Opera, 22 giugno 2007
Una seduta di Consiglio Comunale durata quasi nove ore e terminata ben oltre le tre della notte, quella che ha finalmente visto il Sindaco con le spalle al muro costretto a trattare l’ordine del giorno della Lega Nord relativo alla verifica ministeriale e le irregolarità contestate all’Ente. Relazione, quella del Ministero, di cui non si è mai voluto prima riferire in aula eludendo le legittime richieste delle opposizioni. Nel frattempo i consiglieri di maggioranza hanno approvato un Bilancio Preventivo, senza neppure sapere dell’ispezione, e ieri prima della discussione avvenuta dopo le due della notte un Bilancio Consuntivo su cui la Lega aveva posto una pregiudiziale non avendo ancora avuto risposte sull’effettiva entità delle richieste ricevute dal Ministero. La Giunta respinge le accuse di malgestione del denaro pubblico ed insiste nell’intento di querelare chi ha diffuso notizie inerenti i capi d’imputazione cui sono state prodotte le controdeduzioni da parte degli uffici del Comune. Il capogruppo della Lega Nord in un volantino, che ha portato la cittadinanza a conoscenza del problema, si era lasciato andare alla terminologia utilizzata dal Ministero per definire taluni comportamenti irregolari ed, anche ieri, ha scatenato le ire del Vicesindaco Liguori e del Sindaco Ramazzotti che in certe frasi, per altro mai addebitate a loro, non si vogliono proprio riconoscere. L’Operese, il mensile d’informazione del Gruppo Consiliare del Carroccio nel suo primo approccio con la questione, dopo avere ricevuto il rifiuto alla relazione in aula prima dell’approvazione del Bilancio Preventivo, trattava l’argomento in questo modo:
“L’ottimo lavoro degli ispettori ha prodotto una corposa relazione con decine di contestazioni in merito alla gestione dei soldi degli operesi… Premi di produttività non giustificati, appalti non proprio chiari e trasparenti, doppie indennità ai dipendenti, uso illegale dei co.co.co. per fare lavorare amici e militanti di partito ed altro ancora. Un’appropriazione indebita dei soldi della collettività che adesso, ciliegina sulla torta, il Signor Sindaco deve restituire agli operesi.”
Proprio la frase relativa all’appropriazione indebita avrebbe fatto offendere Sindaco e Vicesindaco che hanno annunciato azioni legali che, a nostro parere, non hanno alcun senso visto che non ci si riferiva certamente ad appropriazione da parte del Sindaco o di altri componenti della maggioranza ma di soldi sottratti alla collettività attraverso tasse e contributi per essere dati a dipendenti, consulenti ed altre voci di spesa che il Ministero ha ritenuto fossero, per la precisione, “indebite”. Dal momento che sono proprio gli ispettori ministeriali a trattare l’argomento parlando di indebite partite di denaro, che sembra abbiano preso direzioni non corrispondenti a quelle che la legge ed i regolamenti consentono, diventa automatico parlare di appropriazione indebita da parte di chi le ha percepite e non certo il Sindaco o il suo preoccupatissimo Vice ed Assessore al Bilancio che, casomai, hanno l’onere di doverle recuperare come prescritto dagli ispettori.
Una seduta di Consiglio Comunale durata quasi nove ore e terminata ben oltre le tre della notte, quella che ha finalmente visto il Sindaco con le spalle al muro costretto a trattare l’ordine del giorno della Lega Nord relativo alla verifica ministeriale e le irregolarità contestate all’Ente. Relazione, quella del Ministero, di cui non si è mai voluto prima riferire in aula eludendo le legittime richieste delle opposizioni. Nel frattempo i consiglieri di maggioranza hanno approvato un Bilancio Preventivo, senza neppure sapere dell’ispezione, e ieri prima della discussione avvenuta dopo le due della notte un Bilancio Consuntivo su cui la Lega aveva posto una pregiudiziale non avendo ancora avuto risposte sull’effettiva entità delle richieste ricevute dal Ministero. La Giunta respinge le accuse di malgestione del denaro pubblico ed insiste nell’intento di querelare chi ha diffuso notizie inerenti i capi d’imputazione cui sono state prodotte le controdeduzioni da parte degli uffici del Comune. Il capogruppo della Lega Nord in un volantino, che ha portato la cittadinanza a conoscenza del problema, si era lasciato andare alla terminologia utilizzata dal Ministero per definire taluni comportamenti irregolari ed, anche ieri, ha scatenato le ire del Vicesindaco Liguori e del Sindaco Ramazzotti che in certe frasi, per altro mai addebitate a loro, non si vogliono proprio riconoscere. L’Operese, il mensile d’informazione del Gruppo Consiliare del Carroccio nel suo primo approccio con la questione, dopo avere ricevuto il rifiuto alla relazione in aula prima dell’approvazione del Bilancio Preventivo, trattava l’argomento in questo modo:
“L’ottimo lavoro degli ispettori ha prodotto una corposa relazione con decine di contestazioni in merito alla gestione dei soldi degli operesi… Premi di produttività non giustificati, appalti non proprio chiari e trasparenti, doppie indennità ai dipendenti, uso illegale dei co.co.co. per fare lavorare amici e militanti di partito ed altro ancora. Un’appropriazione indebita dei soldi della collettività che adesso, ciliegina sulla torta, il Signor Sindaco deve restituire agli operesi.”
Proprio la frase relativa all’appropriazione indebita avrebbe fatto offendere Sindaco e Vicesindaco che hanno annunciato azioni legali che, a nostro parere, non hanno alcun senso visto che non ci si riferiva certamente ad appropriazione da parte del Sindaco o di altri componenti della maggioranza ma di soldi sottratti alla collettività attraverso tasse e contributi per essere dati a dipendenti, consulenti ed altre voci di spesa che il Ministero ha ritenuto fossero, per la precisione, “indebite”. Dal momento che sono proprio gli ispettori ministeriali a trattare l’argomento parlando di indebite partite di denaro, che sembra abbiano preso direzioni non corrispondenti a quelle che la legge ed i regolamenti consentono, diventa automatico parlare di appropriazione indebita da parte di chi le ha percepite e non certo il Sindaco o il suo preoccupatissimo Vice ed Assessore al Bilancio che, casomai, hanno l’onere di doverle recuperare come prescritto dagli ispettori.