da me proferite in Consiglio Comunale, mentre svolgevo la mia funzione di rappresentante dei cittadini aiutando anche i pochi carabinieri presenti a mantenere l’ordine, come degli atti istigatori. Preciso che quanto da me voluto era semplicemente una democratica manifestazione popolare fine a presidiare legittimamente un area del Comune di Opera. Non ho mai incitato alcuno a commettere crimini o reati né in quella sera né in altre. Dentro e fuori il palazzo del Comune invitavo la folla di quasi un migliaio di persone a mantenere la calma a disperdersi ed eventualmente a recarsi presso l’area circense in modo tale da poter organizzare la protesta nella forma più idonea. Ero lontano da chi, se c’è stato, istigava altri a compiere quanto ricordiamo come una triste pagina della storia di Opera e sono giunto all’area circense solo dopo che i danni erano stati fatti da persone a me estranee. Per l’intera durata del Presidio di Opera mi sono reso garante della buona condotta dei cittadini operesi ed ho trascorso molte ore con i funzionari della Questura di Milano proprio per mantenere la protesta dei cittadini, non organizzata né tanto meno controllabile, entro quei limiti di legalità e legittimità che il Questore stesso ci ha dovuto riconoscere. Concludo confidando nella giustizia e nella magistratura cui sottoporrò, nei modi e tempi dovuti, le mie difese affinché non sia macchiata la reputazione del Consigliere Ettore Fusco, uomo onesto e cittadino esemplare, con reati che non si addicono alla mia persona.

Il testo dell’atto di chiusura delle indagini preliminari è pubblicato su
www.presidiodiopera.blogspot.com

COMUNICATO STAMPA: JELLY WAX, ANCORA VELENI

Opera, 11 luglio 2007
In risposta all’irritante comunicato stampa del Sindaco operese Alessandro Ramazzotti.
A quanto pare, dopo le dichiarazioni di Vincenzo D’Onofrio della lista Locate Viva, non sono l'unico a dire che l'Amministrazione operese, quella di Locate ed il Comitato anti Jelly Wax in realtà erano tutt'altro che interessati ad allontanare l'azienda da Opera. Anzi volevano potenziarla alla Gabellina (dietro lo Zerbo aldilà della Valtidone). Ma alla fine l'azienda, con i permessi ridotti all'osso dalla Giunta Provinciale della Colli (potenziati poi dalla sinistra di Penati appena insediatosi, ma tardivamente a operatività aziendale compromessa), ha dirottato i suoi investimenti altrove. Però non ha lasciato l'area di Via Adda a cui mi sono riferito e di cui il Sindaco Ramazzotti dovrebbe parlare anzichè fare tanti giri di parole e prendere in giro i cittadini. Signor Sindaco è un dato di fatto oppure no che il Comitato che godeva della sua fiducia (tanto che il presidente ora è un suo consigliere) allarmava il paese asserendo che la SVR cominciava i lavori in Via Adda? Signor Sindaco è vero o no che senza i permessi della Regione ed ovviamente del Comune la SVR non avrebbe potuto fare alcun lavoro? Signor Sindaco è vero o no che lo stralcio dal Parco Sud è avvenuto durante la sua legislatura senza che il Comune presentasse opposizioni? Signor Sindaco è vero o no che gli stralci vengono indirizzati alla Regione ma protocollati al Comune che li trasmette? Signor Sindaco è vero o no che io presentai una mozione dove chiedevo che per ovviare al problema si rendesse l'area di Via Adda parco pubblico e voi me la bocciaste? Signor Sindaco chi ci guadagna dall'avere reso, oggi, industriale quell'area? Signor Sindaco chi invece avrebbe guadagnato se fosse diventata un parco pubblico? Signor Sindaco ma quando comincerà a dire la verità agli operesi? Signor Sindaco ma quando comincerà, almeno, a rispondere a qualche domanda e fare meno la vittima sacrificale? Signor Sindaco, infine, ma quando si dimette che ne abbiamo piene le scatole della sua arroganza?

