FIRMA PER DIRE NO ALLA MOSCHEA NEL SUD MILANO

SABATO 19 SETTEMBRE DALLE ORE 9.30 ALLE ORE 12.30
AL MERCATO DI PIAZZA XXV APRILE
DOMENICA 20 SETTEMBRE DALLE ORE 9.30 ALLE 12.30
IN VIA DANTE VICINANZE COMUNE
ULTIMI GAZEBO DELLA LEGA NORD
PER RACCOGLIERE LE FIRME CONTRO L'IPOTESI DI
TRASFERIRE LA MOSCHEA
DI MILANO
IN UN COMUNE DEL PARCO SUD
PARTECIPANO ALL'EVENTO DI SABATO:
ONOREVOLE MARCO RONDINI
ONOREVOLE MATTEO SALVINI
SINDACO DI OPERA ETTORE FUSCO

PARTECIPANO ALL'EVENTO DI DOMENICA:
ONOREVOLE MARIO BORGHEZIO
ONOREVOLE MARCO RONDINI
ASSESSORE REGIONALE DAVIDE BONI
SINDACO DI OPERA ETTORE FUSCO
NON MANCATE!!!

REVOCA CHIUSURA SCUOLE

OGGI A SEGUITO DEL MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI ATMOSFERICHE E' STATA REVOCATA L'ORDINANZA CHIUSURA SCUOLE. LEZIONI REGOLARI IL 9 GENNAIO A OPERA.
Il testo dell'ordinanza revocata:
Il SINDACO

In considerazione dell’abbondante nevicata avvenuta nell’intera giornata di ieri, che persiste anche nella giornata odierna, ed alla luce delle previsioni metereologiche che confermano il persistere delle copiose precipitazioni nevose nonché lo stato di preallarme emesso dalla Prefettura di Milano in data odierna;

Valutate le condizioni di praticabilità della rete stradale che non garantiscono un accesso sicuro agli istituti scolastici del territorio comunale;

Ritenuto, al fine di salvaguardare l’incolumità degli studenti e dei lavoratori della scuola prevedere l’interruzione dell’attività didattica dal termine dell’orario di mercoledì 7 gennaio 2009 e per le intere giornate di giovedì 8 gennaio e venerdì 9 gennaio 2009.

Ai sensi del D.Lgs. 267/2000 e successive modificazioni e integrazioni;

ORDINA

La chiusura dal termine dell’orario di mercoledì 7 gennaio 2009 e per le intere giornate di giovedì 8 gennaio e venerdì 9 gennaio 2009 degli istituti scolastici di ogni ordine e grado presenti sul territorio comunale;

demanda all’ufficio messi la notifica della presente ai Dirigenti scolastici degli istituti di seguito elencati:

Scuola materna S. Pertini – Via Papa Giovanni XXIII
Scuola Media Statale “Dante Alighieri” – Via Papa Giovanni XXIII
Scuola elementare “Sacco e Vanzetti” – Via Dante
Scuola elementare “G.Rodari” – Largo Nenni 1
Scuola materna “Don Milani” - Via S. Barnardo
Scuola elementare e materna “F.lli Cervi” – Noverasco
Istituto Superiore “Italo Calvino” – Via Marx


Opera li 7 gennaio 2009
IL SINDACO
Ettore Fusco

Consiglio Comunale

30 GIUGNO 2008 – LUNEDI’ - ALLE ORE 21,00
ordine del giorno:
1. Interrogazioni ed interpellanze.
2. Variazione al bilancio di previsione anno 2008.
3. Esame, discussione e presentazione mozioni

Consiglio Comunale 10 GIUGNO 2008 – MARTEDI’ - ALLE ORE 21,00ordine del giorno:

Sala Consiliare del COMUNE DI OPERA ingresso da Via Quasimodo.
ordine del giorno:
1. Approvazione verbale precedente seduta consiliare del 27 febbraio 2008.
2. Approvazione verbale precedente seduta consiliare del 30 aprile 2008.
3. Definizione indirizzi per la nomina e la designazione di rappresentanti del Comune presso enti, aziende ed istituzioni.
4. Costituzione commissioni consiliari consultive permanenti.
5. Nomina commissione per l’aggiornamento degli elenchi comunali dei Giudici Popolari.
6. Ratifica della variazione di bilancio approvata con deliberazione di Giunta Comunale n. 50 del 19.03.2008.
7. Variazione al bilancio di previsione anno 2008.
8. Approvazione definitiva variante al P.R.G. vigente ai sensi dell’art. 25 della L.R. 11.03.2005 n. 12 ed art. 2 comma 2 lett. B) della L.R. 23/97 relativa alle aree di pertinenza dell’American School of Milan in via k. Marx - Noverasco

NUOVO GRUPPO CONSILIARE

Il Gruppo Consiliare della Lega Nord per l'indipendenza della Padania cessa di esistere all'interno del Consiglio Comunale operese lasciando spazio al neonato GRUPPO CONSILIARE CASA DELLA LIBERTA' per Opera il cui Capogruppo è il Consigliere FABRIZIO DALCERRI.
Al leghista Dalcerri i migliori auguri di buon lavoro con la consapevolezza che riuscirà a non farci rimpiangere il vecchio Gruppo d'opposizione che dopo tanto lavoro con la gente, per la gente, ha saputo regalarci una vittoria storica.

IL NUOVO GOVERNO DI OPERA:

La squadra di Governo operese è così composta:

ETTORE FUSCO - SINDACO
ANTONINO NUCERA - VICESINDACO E ASSESSORE
LORENZO BOZZINI - ASSESSORE
ALBERTO PINO POZZOLI - ASSESSORE
ILEANA ZACCHETTI - ASSESSORE
CORRADO ANELLI - ASSESSORE
GAETANO TEDESCHI - ASSESSORE
MARIA PIA GIMMILLARO - ASSESSORE

IL TUO VOTO AL SICURO

VOTA E FAI VOTARE...

COMUNICATO STAMPA: OPERA, ULTIMO CONSIGLIO COMUNALE DI RAMAZZOTTI

Opera, 28 febbraio 2008.
Non poteva finire in modo più inglorioso il suo mandato di Sindaco, Alessandro Ramazzotti di Opera, l'artefice del campo rom imposto ai cittadini ma osteggiato fino alla sua definitiva rimozione proprio dagli stessi operesi che poi sono finiti sotto processo.
Prima della sentenza penale però sono stati sottoposti a giudizio mediatico dalla stampa e dalle televisioni che hanno preso per vere, e riportato virgolettate, le dichiarazioni del Sindaco di Opera e di membri della sua maggioranza di centrosinistra.
Assolto Ettore Fusco, il leader della protesta, sembrava che l'argomento fosse scemato soprattutto in virtù del fatto che inizia in questi giorni la campagna elettorale che vede proprio il Consigliere Fusco candidato Sindaco per il centrodestra e Riccardo Borghi, l'assessore che fece il gesto dell'ombrello in spregio degli operesi quando arrivarono i rom, per il centrosinistra.
Eppure a calici fermi, dopo il brindisi per l'assoluzione del Capogruppo del Carroccio, ancora alcuni strascichi si trascinano nelle sedute consiliari.
In apertura di seduta, l'ultima di Ramazzotti, il portavoce del gruppo Polo per Opera Vittorio Calvi ha chiesto proprio al primo cittadino di scusarsi con i consiglieri vittime della persecuzione attuata tramite la magistratura ai danni di quei consiglieri comunali indagati, lui stesso ed il collega di Alleanza Nazionale Pino Pozzoli, ed al Consigliere leghista Fusco che, per il suo impegno nella sera dell'incendio del campo e per quello profuso al fine di mantenere un vittorioso presidio per quasi due mesi giorno e notte dinanzi al campo, era giunto al cospetto del giudice Marco Alma artefice della sua assoluzione.
Alessandro Ramazzotti, Sindaco oramai inviso ai suoi stessi cittadini, non ha accolto la richiesta del forzista Calvi che ha addotto motivazioni inopinabili alla richiesta: "Il Sindaco si è reso protagonista di affermazioni, quali la presenza di Fusco e Pozzoli, esagitati sobillatori, alla testa del corteo che si è recato a bruciare le tende del campo nomadi", ed altre ancora che hanno fatto si che il PM Laura Barbaini aprisse un corposo fascicolo nei loro confronti.
In particolare fu proprio Fusco a subire, oltre alla gogna mediatica, la persecuzione giuridica che gli costò una perquisizione all'alba alla stregua di un delinquente dinanzi alla moglie incinta ed alle sue due bambine, il sequestro dei computers dall'abitazione e dall'ufficio, le intercettazioni telefoniche, ambientali ed i pedinamenti.
Dal giorno di San Valentino Fusco è stato assolto poiché un giudice ha ritenuto, grazie anche all'arringa decisiva del suo avvocato di fiducia Simona Norreri, che il Consigliere nella serata del 21 dicembre 2006 non ha fatto altro che protestare legittimamente contro una scelta sbagliata del proprio Sindaco. Una scelta che non teneva conto delle esigenze della gente, delle paure degli operesi, delle realtà legate ai campo nomadi.
Ettore Fusco quella sera difese il proprio territorio arringando la folla ed invitando i suoi concittadini ad una resistenza pacifica senza la quale oggi Opera avrebbe al suo ingresso un enorme campo nomadi.
Opera ha fatto scuola ed ha aperto gli occhi a molti amministratori pubblici che si sono posti in modo diverso dinanzi al problema dei campi abusivi rispetto a quelle che erano le consuetudini antecedenti il rogo del campo che il Sindaco Alessandro Ramazzotti, di concerto con il Presidente della Provincia Filippo Penati ed il Prefetto Gianvalerio Lombardi, aveva invece fortemente voluto.
Il Consigliere Fusco ha seguito sgomento il breve dibattito in aula, forzando probabilmente la propria indole di guerriero per riuscire a non intervenire, dovendo udire ancora una volta dal Sindaco di Opera che di scuse non ne doveva chiedere e che le vicenda giudiziaria è cosa differente da quella politica.
Eppure Ramazzotti disse che Fusco era alla guida del corteo che andava a bruciare le tende ed altri, membri della sua Giunta, confermarono quelle parole e gli diedero anche più rilevanza parlando di un megafono nelle mani del rivoltoso.
Eppure Fusco è stato assolto da quelle accuse infamanti, senza uno straccio di prova a favore, semplicemente dettate dall'odio e dalla volontà politica di rovinare la reputazione di un uomo politico di rilievo dello schieramento opposto.
Oggi Fusco non ha ricevuto le scuse del Sindaco Ramazzotti né tanto meno quelle di Riccardo Borghi ma ha ricevuto un importante assoluzione da un'accusa che poteva costargli fino a cinque anni di reclusione ed il riconoscimento di una candidatura alla carica di Sindaco per Opera insieme ai partiti del centrodestra riuniti sotto le insegne del Popolo delle Libertà.
Ironia della sorte il suo avversario sarà proprio quel Borghi che i rom li voleva, che difese l'operato del Sindaco e che esultò all'arrivo dei nomadi facendo il gesto dell'ombrello ad un migliaio di operesi che manifestavano dinanzi al campo allestito dopo il rogo.
Adesso che la gente chiede ai propri sindaci maggiore sicurezza, appare ovvio il risultato dello scontro elettorale.

