COMUNICATO STAMPA: I SEMAFORI T-RED SONO FONTE DI INSICUREZZA

Opera, 8 ottobre 2007
lettera aperta al Sindaco di Opera Alessandro Ramazzotti
La Lega Nord per l’indipenza della Padania, nella persona del suo capogruppo consiliare Ettore Fusco, sollecita un intervento del Sindaco di Opera, Alessandro Ramazzotti, affinché faccia presente al suo collega primo cittadino di Pieve Emanuele, Rocco Pinto, che i cittadini operesi non sono in alcun modo da considerare alla stregua di galline dalle uova d’oro cui estorcere denaro tramite i rilevatori semaforici installati a Fizzonasco.
I cosiddetti T-red, nella frazione pievese, mietono multe a profusione danneggiando la già precaria economia delle famiglie operesi tramite il prelievo forzoso di denaro e la penalizzazione di sei punti, per ogni multa, sulla patente. Punti per riottenere i quali occorrono costosi corsi e che, in caso di ripetitività dell’infrazione, portano alla perdita della patente con i gravi danni che ne conseguono.
L’appello al Sindaco operese ci sentiamo in dovere di farlo in quanto riteniamo ingiusto il metodo applicato dal Sindaco del comune limitrofo che accumula denaro con un sistema che somiglia più ad un’estorsione che all’educazione stradale. I semafori infatti non danno il tempo agli automobilisti di sgombrare l’incrocio quando scatta l’arancione e sono già nelle immediate vicinanze dello stesso. Il tempo che trascorre tra il verde ed il sopraggiungere del rosso è talmente ridotto che la multa è inevitabile. Questo è ovviamente confermato dalle migliaia di multe elevate in un mese.
Naturalmente il Sindaco Rocco Pinto a Pieve Emanuele può interpretare la sicurezza come preferisce ma noi di Opera siamo convinti che con questo sistema badi più a fare soldi che altro. In quel tratto di strada, infatti, non vi sono quasi mai incidenti ed il semaforo più redditizio è addirittura quello più inutile non essendo neppure posto ad un incrocio fra quattro strade.
La sicurezza è infine minata proprio dalla limitatissima durata dell’arancione che induce gli automobilisti ad accelerare brutalmente qualora si trovino vicino al semaforo oppure a rallentare procedendo con insicurezza se il semaforo è verde mentre si sopraggiunge in prossimità dello stesso. Entrambi sono comportamenti vietati dal codice della strada proprio poiché potenzialmente pericolosi.
Alessandro Ramazzotti intervenga a tutela dei cittadini operesi, in virtù comunque di un coinvolgimento di migliaia di persone di tutta l’area a sud di Milano e faccia, soprattutto, tesoro di quanto accade nella vicina Pieve Emanuele evitando di applicare un analogo sistema estorsivo per prelevare migliaia di euro dai suoi concittadini. Soldi con cui le aziende appaltatrici di questi sistemi semaforici ingolosiscono le Amministrazioni per poi guadagnare, loro stesse, con le percentuali sulle multe inflitte ai malcapitati.
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