COMUNICATO STAMPA: DI NUOVO JELLY WAX A OPERA

ANCORA UNA VOLTA POSSIAMO DIRE CHE AVEVAMO RAGIONE
Opera, 5 luglio 2007
Nell’ultimo Consiglio Comunale si è tornati a discutere di Jelly Wax e di quanto l’allora Comitato spalleggiato dal Sindaco, che avrebbe dovuto lottare affinché la tristemente nota azienda che smaltisce rifiuti tossici andasse lontana da Opera, fosse falso ed interessato a tutt’altro che mandare via dalla nostra cittadina l’impresa che effettuava le sue lavorazioni nel centro abitato. Scusate se parlo al passato pur non avendo alcuna garanzia che le lavorazioni siano cessate e pur ricevendo, di continuo, segnalazioni di autobotti che arrivano e partono proprio da dove la SVR, questo il nuovo nome, dovrebbe avere cessato ogni lavorazione o almeno, secondo il Sindaco Ramazzotti, così dovrebbe essere. Il fatto è che dopo la Colli in Provincia, appena insediatosi Penati, i permessi prima non più concessi dalla Presidente di Forza Italia sono stati ripristinati dal suo sostituto del centrosinistra con buona pace del comitato che, tanto per cambiare, ha portato il suo presidente in Consiglio Comunale ad occupare una poltrona. Forse non tutti ricordano che fu prospettato il rischio che la SVR trasferisse le sue lavorazioni in Via Adda, vicino alla Busa, e forse non tutti ricordano che l’area è stata stralciata dal Parco Sud in piena giunta Ramazzotti senza che qualcuno si opponesse l’operazione. Noi ricordiamo anche altro: ad esempio una nostra mozione della Lega Nord che chiedeva che quell’area, oramai non più Parco Sud ma di competenza comunale, fosse destinata a verde attrezzato come il bosco in città dello Zerbo, per intenderci. Naturalmente serviva a scongiurare possibili speculazioni edilizie che sapevamo non sarebbero servite alle lavorazioni che invece il comitato ci voleva fare credere fossero addirittura imminenti. Assemblee pubbliche e picchettaggio dell’area, giusto il tempo di farsi fotografare dagli amici giornalisti per poi tornare a casa sapendo che tanto mai, la SVR, avrebbe davvero fatto quei lavori senza avere il permesso della Regione e del Comune. In quel momento, però, serviva distrarre il cittadino da quella che era la vera finalità. Lasciare l’area senza destinazione d’uso per poi trasformarla in zona industriale dopo qualche tempo. Infatti, ecco giunto il momento in cui il Presidente del comitato e la Giunta amica del Sindaco Ramazzotti si sono ritrovati ad approvare il piano che prevede anche questa operazione. Una nuova area ceduta alle industrie, sottraendola al verde, una concessione alla proprietà della SVR che nel frattempo sembra, ripeto sembra, abbia cessato le attività in Via Romagna. Noi avevamo avvertito i cittadini che quell’area in fondo alla Via Adda, a cento metri dalle abitazioni e a ridosso di un parco giochi, sarebbe diventata zona industriale, così come abbiamo dimostrato che quest’amministrazione, bocciando le nostre proposte di trasformazione in parco pubblico, aveva in mente di fare oggi questa variante. Purtroppo il poter dire che avevamo ragione è una magra soddisfazione, ancora una volta a perdere sono i cittadini onesti e creduloni la cui buona fede viene carpita dall’uso distorto dell’informazione locale che acquista toni da propaganda di regime sul mensile, edito dal Comune di Opera, pagato dai contribuenti.

DI.CO: Dall'ultimo Consiglio Comunale...

SINDACO (Democratici per Opera):
Noi abbiamo detto che non condividiamo questo, e allora? Adesso vediamo come va a finire. Ci sono altri interventi? Chiudiamo che c’è ancora una mozione sui DICO. Chiudiamo qua. Passiamo alla mozione, la vuole illustrare telegraficamente Consigliere Fusco? Il tema lo conosciamo.