CONSIGLIO COMUNALE 27 FEBBRAIO 2008 ORE 21.00

Convocazione del Consiglio Comunale presso la sala consiliare del Comune di Opera alle ore 21.00 di mercoledì 27 febbraio 2008

  1. Approvazione verbale precedente seduta consiliare del 31 gennaio 2008
  2. Interrogazioni ed interpellanze
  3. Esame ed approvazione del rendiconto per l'esercizio finanziario 2007
  4. Ratifica variazione di bilancio di previsione adottata in via d'urgenza con delibera di Giunta Comunale n. 27 del 13.02.2008
  5. Assunzione mutuo per finanziamento opere di ristrutturazione del centro sportivo comunale in via K. Marx - Noverasco, come da convenzione stipulata in Consorzio Più Sport
  6. Approvazione definitiva del piano comunale di localizzazione degli impianti di telefonia mobile di cui agli artt. 5 e 6 del relativo regolamento ed ai sensi dell'art. 25 della L.R. 11.03.2005 n.12
  7. Adozione variante al P.R.G. vigente ai sensi dell'art 25 della L.R. 11.03.2005 n. 12 ed art. 2, comma 2, lett. B) della L.R. 23/97 relativa alle aree comprese in via K. Marx - Noverasco
  8. Indirizzo per l'acquisizione di unità immobiliari da destinare all'edilizia popolare
  9. Informazioni inerenti i lavori della commissione Affari Istituzionali: nuovo schema di regolamento del Consiglio Comunale
  10. Esame, discussione e presentazione mozioni

Interpellanze e Mozioni presentate nel corso del Consiglio Comunale precedente in discussione:

  1. Delibere mancanti (Gruppo Lega Nord)
  2. Alta funzionalità "" ""
  3. Pianta organica "" ""
  4. Matrimoni costosi "" ""
  5. Immigrati e sicurezza "" ""
  6. Rifiuti campani "" ""
  7. Salviamo la Malpensa "" ""

COMUNICATO STAMPA: FUSCO ASSOLTO POICHE' NON HA COMMESSO REATO

14 FEBBRAIO 2008: FUSCO ASSOLTO!
Il fatto non costituisce reato, questa la sentenza per Ettore Fusco Capogruppo della Lega Nord sotto accusa per il reato di istigazione a delinquere per avere, secondo la pubblica accusa, istigato ed incitato i suoi concittadini a devastare un campo nomadi dandolo alle fiamme.

Ettore Fusco la sera del 21 dicembre 2006 durante un consiglio comunale si schierò apertamente contro il campo nomadi che l'Amministrazione del Sindaco Ramazzotti stava predisponendo all'ingresso del paese.

Con circa un migliaio di operesi scesi in piazza, tra quelli presenti in aula consiliare e quelli in strada nelle vie adiacenti il Comune, il Consigliere del Carroccio contestò apertamente il Sindaco e la sua scelta di portare illegittimamente un campo nomadi proprio all'ingresso di Opera, davanti al nuovo quartiere residenziale ancora in costruzione, incurante dei problemi connessi legati alla sicurezza ed all'ordine pubblico.

I cittadini ascoltarono il leghista promuovere una protesta, dei moti di resistenza, delle opinioni legate all'esigenza di difendere il proprio territorio. Gli operesi infatti ascoltarono le legittime proteste di Ettore Fusco e seguirono lui, anzichè farsi abbindolare dal Sindaco diessino Ramazzotti che parlava di emergenza umanitaria, in un impresa durata un mese e mezzo che ha portato alla vittoria di un paesino sulla prepotenza ed arroganza dello Stato.

Un mese e mezzo di presidio fisso, giorno e notte, dinanzi ad un campo nomadi che alla fine è stato smantellato grazie ai cittadini che non hanno creduto alle demagogiche promesse di chi assicurava, come in tutti gli altri campi, che gli occupanti fossero tutti lavoratori, onesti ed integrati cittadini europei.

"Se sono europei rispettano le leggi europee" è stata la risposta unanime degli operesi e "se rispettano le leggi europee, vanno a lavorare e si comprano casa" la conclusione di tutti.

"Via da Opera chi non rispetta la legalità" il motto dei presidianti, ed alla fine non avendo potuto dimostrare la legittimità del campo, su territorio dei cittadini di Opera e quindi abusivo in partenza, il Prefetto ha dovuto spedire altrove la carovana di rom.

La civiltà non ha vinto, Opera si invece, poiché avremmo voluto vedere lo Stato risolvere il problema di settanta persone imponendo loro di trovarsi un lavoro ed una casa pena l'espulsione.

Opera era disponibile anche ad agevolare un fenomeno di integrazione che giova alla sicurezza degli stessi operesi ma questa non doveva consistere in una baraccopoli all'ingresso del paese.

Oggi comunque Ettore Fusco è finalmente libero e lo Stato ha riconosciuto, grazie alla sentenza di un Giudice eroico, Marco Maria Alma, e la difesa appassionata quanto efficace di un Avvocato da combattimento, Simona Norreri del foro di Milano, che difendere il proprio territorio non è reato.

Questo sembra poco agli occhi di molti... ma è un ulteriore passo verso la liberazione della Padania.

Nel compiacerci di questo però rivolgiamo agli altri otto operesi in attesa di giudizio un augurio di assoluzione, alla pari del Consigliere Comunale, poiché questi nostri concittadini non hanno fatto altro che lottare con noi per un ideale di libertà.

La loro battaglia, condotta sempre pacificamente, era negli interessi di tutti noi e questo non lo dimentichiamo. Così come non dimentichiamo che per essere liberi bisogna essere prima di tutto padroni in casa propria e gli operesi, grazie anche a questi otto amici, lo sono ancora.
(Foto: Fusco durante una delle sue proteste. Sempre dalla parte della gente.)
Libertà

10 febbraio 2008. GIORNATA DEL RICORDO

Ricordiamo questa giornata con la mozione presentata due anni fa dal nostro gruppo.
INTERPELLANZA
Opera, 15 febbraio 2005
Era la prima volta, quest’anno, che veniva celebrata dopo l'approvazione del Parlamento di un anno fa. Una tragedia che si chiama 'foibe', ovvero il massacro di migliaia di cittadini italiani, dalla fine del 1943 al 1945, ad opera dei partigiani di Tito. Ancora oggi è incerto il numero delle vittime. Si va dai 4 ai 6 mila di alcune fonti storiche ai 10 mila stimati dalla Lega Nazionale degli esuli istriani e dalmati e, addirittura ai 17 mila

Eppure il Comune di Opera, il 10 febbraio, non ha inteso in alcun modo commemorare la ricorrenza nazionale che rende, se non altro, onore ai nostri connazionali padani caduti in terra italica per mano dei comunisti titini.

Si chiede pertanto per quali ragioni è stata fatta una simile scelta quando, per le commemorazioni di caduti per mano di folli dittatori, il Comune di Opera amministra, solitamente, il denaro del contribuente senza badare a spese.

Augurandoci non sia questa una scelta politica legata alla paternità degli efferati eccidi, di matrice comunista anziché nazionalsocialista, invitiamo l’Amministrazione ad illustrare al Consiglio Comunale le ragioni per cui non sono state predisposte delle iniziative volte al rispetto della Legge, che istituisce la giornata del ricordo, ed al ricordo dei nostri caduti e di tutte le vittime dei soprusi subiti dai partigiani di Tito, dittatore comunista della ex Jugoslavia, con il truce silenzio dell’allora Governo italiano e la vile volontà, di voler dimenticare, che ogni governo prima dell’attuale ha colpevolmente reiterato.

STRALCIO DA UN CONSIGLIO COMUNALE... cittadini partecipate!

A questo punto l'Ass. Armelloni legge la risposta (ALL. G1) all'interpellanza presentata dal gruppo consiliare "Lega Nord" avente ad oggetto "Richiesta atti vietata" ( ALL.G)
ASSESSORE ARMELLONI:
Posso permettermi l’ultima osservazione rispetto alla sua interrogazione.
Credo che trascinare i lavoratori del servizio anche in discussioni politiche sia un po’ poco opportuno, la professionalità di coloro che lavorano presso i servizi sociali credo che sia da tutti riconosciuta, e quindi mi ero già permesso una volta così di farlo presente. Se per il futuro la questione, eventualmente politica sollevata, potessero riguardare espressamente riferimenti all’Assessore, che sarei io, sarebbe meglio perché mentre nei miei confronti possono essere mosse tutte le obiezioni di questo mondo rispetto alla professionalità, rispetto ai lavoratori del Comune questo credo che sia diciamo così ingiusto e un po’ denigratorio, che questa colpisca i vigili o gli operatori sociali credo che sia profondamente ingiusto come appunto già l’avevo risposto in precedenza non operano in base a discrezionalità o amicizia ma a una comprovata esperienza e professionalità del ruolo. Grazie.
SINDACO:
Consigliere Fusco.
CONSIGLIERE FUSCO:
Io avrei preso atto di questa risposta se non ci fosse stato il cappello aggiuntivo dell’Assessore.
Innanzitutto il Consigliere Comunale ha il dovere di valutare anche la professionalità dei dipendenti dell’amministrazione, perché comunque il Consigliere comunale è parte integrante dell’amministrazione ed è interesse dei cittadini che i dipendenti del comune lavorino nel modo più adeguato.
Inoltre nella mia interpellanza non si metteva in dubbio la professionalità di qualcuno, nella mia interpellanza che è nata dal fatto che comunque non mi era stata data la documentazione richiesta in precedenza, sono state fatte tutta una serie di richieste per fare tutta una serie di valutazioni che, le ripeto ancora una volta, se permette ad un consigliere comunale, soprattutto a un consigliere comunale che rispetta le regole, e qui lei non mi può venire a fare la morale perché questa sera abbiamo lasciato che lei facesse un intervento che non le era dovuto, lei è un assessore esterno e questa sera doveva evitare di fare l’intervento tanto più che il regolamento comunale prevede che l’assessore esterno parli in merito a quello che è sua competenza. Quindi, un intervento politico fatto in quel modo, non le era permesso. Abbiamo lasciato perdere poiché sappiamo anche essere elastici, però gentilmente non venga a dire ai consiglieri comunali che cosa devono fare, soprattutto se quello che lei viene a dire ai consiglieri comunali è estremamente fuori luogo.
Per quanto riguarda poi il clientelismo, purtroppo siamo in una società dove il clientelismo è diffuso, è imperante a tutti i livelli, Opera non è immune e lei ha parlato di questo, di clientelismo, non l’ho fatto io ma visto che l’ha fatto lei a me non viene difficile accorgermi di come ci siano intere famiglie che lavorano per il Comune, ci siano famiglie che hanno candidati in lista e poi parenti che lavorano in Comune, persone che hanno la moglie che gestisce qualcosa del Comune, il marito Assessore, il figlio che lavora comunque in Comune e va a fare qualche attività per il Comune. Sono tutte operazione che esistono. Questo per lei forse non è clientelismo, non è favoritismo, le chiedo gentilmente di non tirare il ballo queste storie se poi la coda di paglia la dovete avere poi che siete da quella parte e non il sottoscritto. Grazie. La risposta è ottima.
ASSESSORE ARMELLONI:
L’ultima osservazione. Ribadisco invece la professionalità dei lavoratori del Comune e non credo che anche Consigliere eletto e autorevole possa comunque avere atteggiamento sgradevoli e insultanti per i lavoratori del Comune di Opera.
CONSIGLIERE FUSCO:
Che siano insultanti, mi scusi, ma è la sua opinione. Lei mi trovi chi ho insultato. Ho insultato i vigili? Prima ha parlato di vigili. Ho insultato qualche vigile? Ho insultato qualche operatore del Comune? Gli operatori del Comune, nel momento in cui io gli faccio una richiesta sono tenuti a rispondere, e per questa richiesta qua, che ho già fatto in passato, dovevo avere tutte queste carte quando gliele ho chieste, le avrei dovute avere da lei, me le avrebbero dovuto preparare nel suo ufficio. Allora, se nel suo ufficio non me le hanno preparate, hanno sbagliato loro, se è stato lei a dire di non prepararmele è stato lei a sbagliare. Ma io non sono venuto a dire chi ha sbagliato, è lei che vuole a tutti i costi adesso dire: i dipendenti comunali sono bravi e lei è cattivo. Io non sto dicendo chi è bravo e chi è cattivo, perché non mi interessa, non ho bisogno di venirmi a cercare i voti, e non sto giudicando nessuno. Ma le sto dicendo che sono titolato a farlo, e se non lo faccio sono un pessimo amministratore e se lei non valuta i suoi collaboratori, è un pessimo Assessore che non fa gli interessi degli operesi. Grazie.

COMUNICATO STAMPA: OPERA, CONSIGLIO COMUNALE 31/01/08

Opera, 1 febbraio 2008
Davanti a pochi spettatori, in un clima di campagna elettorale, si è tenuto il Consiglio Comunale di Opera con all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio preventivo.
Tante promesse e niente fatti, ecco il riassunto del bilancio per l’anno a venire.
Nel dibattito hanno tenuto banco la verifica ministeriale dello scorso anno, gli ispettori del Ministero hanno contestato numerose irregolarità alla gestione contabile amministrativa da parte dell’Ente, e gli aumenti di tutte le imposte comunali avvenute nel precedente bilancio.
Note negative anche per quanto riguarda la mancata cessione delle aree di edilizia convenzionata poiché le richieste dell’amministrazione troppo alte hanno fatto desistere i cittadini che hanno preferito non convertire il proprio diritto di superficie in proprietà.
Nonostante l’ultimo ribasso da parte dell’amministrazione, nel tentativo di recuperare qualcosa per sanare un bilancio già predisposto a determinati incassi, la richiesta si è assestata su 2100 euro per metro quadro.
Il Capogruppo del Carroccio Ettore Fusco ha fatto notare la differenza tra il valore di cessione delle aree ai costruttori, circa 17 euro a metro quadro, ed i 2100 euro richiesti ai cittadini per il riscatto delle proprie abitazioni acquistate in cooperativa. Questo senza dimenticare che le cooperative edilizie che operano sulle aree di 167, quindi le aree convenzionate a costi ridotti per le società, non sono altro che imprese edili che hanno un’evidente finalità di lucro.
Non ultime le irregolarità puntuali cui le cooperative hanno abituato le amministrazioni comunali salvo poi usufruire di condoni e sanatorie provvidenziali.
Altra nota dolente la vendita del campo da golf comunale che fruttava introiti certi e rappresentava un fondo di riserva per garantire ai cittadini una potenziale liquidità in caso di necessità. La cessione dell’area è servita a finanziare l’avvio della campagna elettorale del centrosinistra che mette in cantiere le stesse quattro grandi opere pubbliche che prometteva alla vigilia del voto della prima di due giunte Ramazzotti ben dieci anni fa.
Dieci anni fallimentari culminati con la vicenda del campo nomadi dello scorso anno quando Ramazzotti portò a Opera un insediamento di rom suscitando la viva protesta di tutti i cittadini.
Proprio il campo rom è stato oggetto di una mozione presentata dal Consigliere Pozzoli di AN volta a sensibilizzare l’Amministrazione affinché promuovesse un’iniziativa nei confronti della Provincia di Milano costituitasi parte civile nel processo intentato a nove operesi estranei ai fatti del rogo delle tende la sera del 21 dicembre 2006.
Il Sindaco Alessandro Ramazzotti e l’annunciato candidato sindaco l’Assessore Riccardo Borghi, l’amministratore che fece il gesto dell’ombrello ai cittadini che protestavano il giorno dell’arrivo dei rom al campo, hanno ribadito ancora una volta che la sera dei disordini nell’aula consiliare c’erano molte persone venute da fuori, teste rasate e bandiere di partito.
Anche considerando il vuoto di memoria legato alla paura che ha pervaso i colpevoli amministratori terrorizzati al punto tale dall’aver visto proprio Fusco ovunque, persino a bruciare le tende, il video e le foto di quella sera li abbiamo visti tutti.
Passi l’amnesia del giorno dopo, quando ancora ad alcuni tremavano le gambe per la paura di essere linciati dalla folla inferocita, ma dopo un anno ribadire menzogne tanto evidenti è indegno per un Sindaco ed un candidato alla sua sostituzione.
Altrimenti significa non conoscere i propri concittadini e la cosa diviene ancor più grave quando, come l’Assessore Borghi, ci si vuole candidare a rappresentare una comunità piccola, ma fiera, come quella operese.
Sull’inceneritore, infine, nessun documento unitario è stato approvato. La maggioranza ha bocciato la mozione proposta dal Gruppo della Lega Nord, approvata da AN e Forza Italia, mentre l’opposizione ha bocciato l’ordine del giorno del centrosinistra troppo ricco di imprecisioni e indicazioni di colpe limitate alle amministrazioni di centrodestra.
Le colpe sono da ricercare ovunque, a destra e sinistra, ma dire che il Comune di Milano da sempre abusa del territorio di Opera è un falso storico e dimostra la strumentalità di tali documenti.
I permessi alla Jelly Wax, l’azienda che ha stoccato rifiuti tossici per trent’anni catalizzando su di se le proteste popolari, sono sempre stati dati dalla Provincia e l’attuale Presidente Penati, al suo insediamento, rinnovò quelli che la Colli di Forza Italia aveva sospeso.
Il carcere è stato imposto dal Ministero romano cui competono le case circondariali ed infine i rom sono arrivati grazie alla Provincia di sinistra, al Prefetto romanocentrico legato all’apparato burocratico tipicamente di sinistra ed al Sindaco Ramazzotti anche lui di sinistra.
Con questo abbiamo sottolineato che il territorio di Opera, se possiamo definirlo vittima di abusi, è stato vessato dall’arco costituzionale al gran completo. Compreso quegli speculatori che il Sindaco ha ricordato sulla stampa nei giorni scorsi cui però non ha avuto il coraggio di dare un volto.
Volto, ma anche nome e cognome oltre che legami politici, che gli è stato dato dal Consigliere della maggioranza Stefano Apuzzo. Il tutto a verbale.
La sinistra ha dimostrato la propria volontà di non schierarsi contro l’inceneritore evitando di votare la mozione leghista in quanto troppo puntuale nel dire “no ad inceneritori sul nostro territorio” mentre si è approvata un documento recante una parte finale di apertura ad eventuali impianti qualora “imposti” dall’alto.

DELIBERE MANCANTI

INTERPELLANZA
Opera, 31 gennaio 2008
Premesso che la trasparenza è fondamentale nella Pubblica Amministrazione.
Considerato che dopo la vicenda della relazione ministeriale con i molti rilievi in merito all’impiego del denaro pubblico con alcune contestazioni riguardanti anche gli emolumenti ai dipendenti con doppie indennità oppure premi non dovuti.
Appurato che l’Amministrazione Ramazzotti ha da poco ridefinito l’organigramma del comune ed i principali assetti organizzativi ridefinendo quindi la pianta organica.

IL GRUPPO CONSILIARE DELLA LEGA NORD PER L’INDIPENDENZA DELLA PADANIA

Chiede alla luce di quanto premesso:
Per quale ragione il Capogruppo della Lega Nord per l’indipendenza della Padania non ha mai ricevuto le delibere di giunta riguardanti quanto appena esposto.
Nella fattispecie non sono mai giunte al sottoscritto le delibere di giunta n. 35 del 14/03/2007 e 57 del 16/05/2007.
Vi prego di esporre all’aula il contenuto delle stesse ed a verificare se anche gli altri Capigruppo sono rimasti sprovvisti di tali documenti.

PIANTA ORGANICA

INTERPELLANZA
Opera, 31 gennaio 2008
Premesso che il Comune di Opera non ha certo gestito nel migliore dei modi il personale dipendente.
Considerato che questa conclusione non è quella della Lega Nord ma bensì degli ispettori del Ministero delle Finanze che stanno esaminando i vostri ricorsi e che purtroppo puniranno l’Amministrazione operese quando questa oramai non sarà più la stessa che ha commesso certi errori.
Appurato che anche di recente abbiamo assistito a progressioni verticali e nuovi settori al punto tale da avere quasi più capisettore che impiegati

IL GRUPPO CONSILIARE DELLA LEGA NORD PER L’INDIPENDENZA DELLA PADANIA

Chiede alla luce delle considerazioni appena fatte:
quali progressioni verticali ha messo in atto in questi dieci anni di governo e quanti e quali nuovi settori sono stati istituiti con quanti e quali capisettore.

ALTA FUNZIONALITA’

INTERPELLANZA
Opera, 31 gennaio 2008
Premesso che il Comune di Opera è stato recentemente oggetto di Verifica Ministeriale condotta minuziosamente dagli ispettori dello Stato.
Considerato che da questa sono emerse numerose irregolarità riportate nella relazione del Ministero delle Finanze che chiede all’Ente di recuperare circa mezzo milione di euro, “spesi male”, in parte finito nelle tasche di alcuni dipendenti con indennità loro non dovute e cosiddetti premi a progetto, sempre illegittimi, in quanto non finalizzati a nulla di diverso dalle normali mansioni dei dipendenti stessi.
Accertato che ad avvantaggiarsi di questo sono stati quasi esclusivamente i dirigenti.

IL GRUPPO CONSILIARE DELLA LEGA NORD PER L’INDIPENDENZA DELLA PADANIA

Chiede
Chi e perché usufruirà degli emolumenti legati all’istituzione di tre nuove posizioni di Alta Professionalità all’interno dell’Amministrazione.
Speriamo sia chiara l’esposizione del Sindaco o dell’Assessore competente in merito alla risposta ad una domanda tanto semplice e diretta.

MATRIMONI COSTOSI

INTERPELLANZA
Opera, 31 gennaio 2008
Premesso che il Comune di Opera ha contribuito, non poco, alla crisi economica dei cittadini operesi colpiti con l’aumento di ogni tariffa o contribuzione dovuta al comune. Un caro vita che avete riproposto nel caro estinto ed oggi nel caro matrimonio.
Premesso altresì che l’Amministrazione operese dovrebbe promuovere le unioni tra persone di differente sesso che decidono di convogliare a nozze e realizzare il proprio desiderio di famiglia.
Considerato che in ogni programma elettorale, compreso quello del centrosinistra che governa Opera, si trovano capitoli che riguardano gli aiuti alle famiglie ed alle giovani coppie.
Appurato che, di fatto, queste promesse elettorali restano tali e che questa Amministrazione, in particolare, si è prodigata nei suoi dieci anni di vita a fare tutt’altro che favorire le famiglie naturali.
Atteso che l’ultimo esempio è proprio quello dei contributi statali erogati tramite la regione di cui avete pubblicato la delibera di giunta recante il bando di concorso a due giorni dal termine dello stesso nel periodo natalizio.

IL GRUPPO CONSILIARE DELLA LEGA NORD PER L’INDIPENDENZA DELLA PADANIA

Chiede alla luce delle considerazioni appena fatte:
- secondo quale logica si è deciso di spostare i matrimoni civili al centro polifunzionale in un luogo che di istituzionale ha ben poco?
- secondo quale principio sociale di sostegno alle famiglie si è tariffato il matrimonio civile vessando i cittadini con prezzi che variano da un minimo di 200 ad un massimo di 500 euro?
- quanto costerà all’Amministrazione in termini di investimento iniziale?

IMMIGRATI E SICUREZZA

MOZIONE URGENTE
Opera, 31 gennaio 2008
Lo scrivente Ettore Fusco, in qualità di Capogruppo Consiliare “Lega Lombarda – Lega Nord Padania”,

RICHIAMATE:
Legge 24 dicembre 1954, n. 1228;
D.P.R 30 maggio 1989, n. 223;
D.Lgs. 25 luglio 1998, n. 286 “Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero”;
D.P.R. n. 394/1999;
D.Lgs. 6 febbraio 2007, n. 30 “Attuazione della direttiva 2004/38/CE relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri”;
PRESO ATTO:
della crescente richiesta di sicurezza e rispetto della legalità, avanzata dalla cittadinanza e indirizzata alle istituzioni locali, a fronte di una sempre più evidente carenza dello Stato Italiano a soddisfare questo primario ed irrinunciabile bisogno;
CONSIDERATO:
il dovere morale delle Amministrazioni Locali di porsi, sussidiariamente, quale strumento al servizio dei propri cittadini, fonte di risposte concrete alle loro legittime esigenze e giuste aspettative, anche in considerazione del più ampio e generale dovere di servizio alla collettività che si rappresenta;

Tutto ciò premesso, il Consiglio Comunale
INVITA

il Sindaco al perseguimento puntuale della normativa vigente così da conseguirsi il rispetto dei corrispondenti e definiti adempimenti previsti per una rigorosa realizzazione del più ampio e complessivo principio di legalità, presupposto al soddisfacimento del diritto alla sicurezza, in tema di:
iscrizione anagrafica di cittadino italiano;
iscrizione anagrafica del cittadino dell’’Unione avente un autonomo diritto di soggiorno ai sensi degli articoli 7, 9 e 19 del D.Lgs. 06 febbraio 2007, n.30;
Iscrizione anagrafica del famigliare del cittadino dell’Unione avente la cittadinanza si uno Stato membro ai sensi degli articoli 2 e 9 del D.Lgs.30/2007;
Iscrizione anagrafica del famigliare del cittadino dell’Unione, non avente la cittadinanza di uno Stato membro ai sensi degli articoli 9 e 10 del D.Lgs.30/2007;
Iscrizione anagrafica del cittadino straniero (extracomunitario);