CONS. FUSCO (Lega Nord):
Il tema lo conoscete, la mozione ho visto che l’avete tutti(http://gruppoconsiliarelega.blogspot.com/2007/05/contro-listituzione-dei-dico.html), l’avete anche letta, è un deterioramento della società andare ad istituire dei matrimoni che in realtà non sono matrimoni ma sono contratti che possono tranquillamente essere legati all’opportunità e all’opportunismo di persone.
Non è soltanto una questione di gay o non gay, è anche una questione di quante persone fingeranno di volere comporre una famiglia semplicemente per sfruttare determinate possibilità, determinate opportunità che alle famiglie vengono concesse.
Quindi ci saranno persone che magari a una certa età decideranno di contrarre questi, chiamiamoli, non so matrimoni, queste unioni, contrarranno queste unioni semplicemente per avere delle agevolazioni, agevolazioni da parte dello Stato, da parte del Comune, da parte degli enti, quindi sono in qualche modo violazioni del diritto degli altri cittadini e soprattutto delle famiglie naturali di avere e di potere percepire quei benefici. Grazie.

SINDACO:
Per dirla in una battuta il Consigliere Fusco nella sua mozione chiede che il Consiglio Comunale esprima contrarietà al Disegno di Legge 1339 sui DICO.
Apriamo la discussione. Consigliere Apuzzo prego.

CONS. APUZZO (Democratici per Opera):
Visto che sono le 3.05 io cercherei di non entrare nel merito, in quanto libertario sono favorevole ovviamente ai DICO e anche ai PACS, però credo che questa mozione giunga fuori tempo massimo.
Perché se il Consigliere Fusco legge i giornali si sarà accorto che qualcosina è accaduta nel frattempo, poi se vogliamo farci del male e chiacchierarne a vuoto, sul nulla, sull’aria fritta fino alle 5.00 del mattino lo possiamo anche fare, oppure possiamo anche prendere atto che l’iter parlamentare di questa proposta di Legge si è fermato per divisione all’interno della maggioranza soprattutto, perché al Senato c’è una maggioranza non eclatante e che questa proposta di Legge non andrà avanti. Quindi tutti i pericoli paventati sulla distorsione e la distruzione della famiglia tradizionale, la messa in pericolo dell’Atria del Dio padre famiglia non esiste, cioè non è all’ordine del giorno, quindi la mia è più che altro una mozione d’ordine che non…

SINDACO:
Anche se i separati aumentano.

CONS. APUZZO:
Non è più all’ordine del giorno della politica italiana i DICO.

SINDACO:
Questo Consiglio cosa dice?

CONS. APUZZO:
È curioso che siano all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di Opera, che invece non c’entrano un’accidenti sui DICO perché non hanno nessuna possibilità di dire la propria o di…

CONS. FUSCO:
Se il Consigliere l’avesse discussa quando è stata presentata magari era un altro discorso.
Comunque…

INTERVENTO:
Allora parliamo di Hiroschima e Nagasaki.

CONS. FUSCO:
Comunque siccome questa non è una novità, questo fa parte dei programmi di una certa sinistra, quella dei DICO, che poi porterebbero successivamente alle adozioni etc. etc. non c’è niente di male se ti esprimi favorevolmente o in maniera contraria a questa mozione visto che è stata presentata.
Non ti costa nulla dire sì o no.

SINDACO:
Poi io vorrei dire una cosa in questo caso a discolpa del Consigliere Fusco. Quest’ordine del giorno il Consigliere Fusco l’ha ricevuto dalla sede centrale, lo dico non perché abbia indagata, ma perché c’è scritto: impegna il Sindaco e il Presidente del Consiglio, è noto che a Opera il Presidente del Consiglio non c’è, quindi praticamente è stato diffuso in tutta Italia e Fusco…
Il fatto che questo sia diffuso a tappeto a tutte le organizzazioni della Lega è dedotto dal fatto che dite questo Consiglio impegna il Sindaco e il Presidente del Consiglio Comunale, perché è fatto per i comuni grandi, Fusco facendo tante cose non ha avuto l’accortezza di cancellare questo, quindi gli è arrivato così e così lui l’ha proposto. Comunque Fusco chiede la votazione. Ci sono interventi a favore e contro la proposta del Consigliere Fusco oltre a quella del Consigliere Apuzzo?
Consigliere Scaglione prego.