INVITA INOLTRE AFFINCHE:
ai sensi del disposto di cui agli articoli 20 e 24 del D. P. R. 30 maggio 1989, n. 223, all’interno del registro generale della popolazione residente del comune, venga adeguatamente aggiornata e potenziata l’efficienza del già operativo registro composto dalle schede individuali degli stranieri iscritti, dove sono comunque indicate la cittadinanza, la data di scadenza del permesso di soggiorno o il rilascio o il rinnovo della carta di soggiorno ovvero ogni variazione e utile informazione ad essa relativa;
all’atto della domanda sia prodotto il certificato catastale dell’immobile da utilizzare per il successivo accertamento della dimora abituale, copia del regolare contratto di affitto ovvero copia del documento di cessione di fabbricato, se non già in possesso dell’Amministrazione Comunale. Tale documentazione non è obbligatoria nel caso in cui vi sia una modifica nella composizione del nucleo familiare;
l’ufficio demografico verifichi la rispondenza con la normativa regionale (Regolamento di Igiene Tipo della Regione Lombardia approvato con D.G.R. 25.07.1989, n. 4/45266) del rapporto tra il numero dei componenti del nucleo familiare e la superficie dell’immobile e provveda a segnalarlo tempestivamente al Sindaco;
contestualmente all’accertamento della dimora abituale eseguito ai fini dell’iscrizione anagrafica nel registro della popolazione residente del comune da parte di chiunque ne presenti richiesta, venga attuata con finalità preventive atte alla salvaguardia dell’igiene pubblica e della salubrità ambientale a tutela degli interessati, un’attività di verifica volta ad accertare il persistere dei requisiti igienico sanitari dell’alloggio indicato per l’uso abitativo, attivando qualora necessario, gli opportuni controlli da parte degli organi tecnici competenti finalizzati ad accertarne la fruibilità a tale uso. L’attivazione di tale procedura deve essere segnalata tempestivamente al Sindaco;
nell’ipotesi di richiesta di iscrizione anagrafica da parte di soggetti nei confronti dei quali, per notizie ed informazioni direttamente acquisite ovvero per atti emessi o provvedimenti precedentemente adottati da parte dell’Autorità Giudiziaria o di Pubblica Sicurezza, venga accertato nei confronti dei medesimi un presunto status di pericolosità sociale tale da porre a rischio il mantenimento e la salvaguardia dell’ordine e la sicurezza pubblica, preventivamente alla sua iscrizione anagrafica, ne venga data debita informazione alla Prefettura ed alla Questura di Milano per i relativi e conseguenti provvedimenti a tali autorità spettanti.

SALVIAMO LA MALPENSA

MOZIONE URGENTE
Opera, 31 gennaio 2008
Premesso che:
- Malpensa è l’hub al servizio del sistema economico, commerciale e imprenditoriale ben più ampio della Lombardia, e che il problema del ridimensionamento di Malpensa tocca lo sviluppo della parte più produttiva del Paese, con ripercussioni sociali che rischiano di minare la competitività di tutto il sistema aeroportuale del Nord;
- tra le “Linee Guida del Piano Industriale 2008-2010”, approvato in data 30 agosto 2007 dal Consiglio di Amministrazione di Alitalia, vi sono:
- la riduzione degli organici attraverso la quale - si afferma - aumenterà l’efficienza;
un “consistente” aumento di capitale;
- un incremento dei voli sull’aeroporto “Leonardo da Vinci” di Fiumicino con il conseguente ridimensionamento dello scalo di Milano Malpensa.
Considerato che:
- nel febbraio 2005 veniva stabilito il trasferimento da Roma a Milano di circa 1500 dipendenti Alitalia, mai posto in essere, con cui si protraeva un “pendolarismo” che non ha riscontri in altre compagnie e che ha da sempre rappresentato un aggravio di costi per i bilanci di Alitalia;
- sempre nel 2005, veniva siglato una accordo tra Alitalia e Sea in cui la compagnia di bandiera definiva “elemento fondamentale della sua strategia industriale lo sviluppo della propria presenza sull’aeroporto” di Malpensa e pertanto Sea ha programmato importanti investimenti;
- in data 26 ottobre 2006, il Consiglio della Regione Lombardia approvava un Ordine del Giorno concernente “Il sistema aeroportuale lombardo, la crisi Alitalia e le prospettive di Malpensa” che tra gli altri argomenti, chiedeva di:
- verificare, di concerto con il Governo, il pieno rispetto degli impegni sottoscritti, e ad oggi non attuati, nell’accordo del 22 aprile 2002 sul sistema aeroportuale milanese;
- il riequilibrio delle basi operative del personale navigante operante su Malpensa e Fiumicino, fino ad arrivare ad un assetto effettivamente rapportato al mercato;
- l’incremento delle destinazioni intercontinentali e del numero degli aerei di lungo raggio su Malpensa;
Considerato altresì che:
- lo scalo di Malpensa perderà con il piano approvato in data 30 agosto 2007 gran parte dei voli intercontinentali che verranno spostati a Fiumicino;
- l’intenzione di sviluppare per Malpensa l’attività low cost e cargo, comporterebbe di conseguenza una contrazione di tali attività su altri aeroporti lombardi già delegati a tali funzioni;
- il piano così come formulato appare irrazionale in considerazione del fatto che le cifre relative al traffico intercontinentale di Malpensa indicano senza ombra di dubbio che il mercato principale per questi voli è al Nord. Infatti, i due terzi del traffico Alitalia su Fiumicino (40.937 movimenti) è fatto da voli nazionali, i voli da e per i Paesi al di fuori della Unione Europea sono solo 5.680 (24 per cento) contro i 18.347 di Malpensa (76 per cento), ed inoltre i voli intercontinentali da Malpensa sono 202 a settimana.
Rilevato che:
- le perdite di Alitalia sono destinate a continuare e lo spostamento dei voli Alitalia su Roma più che da criteri di mercato, sembra dettata da scelte politiche e sindacali di tipo campanilistico in quanto:
- al Nord viene venduto il 70% dei biglietti aerei per tratte internazionali e si può contare su un bacino di utenza di 15,5 milioni di abitanti contro i 11,3 milioni di Fiumicino;
- l’Hub di Malpensa è al centro di un’area che è il motore economico del paese, con 1 milione e 361mila imprese contro le 957 mila di Fiumicino;
- lo spostamento su Fiumicino per voli con destinazione Nord America e Asia significherebbe, seguendo le rotte polari, aumentare il viaggio di almeno 2 ore rispetto a Malpensa;
- le maggiori direttrici di trasporto europeo pongono Malpensa in posizioni strategiche sull’incrocio del Corridoio 5 e il Corridoio Genova-Rotterdam.
- la scelta di implementare i voli di Fiumicino, rispetto a quelli di Malpensa, non risponde alla domanda di voli del territorio;
- le scelte dettate da tale Piano porterebbero Alitalia ad aumentare ulteriormente il divario accumulato sino ad oggi rispetto alle grandi compagnie aeree, relegandola ad un ruolo marginale e regionale;
- la riduzione dei voli a Malpensa non inciderà sulle sorti della compagnia che sono invece legate ad una cattiva gestione che si protrae da anni, infatti a Malpensa, Alitalia gestisce 13mila voli mensili con un ventesimo del personale di Fiumicino (10 mila voli mensili gestiti dal 95% del personale);
-i tassi di crescita di Malpensa sono superiori a quelli di Fiumicino: 9.7% per Malpensa contro i 4,5% di Fiumicino nel periodo 2002-2006; così come la quota di transfer pacs (passeggeri in transito diretti verso altri scali): 35% circa di Malpensa contro i 26% circa di Fiumicino;
- i risultati di Malpensa del primo semestre 2007 vedono Malpensa guidare la classifica di puntualità a livello europeo (80% contro i 78% di Fiumicino) così come dati dell’agosto 2007 riportano solo 37 su 1.000 bagagli disguidati a Malpensa contro 170 su 1.000 di Fiumicino.

E considerando inoltre che una ulteriore opportunità di sviluppo per Malpensa è rappresentata dalla possibilità che Milano ospiti l’EXPO 2015 e di conseguenza:

- tale manifestazione genererà un ulteriore incremento del traffico su Milano (si prevedono circa 3 Milioni di passeggeri) oltre ad altri passeggeri che si recheranno a Milano per la preparazione stessa dell’evento;
- la maggior parte di passeggeri addizionali saranno passeggeri internazionali e uomini d’affari, e pertanto a più alto margine per le compagnie aeree in quanto appartenenti a categorie che garantiscono una maggiore redditività perché mediamente più disponibili alla spesa e meno sensibili ad eventuali aumenti;
Considerato altresì che:
- da più parti viene indicato come unica fonte di svolta l’attuazione di forti cambiamenti sul fronte della produttività del lavoro, infatti, ad ogni addetto Alitalia corrispondono 1.090 passeggeri/anno contro i 10.350 di Rayanair, e ogni aereo Alitalia trasporta 135.500 passeggeri/anno contro i 325.500 sempre di Rayanair;
- un pilota Alitalia con 10 anni di anzianità nel 2006 guadagnava in media 10.250 euro lordi mensili, contro i 6.750 di uno di Air One e i 4.800 di Blue Panorama e le stesse proporzioni valevano per gli assistenti di volo;
- le compagnie aeree che sono uscite vincenti dalle grandi ristrutturazioni degli anni ‘90 hanno puntato non solo sul contenimento dei costi, ma sulla flessibilità e sullo sviluppo di hub e nuove rotte;
- le scelte, se confermate, comporterebbero un sottoutilizzo del più grosso investimento fatto al Nord nel campo delle infrastrutture messo in atto negli ultimi cinquanta anni, pari a circa un miliardo e 500 mila euro, più un altro miliardo di euro in autofinanziamento da parte della società di gestione;
- il Piano non fornisce indicazioni precise e crea fortissime tensioni sociali al Nord in quanto non sono i dipendenti di Alitalia ma le società che vivono dell’indotto di Malpensa (servizi a terra, catering etc.) in cui è presente una altissima percentuale di lavoratori impiegati con contratti atipici e precari, che pagherebbero in caso di flessione del traffico;

Da fonti sindacali, infatti, su circa 2.140 piloti meno di 80 potrebbero lasciare il lavoro, e poche decine di assistenti di volo su 4.416 potrebbero essere sottoposti a provvedimento di mobilità e solo 200 unità del personale di terra potrebbero raggiungere i requisiti per la pensione entro il 2010. Di contro il 65 per cento di Sea Handling che lavora a Malpensa, è dedicato esclusivamente alla compagnia di bandiera con contratti a termine;
Rilevato infine che:
le carenze, i ritardi e le inadempienze causati dal centralismo sono responsabili degli handicap viabilistici ed infrastrutturali che hanno penalizzato – e tutt’ora penalizzano – lo sviluppo non solo di Malpensa, ma di tutto il sistema aeroportuale del Nord, che si viene così a trovare in condizioni di estremo svantaggio competitivo rispetto agli altri grandi snodi aeroportuali europei;

Questo Consiglio comunale impegna il sindaco a farsi portavoce presso il Presidente del Consiglio dei Ministri e presso il Presidente della Giunta Regionale della Lombardia affinché:

nell’interesse del sistema produttivo del Nord – e quindi di tutto il sistema Paese – si intraprendano soluzioni che tengano conto di quanto sopra descritto, convocando i rappresentanti delle istituzioni per confrontarsi sull’argomento in un tavolo di lavoro al fine di individuare e concertare soluzioni che salvaguardino il mantenimento degli slots a Malpensa;

su queste basi venga recepita e formalizzata dal Ministero del Tesoro, nella sua qualità di principale azionista di Alitalia, l’assoluta contrarietà della Regione Lombardia ad un’azione che comporterebbe una evidente perdita, nonché svendita, del patrimonio del Nord, costituito sia dal valore delle economie e delle attività già poste in essere, sia dalle potenzialità ancora inespresse (come dimostrano i tassi di crescita sopra riportati) del tessuto socio economico;

il Governo in particolare offra garanzie certe sul rispetto delle tempistiche di completamento di quelle opere viabilistiche ed infrastrutturali necessarie e complementari a mettere il sistema aeroportuale del Nord in condizioni di poter competere con gli altri scali europei;

il Governo svolga appieno il proprio ruolo politico, vigilando affinchè gli slot disponibili e non utilizzati da Alitalia vengano assegnati a compagnie aeree italiane e/o straniere che puntino ad un concreto sviluppo del sistema aeroportuale del Nord;

si chiarisca rapidamente ogni ipotesi di conflitto di competenze sorto a seguito dell’approvazione, in data 6 novembre 2007, della legge regionale n. 71 sul trasporto aereo e della successiva impugnazione da parte del Governo presso la Corte Costituzionale e, nel contempo, si attui la procedura di cui al comma 3 dell’articolo 116 della Costituzione, avviata dalla Regione Lombardia con la deliberazione n. VIII/367 del 3 aprile 2007, al termine della quale la Regione avrebbe competenza esclusiva in ordine agli aeroporti civili e potrebbe concretamente decidere il destino di Malpensa.