CONS. SCAGLIONE (Democratici per Opera):
Le mie motivazioni diciamo che sono l’opposto di quelle del Consigliere Fusco, in quanto cattolico, tra virgolette, anche senza virgolette, sicuramente il 12 di maggio ero a Roma idealmente, l’associazione cattolica, tra virgolette, ancora, ripeto sono da anni, sono iscritto, ho partecipato alla manifestazione di Rho per la famiglia che non era contro il Governo. La realtà della famiglia è forte, c’è stata una mancanza di politica della famiglia da decenni, è curioso vedere la partecipazione dei vari partiti e dei divorzisti del centrodestra che all’ultimo momento decidono di partecipare a questa manifestazione.
Credo che ci sia, e… ce ne sono abbastanza di questi elementi, non facciamo nomi assolutamente, come altresì è abbastanza curioso che nel Parlamento in generale vigono dei regolamenti che già per loro adottano certi favoritismi e dei quali ovviamente in molti del centrodestra ne approfittiamo e dicono purtroppo noi lo abbiamo, non possiamo fare nulla.
Credo che si faccia una grossa strumentalizzazione su questo, la famiglia è fondamentale, la famiglia naturale è fondamentale.
Non si può comunque, per onestà, disconoscere le grandi problematiche che ci sono delle unioni, che non si può, è un problema sociale, che bisogna onestamente prendere in esame, credo che bisogna evitare le varie strumentalizzazioni e andare concretamente a vedere, a fare delle politiche per la famiglia.
E sicuramente questo non sono le televisioni di Berlusconi che passano tutta una serie di elementi negativi che non vanno assolutamente a portare un minimo di aiuto alle famiglie, all’educazione dei figli.
Chiudo e basta.

SINDACO:
Mettiamo in votazione la mozione del Consigliere Fusco che chiede di esprimere contrarietà alla Legge sui DICO.
Chi è favorevole alla mozione del Consigliere Fusco alzi la mano. 4 favorevoli.
Contrari?
Astenuti?
La mozione è respinta. Io ringrazio il Consiglio per la pazienza, la tenacia e anche per la produttività di questa seduta.
Grazie a tutti e buonanotte.

TRA I CONTRARI, QUINDI FAVOREVOLI AI DI.CO, C'E' ANCHE IL CONSIGLIERE SCAGLIONE, QUELLO DELL'ULTIMO INCOMPRENSIBILE INTERVENTO! MA VOI LO AVETE CAPITO?

COMUNICATO STAMPA: TEST ANTIDROGA A OPERA

Opera, 3 luglio 2007
Sulla scia dell’ottima iniziativa del Ministro della Salute, Livia Turco, anche il Gruppo Consiliare di Opera della Lega Nord invita la propria Amministrazione a dotarsi dei test antidroga che il Ministro sta preparando affinché diventino legge dello Stato. Dopo la tragedia di Vercelli, dove morirono due bambini che viaggiavano su un bus guidato da un autista che aveva fumato uno spinello è diventato obbligo morale domandarsi se sia poi tanto lecito fare uso di sostanze stupefacenti quando si mette a repentaglio la vita degli altri. La nostra risposta è chiaramente un no secco ed è per questo che proponiamo siano subito istituiti al Comune di Opera dei test antidroga per tutti i lavoratori da cui dipende, anche, l’altrui sicurezza, per quelli che svolgono il compito di educatori e per coloro i quali, per la propria professionalità, si trovano a contatto con persone aventi problematiche umane particolari. A queste categorie di lavoratori proponiamo infine di aggiungere i pubblici amministratori operesi e quindi il Sindaco, la sua Giunta e tutto il Consiglio Comunale. Chi vuole gestire il destino di migliaia di persone è giusto che dimostri l’integrità psicofisica che le droghe alterano irrimediabilmente riducendo le capacità degli individui che ne fanno uso di essere razionali e lucidi nelle proprie scelte. Nel caso di una pubblica Amministrazione è indispensabile avere persone psichicamente attive per non danneggiare la collettività. Segue il testo della Mozione presentata al Consiglio Comunale di Opera.

TEST ANTIDROGA E SICUREZZA

MOZIONE
Opera, 3 luglio 2007
Recependo l’ottima proposta avanzata dal Ministro della Salute Livia Turco, che auspichiamo muti presto in legge dello Stato, di fare un test antidroga ad alcune categorie di lavoratori che svolgono un compito che può mettere a repentaglio la propria incolumità e quella altrui.
Atteso che a realizzare i suddetti controlli saranno i SerT, Servizi Tossicodipendenze organi territoriali del Servizio Sanitario Nazionale che si occupano dei problemi legati alla tossicodipendenza, che hanno giudicato buona la notizia dell'arrivo della nuova normativa che ha già avuto un primo sì da parte degli assessori alla Salute.
Considerato che il Ministro ha scelto questa strada subito dopo la tragedia di Vercelli, dove morirono due bambini che viaggiavano su un bus guidato da un autista che aveva fumato uno spinello.
Consapevoli dell’importanza che un lavoratore sia in perfetto stato di salute psicofisica quando può arrecare danni ad altri nel caso non lo fosse.
Valutata la piaga sociale rappresentata dalla droga e dall’uso sconsiderato che molti ne fanno.
Certi che tutti i Consiglieri Comunali di Opera vorranno convenire con lo scrivente che è primario interesse dell’Amministrazione quello di tutelare la salute dei cittadini.

IL GRUPPO CONSILIARE LEGA NORD PER L’INDIPENDENZA DELLA PADANIA
CHIEDE AL CONSIGLIO COMUNALE DI OPERA
DI APPROVARE LA PRESENTE MOZIONE


Il Comune di Opera istituisce i test antidroga obbligatori alle categorie importanti per la sicurezza dei cittadini specificate in apposito regolamento che si rifà a leggi dello Stato.
I lavoratori coinvolti sono quelli che svolgono mansioni particolarmente rischiose per la sicurezza propria e di altri come specificato dal Ministero della Salute e dai regolamenti vigenti.
Le modalità sono demandate ai regolamenti vigenti ed alle leggi dello Stato.
In aggiunta ai suddetti lavoratori i test del Comune di Opera sono anche periodicamente rivolti, sempre nel rispetto delle normative e della persona, agli amministratori pubblici ovvero al Sindaco, alla Giunta ed al Consiglio Comunale, a tutti coloro che entrano in contatto con i minori ricoprendo il ruolo di educatori ed ai dipendenti dell’Ente a contatto con quei cittadini che presentano problematiche umane di particolare rilevanza.
Con la presente mozione si demanda il compito di redarre gli appositi regolamenti, necessari al funzionamento dell’istituto del test antidroga, alla commissione congiunta servizi sociali ed affari istituzionali. Regolamenti da approvare in Consiglio Comunale.