SITO IN AGGIORNAMENTO

RIFIUTI CAMPANI

MOZIONE URGENTE
Opera, 31 gennaio 2008
Premesso che:
- sulla stampa napoletana e nazionale in questi giorni si è dato ampio risalto alla possibilità che una parte dei rifiuti ammassati nelle strade di Napoli e di molti altri comuni campani vengano smaltiti in altre regioni, in particolare in quelle del Nord;
- il D.Lgs. n.152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale” all’art. 182 vieta di smaltire i rifiuti urbani in regioni diverse da quelle dove gli stessi sono prodotti, fatti salvi eventuali accordi regionali o internazionali, qualora gli aspetti territoriali e l’opportunità tecnico-economica di raggiungere livelli ottimali di utenza servita lo richiedano;
Considerato che:
- l’emergenza rifiuti in Campania è ormai diventata una costante visto che sono ben 14 anni che a Napoli e nelle province limitrofe sono incapaci a smaltire l’immondizia prodotta dai propri cittadini;
- dal 1994 ad oggi è stata spesa l’incredibile cifra di oltre 2 miliardi di euro di contributi pubblici per fronteggiare l’emergenza rifiuti in Campania, senza arrivare ad alcuna soluzione;
- in questi anni di continua “emergenza rifiuti” a Napoli, come denunciato dalla Commissione Parlamentare d’inchiesta, si sono registrati sprechi vergognosi come subcommissari pagati 400 mila euro l’anno, consulenze per 9 milioni di euro pagate a 500 “esperti” dal 2000 al 2005, indecenti compravendite dei terreni (ormai sono circa mezzo migliaio) via via individuati per accatastare le ecoballe, terreni che secondo la commissione d'inchiesta sul ciclo dei rifiuti sono arrivati a volte ad essere “nello stesso giorno, acquisiti da società di dubbia origine e successivamente rivenduti o fittati per un valore più che quintuplicato”, oltre che assunzioni solo sulla carta ma mai operative di ben 2316 lavoratori socialmente utili ed ex detenuti e disoccupati compiute per la «raccolta differenziata»;
- stando a dati di Legambiente la raccolta differenziata in Campania sarebbe solamente all’7,7%, contro punte del 70-80% di vari comuni lombardi, con la conseguenza che il 92% delle 7.345 tonnellate giornaliere di rifiuti urbani (a cui vanno aggiunti 11.000 tonnellate di rifiuti industriali) viene smaltita in modo indifferenziato e raccolta in ecoballe di qualità così scadente da annullare ogni ritorno economico nel loro incenerimento;
Preso atto che:
- è noto che in Campania il traffico di rifiuti urbani, industriali ed anche quelli speciali tossico nocivi è in buona parte gestito dalla criminalità organizzata;
- lo smaltimento di ecoballe provenienti dalla Campania comporta quindi un grosso rischio ambientale visto che, oltre ai rifiuti urbani non trattati, potrebbero contenere anche materiale tossico nocivo;
Visto che:
- la Regione Lombardia ha già smaltito in passato nei propri termovalorizzatori, in particolare a Dalmine e Cassano d’Adda, diverse migliaia di tonnellate di rifiuti campani;
- la maggior parte dei 2 miliardi di euro di contributi statali destinati all’emergenza rifiuti in Campania provengono dalle tasse pagate dai cittadini lombardi;
- lo smaltimento di cdr di pessima qualità e ad alto rischio di tossicità come quello campano pregiudicherebbe la qualità dell’aria delle aree limitrofe agli impianti di incenerimento;
Il Consiglio Comunale di Opera
esprime la propria contrarietà alla possibilità che possano essere smaltiti rifiuti provenienti dalla Campania in impianti sul territorio regionale,
chiede al Presidente Formigoni di non sottoscrivere alcun accordo con la Regione Campania che permetta lo smaltimento dei rifiuti campani in territorio regionale.

GIOVEDI' 31 GENNAIO 2008 - CONVOCAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE ORE 21,00

I cittadini sono invitati a prendere parte ai lavori del Consiglio Comunale con i seguenti punti all'ordine del giorno:

  1. Approvazione verbale precedente seduta consiliare del 27 novembre 2007
  2. Interrogazioni ed interpellanze
  3. Conferma tariffe relative ai tributi comunali, anno 2008
  4. Adeguamento ed integrazione regolamento comunale ICI
  5. Conferma aliquote ICI per l'anno 2008
  6. Conferma aliquota addizionale comunale IRPEF
  7. Conferma delle tariffe relative ai servizi a domanda individuale in esecuzione della deliberazione consliare 15/2007
  8. Determinazione valore riguardante la cessione di aree ex lege 167/62
  9. Approvazione del bilancio di previsione 2008, del bilancio triennale 2008/2009/2010 e della relazione previsionale e programmatica 2008/2009/2010
  10. Regolamento realtivo alla modalità di rilascio ed utilizzo del contrassegno per la circolazione e la sosta per le persone con diversa abilità
  11. Esame, discussione e presentazione mozioni

Interpellanze che riceveranno risposta:

  1. Parco giochi Via Quasimodo Lega Nord
  2. Vendita del golf per coprire i buchi di bilancio Lega Nord
  3. Pubblica illuminazione Lega Nord
  4. Appartamenti sociali Lega Nord
  5. La cartolina di Opera Lega Nord
  6. Calunniatori, disonesti, amministratori di Opera Lega Nord

Mozioni presentate da discutere in aula

  1. No inceneritore Lega Nord

COMUNICATO STAMPA: ETTORE FUSCO DAVANTI AL GIP MARTEDI’ 22

Opera, 21 gennaio 2008
Domattina il Consigliere operese della Lega Nord sarà udito dal Giudice Marco Maria Alma, dopo che il Pubblico Ministero Laura Barbaini ne ha richiesto il rinvio a giudizio, per i fatti del 21 dicembre del 2007 quando a Opera i manifestanti contro il campo nomadi, voluto dal Sindaco Alessandro Ramazzotti, diedero alle fiamme le tende destinate ad accogliere i rom sfrattati pochi giorni prima dal campo di Via Ripamonti a Milano.
Ettore Fusco è accusato di istigazione a delinquere per alcune frasi proferite, all’interno dell’aula consiliare, davanti ai cittadini delusi dal proprio Sindaco che, oltre ad offrire un’area del paese per insediare un campo nomadi, si rifiutava di dare loro ascolto.
Il Capogruppo della Lega, nella seduta di Consiglio Comunale piuttosto movimentata per le vibranti proteste dei cittadini, invitava gli operesi a resistere poiché sbagliata la scelta del Sindaco di destinare arbitrariamente un’area, per altro già sotto convenzione per la costruzione della sede provinciale della Croce Rossa, ad un uso non previsto da alcun piano regolatore o programma elettorale sulla base del quale il Sindaco stesso era stato eletto.
Ettore Fusco il 21 dicembre del 2007 ha semplicemente invitato i cittadini a resistere civilmente e manifestare il proprio dissenso dinanzi al campo in allestimento contro il parere dell’intera cittadinanza di Opera.
L’accanimento mediatico prima e giuridico poi, nei confronti del trentottenne Consigliere di Opera, non è affatto giustificato e per questa ragione confidiamo nel buon senso del Giudice per le indagini preliminari affinché non dia ulteriori strascichi a questa vicenda che sta segnando un onesto cittadino, con un’attività pubblica, moglie e tre figli, che dona il suo tempo alla cittadinanza i cui diritti e le legittime aspettative rappresenta egregiamente all’interno del Consiglio Comunale da dieci anni.

COMUNICATO STAMPA: LA LEGA CON LA GENTE

Opera, 18 gennaio 2008
Questa volta però non si tratta di manifestare contro la scelta del Sindaco Ramazzotti di portare un campo nomadi a Opera, né di contrapporsi al Prefetto o al Questore di Milano in ordine a problemi di sicurezza o di inceneritori.
La Lega Nord torna però a riunirsi proprio nella piazza da cui sono partite le grandi manifestazioni di un anno fa quando migliaia di operesi si radunavano ad ascoltare il portavoce della protesta contro il campo nomadi.
Domenica 20 gennaio alle 10 del mattino, al centro civico Pasolini di Via Emilia, si riuniscono i sostenitori ed i simpatizzanti del Carroccio operese ed i sostenitori della candidatura di Ettore Fusco alla guida del centrodestra. All’ordine del giorno il programma elettorale che diverrà la strada da seguire per il governo dei prossimi cinque anni.
I programmi li devono fare i cittadini, con i loro bisogni, le necessità i diritti ed anche i sogni.
Domenica mattina diamo voce agli operesi per recepire da loro le linee guida che porteranno una governo nuovo, giovane ma esperto, al timone del paese.
I partiti del centrodestra e molte associazioni operesi, stanche dei vecchi politici, sono al lavoro per formare una forza capace di vincere le elezioni prossime a venire e portare anche a Opera una ventata di nuovo.
La ricetta per amministrare bene il nostro Comune la scopriamo giorno dopo giorno ascoltando la gente. Quello di domenica mattina è un passaggio molto importante nella costruzione di un’entità politica vicina ai cittadini.

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DAL CAPOGRUPPO DELLA MAGGIORANZA. Da non credere!

Nella seduta consiliare del 27 novembre i consiglieri hanno discusso la mozione presentata dalla Lega Nord con la quale il Consigliere Fusco proponeva di esprimere la solidarietà al Sindaco di Cittadella inquisito per "usurpazione di funzione pubblica" a seguito della sua ordinanza che inseriva tra i requisiti essenziali per la concessione della residenza, nel comune da lui amministrato, un reddito minimo dimostrabile di cinque mila euro annui.
Indipendentemente dall'opinione personale vi proponiamo il commento del Capogruppo della maggioranza dell'attuale Amministrazione operese.
Dal verbale del Consiglio Comunale del 27 novembre 2007 estrapoliamo l'intero intervento del Capogruppo della maggioranza cui il Sindaco Ramazzotti ha affidato i Democratici per Opera:
CONSIGLIERE SCAGLIONE:
Ma intatti concordo con Sindaco. Nel senso che qui è evidente la strumentalità della cosa, della mozione e si parla di usurpazione di funzioni pubblica, e successivamente vediamo che viene ribaltata e dove si vede la propria solidarietà al Sindaco vittima dell’usurpazione delle sue prerogative fondamentali di primo cittadino.
Qui c’è una usurpazione collettiva, non so io. Il problema è che c’è una indagine in corso, evidentemente la strumentalità è chiara. Il Consigliere Apuzzo ha messo in evidenza il fenomeno generale, qui è chiara la strumentalità della cosa.
Mi permetto solamente di dire questo, ovviamente il Sindaco ha fatto rilevare le condizioni per cui occorrerà la residenza, che è diversa dal reddito, è diverso. Per cui ho idea che probabilmente non so quanti cittadini potrebbero recidere in un Comune, si va a verificare il reddito e mi viene in mente non so tanti evasori a cui spesso e volentieri magari i Comuni sono costretti a dare anche un aiuto, per cui credo che porre la residenza fissando il reddito è alquanto strumentale, credo che qui non so dove dovremmo e come dovrebbero fare i Comuni, anche i grandi Comuni. Per cui è chiara la strumentalità.
Io non sono d’accordo.
Questo è il pensiero di chi ci amministra e decide le sorti di un paese... poi qualcuno si stupisce se di punto in bianco ci portano un campo nomadi...
Il nostro commento invece è su:

L'AUMENTO DEGLI ONERI CIMITERIALI VISTI DA UN CITTADINO...

Il sindaco Ramazzotti sul giornale "OPERA" si giustifica sostenendo che le luci perpetue del cimitero si sono dovute aumentare perché tutti i comuni vicini le hanno aumentate. Mi sembra una scusa banale perché a Milano non è stato aumentato nulla.
Inoltre a Milano un ossario costa la metà rispetto a quanto si paga a OPERA e l' ICI, nei comuni limitrofi al nostro, è inferiore che da noi. Perché allora non la diminuisce come ha fatto Milano (comune vicino a noi)?.
Ferme restando queste disquisizioni, trovo che a passare da 15 mila lire a 15 euro ci sia una grande differenza (in barba al contenimento dei prezzi tanto ventilato) e poi attaccarsi ai poveri morti quando si vede che, conoscendo il cimitero, sono in prevalenza persone anziane quelle colpite dagli aumenti...
Così si comportano solo le iene, che vivono mangiando le carogne dei morti. Non credete sia il caso di segnalare questa ingiustizia ???
lettera firmata
Caro concittadino,
non posso fare altro che darti ragione e rispondere rendendoti conto di quello che io ho potuto realizzare nell'adempimento del mio dovere istituzionale e civico.
Sono anni che denuncio i disservizi nella gestione del cimitero ed anche le ultime interpellanze me ne rendono atto, dalla ghiaia che rende impraticabile il giardino centrale alla mancanza di un wc che funzioni, dall'ascensore inutilizzabile che impedisce ai disabili l'ascesa al piano superiore agli orari limitati di accesso, e molto altro ancora senza entrare nel macabro andando a parlare persino delle casse che hanno dissotterrato di recente...
Con l'ultimo Bilancio Preventivo (la finanziaria del Comune) hanno approvato l'aumento di tutto, ma proprio tutto, quello che rappresenta delle entrate tributarie per l'Ente e, anche in quell'occasione, l'opposizione della Lega Nord si è fatta sentire in Consiglio Comunale (http://gruppoconsiliarelega.blogspot.com/2007/10/novembre-2007-commemorazione-dei.html) ma purtroppo una noce nel sacco non fa alcun rumore.
Dopo un volantinaggio nel quale contestavamo "il caro estinto" siamo finiti su qualche giornale, tra cui "il Giorno" (http://letterealoperese.blogspot.com/2007/10/opera-bollette-salate.html) e questo ha prodotto la risposta del Sindaco amaro sul periodico comunale a cui ti riferisci che, nonostante sia tutta propaganda di regime, paghiamo noi contribuenti.
Questo è quello che abbiamo fatto, e devo darti atto che non ha prodotto altri risultati se non l'avere informato chi recepisce l'informazione, mentre quello che faremo dipende da come andranno a finire le prossime elezioni.
Finalmente al regime mafioso che da quasi settant'anni governa Opera si contrappone una forza nuova con spinta popolare che viene dalla gente. Negli operesi è nata la consapevolezza di essere soggetti di diritto e non solo oggetti di dovere.
Siamo forti quando lottiamo per qualcosa in cui crediamo, e l'abbiamo dimostrato, siamo un esercito che ha cambiato addirittura il modo di pensare in una nazione fondata sull'immobilismo.
L'ultima battaglia da fare per ottenere che Opera sia restituita agli operesi sarà quella della prossima primavera... e stiamo affilando le spade!

VENDITA DEL GOLF PER COPRIRE I BUCHI DI BILANCIO

INTERPELLANZA
Opera, 27 novembre 2007
La mancata trasformazione del diritto di superficie in proprietà, per gli alloggi in 167 su cui si è tentata l’operazione di cessione, ha prodotto un grave ammanco alle casse comunali.

Per ovviare a questo inconveniente, che si ripercuoterà anche sui bilanci a venire, si destineranno a copertura delle mancate entrate una parte dei proventi dall’alienazione della parte di campo da golf che era proprietà del Comune di Opera.

Eravamo contrari a vendere quelle nove buche, che valevano oro, poiché rappresentavano per i cittadini di Opera una sorta di salvadanaio paragonabile alle riserve auree di una nazione.

Come Romano Prodi ha pensato di vendersi l’oro dello Stato, per sanare la propria incapacità a ridurre il debito pubblico, così voi avete provveduto a svendere il nostro campo da golf.

Il fondo di riserva degli operesi oggi è passato di mano ed i proventi ricavati dalla vendita serviranno a coprire i buchi di bilancio che avete prodotto sottovalutando l’intelligenza dei nostri concittadini ed esponendovi eccessivamente con previsioni di spesa, da campagna elettorale imminente, troppo onerose rispetto alle possibilità dell’Ente.

Adesso relazioni all’aula, Signor Sindaco, quali delle grandi opere che avevate programmato di compiere, con i proventi dalla vendita del campo da golf , sarà sacrificata all’altare della mal gestione del danaro pubblico.

APPARTAMENTI SOCIALI

INTERPELLANZA
Opera, 27 novembre 2007
Apprendiamo dal periodico del Sindaco, quello pagato dai cittadini, che i sei appartamenti acquistati dalla Giunta Comunale, sempre con i soldi dei cittadini, saranno assegnati ai bisognosi tramite un affitto sociale.
Sempre dal periodico scopriamo anche quali uffici e quale assessore ne predisporranno l’apposito regolamento.

Siamo lieti di sapere che l’Ente si preoccupa di sei famiglie bisognose ma siamo preoccupati per le posizioni che proprio l’assessore che pubblicizzate sul giornale, l’esponente di Rifondazione Comunista Matteo Armelloni, potrà assumere nel regolamentare quali persone possano essere considerate bisognose.

Non che la Lega Nord per l’indipendenza della Padania non abbia fiducia in chi non ha ricevuto alcun mandato popolare ma si è insediato in qualità di Assessore esterno nominato da un partito.
Siamo però preoccupati per le posizioni, che l’assessore Matteo Armelloni non ha mai nascosto, di maggiore apertura verso gli stranieri rispetto agli operesi con i cui soldi, peraltro, sono stati acquistati i sei appartamenti.

Chiediamo quindi delle garanzie al Sindaco affinché siano predisposti regolamenti che prevedano l’assegnazione di tali strutture esclusivamente a cittadini italiani con preferenza legata agli anni di residenza nel nostro comune.
Invitiamo però il Signor Sindaco a non parlare, come sempre fa nei nostri confronti, di allarmismo ingiustificato in quanto come tutti i consiglieri della maggioranza sanno, visto che l’hanno approvato nonostante la ferma opposizione della Lega Nord, il regolamento di assegnazione degli alloggi comunali presenta al suo interno una vergognosa procedura che impedisce ai cittadini operesi, cui almeno un parente soggiorna nel nostro stesso comune, di fare anche solo la richiesta per l’assegnazione dell’abitazione popolare.

PUBBLICA ILLUMINAZIONE

INTERPELLANZA
Opera, 27 novembre 2007
Il Sindaco Ramazzotti, lascia al buio i residenti della Via Moneta, e non solo, scaricando ad altri le responsabilità di disservizi che l’Amministrazione potrebbe evitare ai cittadini facendo il proprio dovere e sollecitando chi di competenza.

Oltre a non fare illuminare i cantieri aperti, dove già gli inquilini occupano le proprie abitazioni, l’Amministrazione non si preoccupa neppure di sollecitare la Provincia a far funzionare la serie di lampioni sulla Statale 412 Valtidone antistanti proprio la Via Moneta.

I cittadini operesi chiedono maggiore sicurezza e l’illuminazione è il primo passo che l’Ente deve intraprendere in tale direzione.

Chiediamo pertanto cosa ostacoli il completamento della rete di illuminazione pubblica nella nuova Via Moneta ed in particolare se l’Ufficio Tecnico si è mai mosso per sollecitare la Provincia di Milano nel rendere effettivo il funzionamento dei lampioni lungo la 412 all’altezza dello svincolo Opera Zerbo. Di quest’ultima situazione chiediamo anche le eventuali tracce scritte.

LA CARTOLINA DI OPERA

INTERPELLANZA
Opera, 27 novembre 2007
Forse un giorno davvero diventerà la cartolina di Opera, anche se nutriamo molti dubbi in proposito, quell’agglomerato urbano cui ci si trova di fronte entrando in paese provenendo da Nord. Di certo oggi possiamo definire quell’area in mille modi… certo non la “cartolina di Opera”.

La tipologia degli edifici, le strade strette e tortuose già asfaltate in via definitiva, le strade che mancano ma sono utilizzate dai residenti tra mille difficoltà, la mancanza di illuminazione, i cantieri aperti e non in sicurezza dove si trovano mattoni sui marciapiedi bui per la mancanza di lampioni e transenne cadute in seguito al vento di un mese fa e mai ripristinate dagli addetti ai cantieri inadempienti.
Operatori che non compiono il proprio dovere e che non sono controllati da un assessorato, piuttosto fragile in materia di tutela dei cittadini nei confronti delle imprese costruttrici, che mette in grave pericolo la sicurezza degli operesi.

Tutto questo in una fase transitoria dove ancora manca da realizzare l’eco-mostro che primeggerà imponente all’ingresso di Opera oscurando i palazzi, già osceni di loro per l’architettura e la scelta delle tonalità cromatiche, che costituirà le già battezzate “torri di Opera”.

Quanto descritto doveva essere la “cartolina di Opera” ed il Sindaco Ramazzotti dovrebbe ricordarsela questa definizione a lui tanto cara quanto l’altra, storica, “fare bella Opera”.

Una volta di più dobbiamo rimarcare, invece, quanto il nostro paese sia diventando purtroppo “brutto ed invivibile”.

Ci illustri quindi il sindaco Alessandro Ramazzotti, prima che sia troppo tardi per eventuali interventi riparatori, cosa intende fare per migliorare la viabilità e la messa in sicurezza delle aree ancora adibite a cantiere nell’intero insediamento di nuova edificazione all’ingresso di Opera. Ci dica infine come intende risolvere la questione della mancanza di sicurezza avvertita a seguito di numerosi furti in appartamenti e box.

NO INCENERITORE

MOZIONE URGENTE
Alla luce delle ultime notizie relative il pericolo concreto che sul territorio operese o di un comune limitrofo sia edificato un inceneritore o termovalorizzatore

IL GRUPPO CONSILIARE LEGA NORD PER L’INDIPENDENZA DELLA PADANIA CHIEDE AL CONSIGLIO COMUNALE DI OPERA DI APPROVARE LA PRESENTE MOZIONE

Il Comune di Opera esprime parere sfavorevole a qualsiasi insediamento che tratti rifiuti urbani, di qualsiasi genere, sul territorio operese o di un comune confinante.

SOLIDALI CON IL SINDACO DI CITTADELLA

MOZIONE URGENTE
Opera, 27 novembre 2007
Dopo che il Sindaco Massimo Bitonci di Cittadella in una ordinanza aveva fissato delle regole per gli immigrati stranieri per poter risiedere nel comune dell’alta padovana, Ordinanza Anti Sbandati, fissando in 5.000 euro all’anno il reddito minimo per poter ottenere la residenza nel suo Comune, la Procura di Padova lo ha iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di “ipotesi di usurpazione di funzione pubblica”.

IL GRUPPO CONSILIARE LEGA NORD PER L’INDIPENDENZA DELLA PADANIA CHIEDE AL CONSIGLIO COMUNALE DI OPERA DI APPROVARE LA PRESENTE MOZIONE

Il Comune di Opera esprime la propria solidarietà al Sindaco Veneto vittima dell’usurpazione delle sue prerogative fondamentali di Primo Cittadino del suo Paese.
La magistratura e lo Stato italiano, attraverso questo accanimento contro chi compie il proprio dovere, non fanno altro che inasprire il sentimento di diffidenza che i cittadini provano nei confronti delle istituzioni.
L’Amministrazione operese è cosciente che in Italia occorrano norme severe da applicare, anche agli stranieri sul territorio nazionale, in caso di violazione delle leggi cui gli italiani devono sottostare al fine di evitare che il senso di insicurezza dei cittadini dilaghi al punto tale da scatenare sentimenti di rivalsa nei riguardi dei cittadini immigrati.