COMUNICATO STAMPA: L’ISPEZIONE MINISTERIALE APPRODA IN CONSIGLIO COMUNALE

Opera, 22 giugno 2007
Una seduta di Consiglio Comunale durata quasi nove ore e terminata ben oltre le tre della notte, quella che ha finalmente visto il Sindaco con le spalle al muro costretto a trattare l’ordine del giorno della Lega Nord relativo alla verifica ministeriale e le irregolarità contestate all’Ente. Relazione, quella del Ministero, di cui non si è mai voluto prima riferire in aula eludendo le legittime richieste delle opposizioni. Nel frattempo i consiglieri di maggioranza hanno approvato un Bilancio Preventivo, senza neppure sapere dell’ispezione, e ieri prima della discussione avvenuta dopo le due della notte un Bilancio Consuntivo su cui la Lega aveva posto una pregiudiziale non avendo ancora avuto risposte sull’effettiva entità delle richieste ricevute dal Ministero. La Giunta respinge le accuse di malgestione del denaro pubblico ed insiste nell’intento di querelare chi ha diffuso notizie inerenti i capi d’imputazione cui sono state prodotte le controdeduzioni da parte degli uffici del Comune. Il capogruppo della Lega Nord in un volantino, che ha portato la cittadinanza a conoscenza del problema, si era lasciato andare alla terminologia utilizzata dal Ministero per definire taluni comportamenti irregolari ed, anche ieri, ha scatenato le ire del Vicesindaco Liguori e del Sindaco Ramazzotti che in certe frasi, per altro mai addebitate a loro, non si vogliono proprio riconoscere. L’Operese, il mensile d’informazione del Gruppo Consiliare del Carroccio nel suo primo approccio con la questione, dopo avere ricevuto il rifiuto alla relazione in aula prima dell’approvazione del Bilancio Preventivo, trattava l’argomento in questo modo:
“L’ottimo lavoro degli ispettori ha prodotto una corposa relazione con decine di contestazioni in merito alla gestione dei soldi degli operesi… Premi di produttività non giustificati, appalti non proprio chiari e trasparenti, doppie indennità ai dipendenti, uso illegale dei co.co.co. per fare lavorare amici e militanti di partito ed altro ancora. Un’appropriazione indebita dei soldi della collettività che adesso, ciliegina sulla torta, il Signor Sindaco deve restituire agli operesi.”
Proprio la frase relativa all’appropriazione indebita avrebbe fatto offendere Sindaco e Vicesindaco che hanno annunciato azioni legali che, a nostro parere, non hanno alcun senso visto che non ci si riferiva certamente ad appropriazione da parte del Sindaco o di altri componenti della maggioranza ma di soldi sottratti alla collettività attraverso tasse e contributi per essere dati a dipendenti, consulenti ed altre voci di spesa che il Ministero ha ritenuto fossero, per la precisione, “indebite”. Dal momento che sono proprio gli ispettori ministeriali a trattare l’argomento parlando di indebite partite di denaro, che sembra abbiano preso direzioni non corrispondenti a quelle che la legge ed i regolamenti consentono, diventa automatico parlare di appropriazione indebita da parte di chi le ha percepite e non certo il Sindaco o il suo preoccupatissimo Vice ed Assessore al Bilancio che, casomai, hanno l’onere di doverle recuperare come prescritto dagli ispettori.

TRASFORMAZIONE DEL DIRITTO DI SUPERFICIE IN PROPRIETA’

INTERPELLANZA
Opera, 21 giugno 2007
A seguito delle trattative che i cittadini residenti nelle abitazioni di edilizia convenzionata, cui l’Amministrazione ha proposto l’acquisto del fondo dove sono state edificate le proprie abitazioni al fine di ottenere la trasformazione del diritto di superficie in proprietà, l’Ente ha di gran lunga abbassato la richiesta del corrispettivo per la buona riuscita dell’operazione.
Corrispettivo che era troppo alto prima ma resta ancora abbondantemente oltre il valore reale dopo quest’ultima valutazione che ha dato il via all’invio delle lettere di adesione ai cittadini.
L’Amministrazione di Opera ed il suo Sindaco hanno fatto una scelta ben precisa; innanzitutto quella di tentare il colpaccio quando ai cittadini ed anche a noi consiglieri comunali era stato assicurato che non si sarebbe scontato un centesimo dalle prime valutazioni delle aree, successivamente, visto il moto di protesta organizzatosi con tanto di avvocati ed in previsione di una tornata amministrativa già seriamente compromessa dalle scelte fatte in merito ad altre vicende impattanti per gli operesi, l’Ente ha ridotto di circa il quaranta per cento le proprie richieste.
Ancora oggi questa riduzione non porta ad un livello reale di mercato questa valutazione che se non lo è adesso, lascio immaginare quanto lo fosse fuori mercato inizialmente.
L’Amministrazione deve pertanto spiegare come mai sia scesa ad un simile livello più basso del 40% rispetto a quello iniziale e quale sia invece stato in percentuale lo sconto richiesto dall’Avvocato dei cittadini.
La Lega Nord per l’indipendenza della Padania rileva però in questa vicenda anche altre stranezze tra cui, l’avere deciso di procedere sempre in Giunta senza consultare mai il Consiglio Comunale che va ricordato deliberò per primo di trasferire in proprietà le aree di edilizia economica e popolare con il solo voto contrario della Lega Nord.
Altro fatto degno dell’attenzione dell’Amministrazione ed eventualmente dell’Avvocato cui il comitato degli inquilini deciderà di affidare il ricorso al TAR è la tempistica della delibera di Giunta che approva il corrispettivo determinato dopo la riduzione seguita alla contrattazione con il comitato stesso.
Tale delibera di Giunta infatti risulta sia del 13 giugno mentre le lettere inviate ai cittadini sono datate 14 giugno, il giorno dopo. Sin qui nulla di strano se non fosse che una delibera di Giunta perché diventi esecutiva deve prima essere pubblicata e questo non è ancora accaduto. Le lettere inviate ai cittadini di richiesta di adesione al riscatto delle aree in diritto di superficie, essendo viziate da questa irregolarità amministrativa, non sono pertanto legittime.
Chiediamo all’Amministrazione di relazionare all’aula in merito alla vicenda.