CALUNNIATORI, DISONESTI, AMMINISTRATORI DI OPERA

INTERPELLANZA
Opera, 27 novembre 2007
Non so a chi indirizzare queste accuse poiché ritengo che nel nostro paese chiunque sieda sugli scranni consiliari sia animato dal desiderio di aiutare il prossimo e realizzare grandi opere negli interessi esclusivi degli operesi. Senza fare uso di menzogne per conservare una cadrega da conquistare anziché con i risultati calunniando gli avversari politici.

Però, imbattutomi in una dichiarazione di membri di questa maggioranza, sono rimasto a dir poco esterrefatto. Certamente nessuno dei nostri amministratori avrebbe la sfacciataggine di raccontare pubblicamente simili menzogne e pertanto chiedo agli interessati, nella fattispecie il Consigliere Stefano Apuzzo e l’Assessore Augusto Sandolo, di smentire pubblicamente quanto vi sto per riportare e prenderne, già da questo momento, le dovute distanze.

Cito testualmente:
"Di fronte all'arroganza del Comune di Milano e della Regione Lombardia che vogliono imporre al Sud Milano un inceneritore, stupisce il silenzio connivente e ambiguo del centro-destra di Opera e di Rozzano". Lega e AN di Opera e il centro-destra di Rozzano, evidentemente in accordo con i propri referenti milanesi, vogliono imporre ai cittadini di Opera e di Rozzano un inceneritore! "Ma noi lo impediremo", concludono Apuzzo, Masini e Sandolo.

Bene, questa la dichiarazione dei suddetti esponenti di centrosinistra operese che, per il rispetto che ancora ripongo in loro e per la fiducia nelle istituzioni tra cui quella del Sindaco, pretendo sia immediatamente smentita o, eventualmente, motivata a quest’aula.

Infatti i politici del Partito dei Verdi chiamati in causa sanno benissimo che a Opera l’unica voce contraria all’inceneritore è sempre stata quella del leghista Ettore Fusco che già nel 2004 interrogava l’Assessore Sandolo che riferiva di non saperne nulla. Intanto la Lega Nord usciva con la prima pagina del suo notiziario, l’operese, che allarmava i cittadini su questa eventualità e prometteva battaglia.
Dopo tre anni le voci non smentite dagli amministratori operesi sono tornate a farsi sentire ed ancora la Lega Nord di Ettore Fusco, con la nuova creatura politica degli operesi Opera Sicura, si è premurata di giurare battaglia dura avviando una raccolta firme che sta dando risultati insperati.
Solo dopo questa iniziativa l’Amministrazione è stata costretta a dichiararsi contraria all’inceneritore ed a cercare di mescolare le carte inquinando l’informazione di cui il Comune di Opera riesce ad usufruire con maggiore dimestichezza.
Eppure a muoversi concretamente, ad oggi, sono stati solo i leghisti ed i cittadini di Opera Sicura, tutti facenti capo, neppure a farlo apposta, al Consigliere della Lega Nord Ettore Fusco.
Sono state raccolte firme che verranno a breve utilizzate per dimostrare la contrarietà degli operesi mentre i Verdi, che invece vantano chissà quali meriti, attraverso atteggiamenti da “asilo Mariuccia” si sono distinti solo per avere coperto i manifesti di Opera Sicura che invitavano gli operesi a firmare la petizione con dei loro scritti che sputavano sentenze contro la Giunta del Sindaco Moratti di Milano. Questo mentre il Sindaco mandava veline ai giornali confezionando articoli nei quali tentava di fare credere ai cittadini che la posizione della Lega era ambigua e che le firme non si capiva se erano pro o contro l’inceneritore.
Un sindaco Moratti criminalizzato con cui teniamo, invece, a ricordare che proprio il Sindaco operese Ramazzotti ed i suoi vassalli verdi si dilettarono a ballare insieme agli zingari quando nello scorso dicembre tentarono di imporci quello che ora vogliono fare credere che sia stato imposto da altri (cito sempre testualmente: “Siamo pronti alle barricate contro l'ipotesi di costruzione di un inceneritore al confine tra Milano e Rozzano o Opera. Ora basta, il Sud Milano ha già dato tutto ciò che poteva al capoluogo, dal carcere ai campi nomadi, dalle strutture impattanti come lo IEO ai depuratori”).

Facciamo infine presente ai Signori chiamati in causa che al contrario di quanto affermano: “Solo il Sindaco di centro-destra di Pieve Emanuele mantiene una posizione ambigua sull'inceneritore, più propensa al favorevole”. Pieve Emanuele, invece, si è espressa in Consiglio Comunale contro l’ipotesi dell’inceneritore.

Il Sindaco Ramazzotti, l’Assessore Sandolo ed il Consigliere Apuzzo chiedano formalmente scusa per quanto oggetto della presente e facciano le smentite del caso.

PARCO GIOCHI VIA QUASIMODO

INTERPELLANZA
Opera, 27 novembre 2007
Da anni i cittadini chiedono un parco giochi nel centro del paese dove, oltretutto, sorge l’edificio che dovrebbe rappresentare la zona più curate di una città, la sua vetrina, il Municipio.
A Opera purtroppo l’edificio municipale è di un’oscenità tale da rendere necessari alberi di alto fusto per cercare di mimetizzarlo e farne sfuggire i particolari più sgradevoli.
Dietro tale edificio sorge un piccolo parco giochi dove molti bambini, con i loro genitori, si ritrovano a trascorrere il proprio tempo con attività ricreative.
In centro paese è l’unico e pertanto sono proprio molte le persone che ne usufruiscono o che lo farebbero se fosse tenuto in condizioni migliori.
I cittadini chiedono da anni che i giochi, scarsi e mal posizionati, siano almeno tenuti in stato di funzionamento mentre, l’Amministrazione, gli unici interventi che fa li indirizza proprio nel senso contrario.
Via il poco verde che c’era, alla faccia dell’ambientalismo sbandierato dall’Assessore e dalla sua Giunta, e giochi che sembra non si possano riparare. Questi gli ultimi interventi dell’Ente.
La gente chiede al Sindaco che questo parco, benché piccolo, sia ben tenuto e messo in sicurezza in modo tale da impedire che i bambini che ci giocano si facciano del male sui giochi stessi oppure si trovino a rischiare di finire sotto una macchina non appena si spostano di pochi metri dai propri genitori.

Il Sindaco Ramazzotti ci spieghi cosa intende fare per migliorare la fruibilità del parco giochi di Via Quasimodo.

CONVOCAZIONE CONSIGLIO COMUNALE: MARTEDI' 27 NOVEMBRE ORE 21,00

  1. Approvazione verbale precedent seduta consiliare del 26/9/07
  2. Interrogazioni ed interpellanze
  3. Ratifica della variazione di bilancio approvata in via d'urgenza con deliberazione di Giunta Comunale n. 121 del 14/11/2007
  4. Assestamento generale al bilancio di previsione anno 2007
  5. Approvazione del piano di individuazione delle aree destinate alla telefonia mobile
  6. Approvazione dello schema di convenzione tra Provincia di Milano e Comune di Opera, Pieve Emanuele e Locate di Triulzi per la realizzazione di progetti per la sicurezza urbana
  7. Esame, discussione e presentazione mozioni

Attendiamo risposta alle seguenti interpellanze:

  1. Droga la polifunzionale
  2. Salute pubblica / bosco in città
  3. Regolamento assegnazione aree spettacoli viaggianti
  4. Situazione parchi operesi
  5. Strade da terzo mondo
  6. Via Golgi bis
  7. Richiesta atti vietata
  8. Opera non è più sicura

ed alla mozione:

  1. Contro l'abusivismo ambulante

LA PARTECIPAZIONE DEL CITTADINO E' INDISPENSABILE ED E' UN DOVERE CIVICO.

COMUNICATO STAMPA: IL RISPETTO DEI MORTI.

Opera, 27 ottobre 2007
Con l’approssimarsi della commemorazione dei defunti il Sindaco Alessandro Ramazzotti ha pensato bene di fare un regalo agli operesi. Sono infatti state inviate le richieste di pagamento degli oneri cimiteriali che, purtroppo, quest’anno sono aumentate consistentemente. A questi aumenti non corrispondono migliorie nel servizio, anzi. La Lega Nord ha infatti denunciato già in una recente interpellanza queste carenze omettendone altre per le quali ha preferito andare direttamente a fondo ed intervenire in altre sedi.
Giusto per chiarire le nostre posizioni alla gente abbiamo distribuito questa mattina al mercato di Opera un volantino che evidenzia, con un breve ma esaustivo passaggio dell’ultimo Consiglio Comunale, chi prova a fare gli interessi della gente, chi se ne frega e chi… li frega proprio del tutto!
“Sono per il rispetto dei defunti oltre che dei vivi. L’Amministrazione non deve limitarsi alla gestione clientelare degli interessi dei cittadini votanti tralasciando chi riposa nei cimiteri ed i loro familiari. Il grado di civiltà di un popolo lo si valuta anche nel rispetto che si ha per la propria cultura, le tradizioni ed il rispetto dei morti. Il Cimitero di Opera versa in condizioni pietose a causa di un’Amministrazione cattocomunista dove la componente comunista supera di gran lunga quella cattolica e gli interessi legati alla gestione della pubblica amministrazione hanno fatto dimenticare che la gente vuole rispetto per se, per i propri familiari e per i cari estinti”.
L’interpellanza del 28 giugno 2007 di cui sopra:

NOVEMBRE 2007: COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI. SEMPRE PIU' CARI... I CARI ESTINTI.

... dal Consiglio Comunale. Dopo altre analoghe discussioni sugli aumenti sconsiderati di tutte le imposte comunali per l'anno in corso.
SINDACO:
Punto 9, aggiornamento tariffe concernenti l’illuminazione votiva.
Come dicevo stiamo adeguando le tariffe all’indice di svalutazione della moneta, oggi facciamo un recupero anche di anni precedenti, dall’anno venturo ogni anno faremo l’adeguamento automatico rispetto al tasso d’inflazione.
Ci sono interventi su questo? Dichiarazioni di voto? Prego Consigliere Fusco.

CONS. FUSCO:
Non stiamo adeguando un bel niente, stiamo aumentando tutto, e anche in questo caso, dove poi calza la solita battuta del caro estinto cui diventa sempre più caro poter dare degna sepoltura...
Sui nostri cari che vengono a mancare si fa una speculazione, soprattutto in questo caso perché poi per queste tariffe, che io trovo vergognose si per l’entità, ma anche solo per il fatto che esistono, perché un’Amministrazione dovrebbe riuscire a provvedere diversamente e non a mettere in condizione i cittadini di dare una sepoltura, piuttosto che un'altra, ai propri familiari in funzione di quanti soldi si posseggono.
Qui si tratta – ripeto – dell’ennesimo aumento, in questo caso lo trovo ancora più vergognoso che negli altri casi, non si tratta di un adeguamento ad un bel niente perché le tariffe erano care dieci anni fa e sono ancora care oggi, tutte le tariffe, non è che se non le aumentavate dal ’97 significa che siete stati particolarmente bravi, significa invece che eravate particolarmente cari, e lo siete ancora, anche perché in giro, negli altri comuni, non hanno tariffe più alte delle vostre, hanno tariffe uguali alle vostre o anche più basse.
Quindi non andiamo a cercare scuse, state aumentando tutto, ripeto non so cosa ci voglia fare l’Amministrazione con tutti questi soldi che sta chiedendo in più ai propri amministrati, di certo il voto della Lega Nord è contrario anche a questo aumento.

SINDACO:
Grazie al Consigliere Fusco. Mettiamo il provvedimento in votazione.
Chi è favorevole alzi la mano.
Chi è contrario?
Chi si astiene?
Il provvedimento è approvato. Aggiornamento tariffe concernente le concessioni cimiteriali.
Questo è l'estratto, dal verbale del Consigio Comunale del 29 marzo 2007, dell'intera discussione relativa al punto all'ordine del giorno sulle concessioni cimiteriali. Come risulta chiaramente vi è stata solo l'opposizione della Lega Nord, come su tutti gli altri aumenti approvati dall'aula. La maggioranza neppure si è degnata di motivare tali aumenti. Tanto a protestare c'è solo Fusco ed i cittadini ai consigli comunali non ci vengono. La delinquenza amministrativa prolifera nell'indifferenza della gente. Occorre partecipare direttamente alle decisioni prese sulle nostre teste dagli oppressori romanocentrici, libertà è partecipazione.