ATTI VANDALICI

INTERPELLANZA
Opera, 21 giugno 2007
La zona centrale del paese, ma non solo quella, è vessata dalla condotta di vandali che con le loro inutili gesta degradano la proprietà pubblica e quindi condizionano la nostra vita sia per una questione economica sia per il fatto che vivere nel degrado porta anche i cittadini ad adeguarsi allo stato delle cose che lo circondano. La parrocchia oramai non è più, come si suol dire, “quella di una volta” non esistono più i Don Agostino che gli operesi ricordano con le parole “quello si che era un prete” e così i parroci non escono dalla propria sacrestia per andare a dar due pedate nel sedere a chi schiamazza di notte, imbratta e danneggia la zona circostante la chiesa e poi, forse, neppure è loro compito proteggere la casa di Dio, figuriamoci la casa dei vicini della casa di Dio. Anzi la parrocchia convive con questo fenomeno tanto che, per evitare danni direttamente alla chiesa si è pensato bene di provvedere alla recinzione mediante inferriata ovviamente pagata, soprattutto, con i contributi che generosamente il comune elargisce. In questo contesto l’Amministrazione non interviene assolutamente lasciando il paese in mano ai vandali che divelgono panchine, rovesciano gli enormi cestini di granito, piegano i passamano in ferro dell’edificio scolastico e distruggono qualsiasi manufatto di proprietà della collettività.
La Lega Nord non è certamente favorevole alla repressione mediante telecamere che spiano la vita dei cittadini ma si domanda come sia possibile che qualsiasi cittadino sappia, poiché vede, chi danneggia l’arredo urbano mentre l’Ente altro non fa che ripristinare il bene danneggiato, talvolta lo rimuove del tutto, in certe altre occasioni lo lascia nello stato di degrado prodotto dai vandali.
Chiediamo pertanto che il Sindaco dia delle risposte a queste nostre riflessioni e soprattutto ci indichi quali siano gli intendimenti dell’Amministrazione per ovviare al dilagante vandalismo che se non frenato diventa fenomeno di norma tra i giovani.

CIMITERO NON ACCESSIBILE

INTERPELLANZA
Opera, 21 giugno 2007
In un epoca di abbattimento delle barriere architettoniche, di cui alcuni di voi ne facevano una bandiera quando erano all’opposizione, il cimitero operese è l’emblema del disservizio pubblico.
Non vi è la possibilità per un diversamente abile di accedere ad una zona del camposanto posta al primo piano in quanto vi si accede solo attraverso una scala di granito molto lunga e che, in autunno ed inverno, diventa scivolosa e pericolosa anche per chi deambula liberamente. Non ci sono ascensori funzionanti nonostante in campagna elettorale, davanti ad un pubblico, il Sindaco negò che quell’ascensore fosse davvero non funzionante. Dopo quattro anni nulla è cambiato, forse proprio perché secondo lei, signor sindaco, quell’ascensore continua a funzionare!
In seguito a molte riesumazioni effettuate più di un anno fa si è pensato di spargere ghiaia su tutta la superficie del camposanto rendendo molto difficile o addirittura impossibile alle carrozzine ed alle persone con stampelle arrivare vicino alle tombe dei propri cari.
Segnaliamo infine l’assenza di servizi igienici per diversamente abili.
Se questa è l’attenzione verso le cosiddette categorie protette, caro Signor Sindaco, siamo certi di poter affermare che lei non ha in alcun modo ottemperato a parte del suo programma elettorale ed in particolar modo ci sentiamo di doverle ricordare, visto il degrado del cimitero di opera, che lei dopo avere assicurato alle persone che assistevano al dibattito tenutosi in campagna elettorale dichiarando che il montacarichi funzionava regolarmente, nonostante il sottoscritto affermasse il contrario, non si è neppure mai preso la briga di controllare la bontà della sua affermazione propagandistica.
La invitiamo ad esporre le sue ragioni in merito a quanto sopra e soprattutto le chiediamo come intende eliminare i disservizi di cui sopra che impediscono a molti cittadini operesi di recarsi nel luogo dove dimorano i propri cari estinti.