LA LEGGE LEVI - PRODI E LA FINE DELLA RETE

Ricardo Franco Levi, braccio destro di Prodi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha scritto un testo per tappare la bocca a Internet.
Il disegno di legge è stato approvato in Consiglio dei ministri il 12 ottobre. Nessun ministro si è dissociato. Sul bavaglio all’informazione sotto sotto questi sono tutti d’accordo. La legge Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro.
I blog nascono ogni secondo, chiunque può aprirne uno senza problemi e scrivere i suoi pensieri, pubblicare foto e video. L’iter proposto da Levi limita, di fatto, l’accesso alla Rete. Quale ragazzo si sottoporrebbe a questo iter per creare un blog?
La legge Levi-Prodi obbliga chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all’albo come direttore responsabile. Il 99% chiuderebbe. Il fortunato 1% della Rete rimasto in vita, per la legge Levi-Prodi, risponderebbe in caso di reato di omesso controllo su contenuti diffamatori ai sensi degli articoli 57 e 57 bis del codice penale. In pratica galera quasi sicura.
Il disegno di legge Levi-Prodi deve essere approvato dal Parlamento. Levi interrogato su che fine farà il blog di Beppe Grillo risponde da perfetto paraculo prodiano: “Non spetta al governo stabilirlo. Sarà l’Autorità per le Comunicazioni a indicare, con un suo regolamento, quali soggetti e quali imprese siano tenute alla registrazione. E il regolamento arriverà solo dopo che la legge sarà discussa e approvata dalle Camere”. Prodi e Levi si riparano dietro a Parlamento e Autorità per le Comunicazioni, ma sono loro, e i ministri presenti al Consiglio dei ministri, i responsabili.
"Se passa la legge sarà la fine della Rete in Italia. Il mio blog non chiuderà, se sarò costretto mi trasferirò armi, bagagli e server in uno Stato democratico" questo è il commento di Beppe Grillo, un comico che con il suo Blog sta uccidendo la classe politica italiana, ma noi che siamo semplici cittadini, comitati, associazioni, volontari, religiosi, sportivi e chi più ne ha più ne metta... che fine faremo? imbavagliate vittime sacrificali all'altare della libertà di pensiero svanita nel nulla?
Ps: Chi volesse esprimere la propria opinione a Ricardo Franco Levi, prima che sia troppo tardi e diventi reato anche inviare e-mail, può scrivergli a: levi_r@camera.it

AUMENTA ANCORA IL MAGNA MAGNA DEI MINISTRI ROMANI

Alla faccia degli annunciati "tagli" del numero dei Ministri e delle spese di Stato, il bilancio di previsione del 2008 annuncia, incredibilmente, un vertiginoso aumento del "magna-magna" di Ministri, Sottosegretari, componenti del gabinetto e "amici" e collaboratori vari nullafacenti!
La maglia nera spetta al Ministro dell'Economia. L'ineffabile Padoa-Schioppa porterà il bilancio del suo gabinetto da euro 22.893.986 (previsione 2007) a euro 24.320.904 (previsione 2008) e, per di più, aumenterà di quasi una mezza milionata di euro (euro 459.046) la spesa per stipendi fissi al Ministro e ai Sottosegretari. Per non parlare delle spese fisse ed accessorie per il gabinetto e le segreterie particolari, per i quali si prevede per il 2008 un bell'aumento di 1,5 milioni di euro.
Altra bella faccia tosta è quella di Bersani, vero 'virtuoso' dell'aumento delle proprie spese di gabinetto che, per il 2008, supereranno i 10 milioni di euro, con un aumento di un milione rispetto al 2007, oltre ad un aumento di 400 mila euro per gli stipendi di Ministro e Sottosegretari.
Anche "Baffettino" D'Alema si piazza bene nella classifica degli spendaccioni: 319.922 euro di aumento solo per il proprio gabinetto.
Bianchi, ai Trasporti, per il gruppo suo e dei suoi Sottosegretari "trasporta" la spesa a + 300 mila euro nel 2008 e + altri 200 mila euro per le spese delle segreterie particolari.
Altri aumenti (512.664 euro) per il gabinetto di Livia Turco e oltre 1 milione per spese d'ufficio e stipendi se li aumenta anche il buon Di Pietro...
Infine Ferrero, Ministro non proprio rispettoso delle tradizioni di risparmiosità subalpine, si autoaumenta le spese del proprio gabinetto di 519.616 euro.
Quanti risparmi, se li mandiamo a casa in tempo!!!
On. Mario Borghezio
Capo Delegazione Lega Nord al Parlamento Europeo.

COMUNICATO STAMPA: I SEMAFORI T-RED SONO FONTE DI INSICUREZZA

Opera, 8 ottobre 2007
lettera aperta al Sindaco di Opera Alessandro Ramazzotti
La Lega Nord per l’indipenza della Padania, nella persona del suo capogruppo consiliare Ettore Fusco, sollecita un intervento del Sindaco di Opera, Alessandro Ramazzotti, affinché faccia presente al suo collega primo cittadino di Pieve Emanuele, Rocco Pinto, che i cittadini operesi non sono in alcun modo da considerare alla stregua di galline dalle uova d’oro cui estorcere denaro tramite i rilevatori semaforici installati a Fizzonasco.
I cosiddetti T-red, nella frazione pievese, mietono multe a profusione danneggiando la già precaria economia delle famiglie operesi tramite il prelievo forzoso di denaro e la penalizzazione di sei punti, per ogni multa, sulla patente. Punti per riottenere i quali occorrono costosi corsi e che, in caso di ripetitività dell’infrazione, portano alla perdita della patente con i gravi danni che ne conseguono.
L’appello al Sindaco operese ci sentiamo in dovere di farlo in quanto riteniamo ingiusto il metodo applicato dal Sindaco del comune limitrofo che accumula denaro con un sistema che somiglia più ad un’estorsione che all’educazione stradale. I semafori infatti non danno il tempo agli automobilisti di sgombrare l’incrocio quando scatta l’arancione e sono già nelle immediate vicinanze dello stesso. Il tempo che trascorre tra il verde ed il sopraggiungere del rosso è talmente ridotto che la multa è inevitabile. Questo è ovviamente confermato dalle migliaia di multe elevate in un mese.
Naturalmente il Sindaco Rocco Pinto a Pieve Emanuele può interpretare la sicurezza come preferisce ma noi di Opera siamo convinti che con questo sistema badi più a fare soldi che altro. In quel tratto di strada, infatti, non vi sono quasi mai incidenti ed il semaforo più redditizio è addirittura quello più inutile non essendo neppure posto ad un incrocio fra quattro strade.
La sicurezza è infine minata proprio dalla limitatissima durata dell’arancione che induce gli automobilisti ad accelerare brutalmente qualora si trovino vicino al semaforo oppure a rallentare procedendo con insicurezza se il semaforo è verde mentre si sopraggiunge in prossimità dello stesso. Entrambi sono comportamenti vietati dal codice della strada proprio poiché potenzialmente pericolosi.
Alessandro Ramazzotti intervenga a tutela dei cittadini operesi, in virtù comunque di un coinvolgimento di migliaia di persone di tutta l’area a sud di Milano e faccia, soprattutto, tesoro di quanto accade nella vicina Pieve Emanuele evitando di applicare un analogo sistema estorsivo per prelevare migliaia di euro dai suoi concittadini. Soldi con cui le aziende appaltatrici di questi sistemi semaforici ingolosiscono le Amministrazioni per poi guadagnare, loro stesse, con le percentuali sulle multe inflitte ai malcapitati.
Informazioni sul tema e sui ricorsi:
COMUNICATO STAMPA: TEST ANTIDROGA PER LA SICUREZZA A OPERA
Opera, 27 settembre 2007
Nella seduta di Consiglio Comunale di ieri sera gli Amministratori operesi hanno approvato la mozione presentata da Ettore Fusco, della Lega Nord, che istituisce la possibilità di sottoporre a test antidroga ed antialcool i dipendenti del Comune di Opera, coloro che prestano servizi per il Comune stesso e gli Amministratori che prendono importanti decisioni.
Questo per essere sicuri che proprio nessuno sia sotto l’effetto di sostanze stupefacenti quando presta un servizio che può mettere a repentaglio l’incolumità dei cittadini, dei bambini in particolare, quando condiziona la vita delle famiglie con le proprie scelte e quando influisce sull’economia delle stesse mediante politiche delineate da Sindaco, Assessori e Consiglieri Comunali.
La mozione leghista, presentata subito dopo la tragedia di Vercelli dove due bimbi persero la vita a seguito dell’incidente del bus guidato da un autista sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, ha ricevuto il quasi unanime consenso di maggioranza ed opposizione. Nessun voto contrario nonostante il capogruppo della maggioranza, il Consigliere del centrosinistra Angelo Scaglione, definiva la mozione “fumosa, incongruente e strumentale” per poi allinearsi comunque alla volontà dei colleghi e del Sindaco già dichiaratisi favorevoli.
L’altro intervento contrario è stato quello dell’Assessore alle Politiche Sociali, Matteo Armelloni di rifondazione comunista, particolarmente toccato dal provvedimento che nell’intenzione di Ettore Fusco, capogruppo della Lega, è rivolto anche al suo assessorato dove poche persone, con troppa discrezionalità, decidono come e chi assistere, aiutare o rovinare mediante provvedimenti quali la sottrazione di minori, l’interdizione degli anziani e l’assegnazione in generale di aiuti e contributi.
La salute psicofisica dei lavoratori che possano arrecare danno ad altri, l’integrità degli operatori che educano i nostri figli e talvolta trascorrono con loro più ore dei genitori stessi, la moralità comprovata da atteggiamenti virtuosi in tema di droga e alcool per chi relaziona sullo stato anche psichico dei cittadini ed il lavoro degli amministratori, infine, che mediante delibere regolamentano la vita della comunità va salvaguardata e controllata per dare ai cittadini un ulteriore sicurezza in un epoca della nostra società dove molti valori si perdono ed i cittadini sono in balia di scelte e gestioni legate a persone non sempre moralmente e psico-fisicamente sane. Per riassumere potremmo citare il motto: “Mens sana in corpore sano” ma sotto controllo.
IL TESTO DELLA MOZIONE APPROVATA:
TEST ANTIDROGA E SICUREZZA
Recependo l’ottima proposta avanzata dal Ministro della Salute Livia Turco, che auspichiamo muti presto in legge dello Stato, di fare un test antidroga ad alcune categorie di lavoratori che svolgono un compito che può mettere a repentaglio la propria incolumità e quella altrui.
Atteso che a realizzare i suddetti controlli saranno i SerT, Servizi Tossicodipendenze organi territoriali del Servizio Sanitario Nazionale che si occupano dei problemi legati alla tossicodipendenza, che hanno giudicato buona la notizia dell'arrivo della nuova normativa.
Considerato che il Ministro ha scelto questa strada subito dopo la tragedia di Vercelli, dove morirono due bambini che viaggiavano su un bus guidato da un autista sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Consapevoli dell’importanza che un lavoratore sia in perfetto stato di salute psicofisica quando può arrecare danni ad altri nel caso non lo fosse.
Valutata la piaga sociale rappresentata dalla droga, dall’alcool e dall’uso sconsiderato che molti ne fanno.
Certi che tutti i Consiglieri Comunali di Opera vorranno convengano che è primario interesse dell’Amministrazione quello di tutelare la salute dei cittadini.
IL CONSIGLIO COMUNALE DI OPERA APPROVA LA PRESENTE MOZIONE
Il Comune di Opera si dichiara disponibile ad attuare e promuovere ogni disposizione di legge nazionale che disciplini i test antidroga e/o anti alcool riguardanti particolari categorie di lavoratori coinvolti in mansioni particolarmente rischiose per la sicurezza propria e di altri.
Tali test dovranno essere condotti in base alle modalità specificate da Leggi e regolamenti dello Stato.
Contestualmente, ove le Leggi lo prevedano, il Consiglio Comunale si dichiara disponibile ad estendere tali test agli Amministratori pubblici ed a tutti coloro che, nell’ambito dell’Amministrazione locale entrano in contatto con i minori ricoprendo il ruolo di educatori o con cittadini esposti a problematiche sensibili.