REPERIBILITA’ POLIZIA LOCALE

INTERPELLANZA
Opera, 21 giugno 2007
Alla luce di quanto accaduto in occasione della sosta di una comunità rom nell’area adiacente la discarica pubblica quando alcuni cittadini hanno dovuto affrontare in proprio l’imprevisto sentendosi rispondere dalla Polizia Locale che non si trattava di un emergenza e quindi non era necessario scomodare gli agenti reperibili dopo le ore 21.
Il Gruppo Consiliare della Lega Nord per l’indipendenza della Padania chiede al Signor Sindaco quali siano i criteri che stabiliscono quando si tratti di emergenze tali da poter richiedere l’intervento della Polizia Locale considerato il fatto che per gli accampamenti abusivi sono responsabili dell’ordine pubblico proprio gli agenti della Polizia Locale e considerato anche che per altre questioni più rilevanti esistono Carabinieri, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Digos, Croce Rossa ed Esercito Italiano. Il Sindaco ci spieghi, in pratica, se non è un emergenza un campo nomadi abusivo e chiassoso sotto le abitazione di cittadini operesi e quali siano le emergenze che giustificano i costi della reperibilità che viene pagata agli agenti di Polizia Locale senza poi poterli mai richiedere.
Richiediamo infine di sapere nel corso dell’ultimo decennio quante volte e per quali ragioni sono stati richiamati in servizio, nelle ore di reperibilità serali e notturne, gli agenti di Polizia Locale.

ACCAMPAMENTI

INTERPELLANZA
Opera, 21 giugno 2007
Secondo le dichiarazioni del Sindaco rilasciate alla carta stampata e rilevate anche in siti internet, fatte proprie dal Consigliere Stefano Apuzzo, l’unico accampamento ad Opera sarebbe quello del Consigliere leghista Ettore Fusco all’Abbazia di Mirasole.
Siamo certi che questa sia stata solo l’ennesima battuta infelice del Sindaco Ramazzotti che, suo malgrado, ha dimostrato di non saper essere persona molto simpatica riuscendo invece molto bene a seminare odio tra la sua stessa popolazione. Il Sindaco Ramazzotti, infatti, non ha saputo scindere il suo ruolo istituzionale da quello di rancoroso uomo di partito che soffre della caduta in picchiata della sua parte politica legata anche alla disastrosa politica di Romano Prodi.
Chiediamo pertanto al Sindaco di spiegare in aula questa affermazione relativa all’accampamento di Mirasole illuminando il Consiglio sul significato della stessa. Ci teniamo a sapere se la questione sia legata all’aver negato l’esistenza degli accampamenti al Dosso Cavallino in quanto la Polizia Locale operese non li ha visti oppure se riferita al fatto che quegli accampamenti sono tutti stati sgomberati dalle forze dell’ordine di Corsico e Locate Triulzi.
Con questa sua dichiarazione Signor Sindaco ha dimostrato di saper solo odiare quei cittadini operesi che, non pensandola politicamente come lei, altro non fanno che mettere la propria persona al servizio della comunità e, pertanto, le chiedo le dimissioni anticipate da questo Consiglio Comunale che merita, quanto prima, di essere rappresentato da chi amministrerà il paese nell’esclusivo interesse dei suoi concittadini senza farne questioni di appartenenza politica.

CAMPI ELETTROMAGNETICI

INTERPELLANZA
Opera, 21 giugno 2007
Alla luce dell’ultima installazione di un ripetitore per la telefonia mobile a ridosso del centro abitato chiediamo alla Giunta ed in particolare all’Assessore all’ambiente ed al Sindaco, in relazione alle sue prerogative istituzionali inerenti la salute pubblica, se il Comune ha commissionato un indagine per conoscere i danni alle persone che possono procurare le onde elettromagnetiche delle antenne che la stessa Amministrazione ha contribuito a far installare sul nostro territorio.