MATRIMONI COSTOSI

INTERPELLANZA
Opera, 31 gennaio 2008
Premesso che il Comune di Opera ha contribuito, non poco, alla crisi economica dei cittadini operesi colpiti con l’aumento di ogni tariffa o contribuzione dovuta al comune. Un caro vita che avete riproposto nel caro estinto ed oggi nel caro matrimonio.
Premesso altresì che l’Amministrazione operese dovrebbe promuovere le unioni tra persone di differente sesso che decidono di convogliare a nozze e realizzare il proprio desiderio di famiglia.
Considerato che in ogni programma elettorale, compreso quello del centrosinistra che governa Opera, si trovano capitoli che riguardano gli aiuti alle famiglie ed alle giovani coppie.
Appurato che, di fatto, queste promesse elettorali restano tali e che questa Amministrazione, in particolare, si è prodigata nei suoi dieci anni di vita a fare tutt’altro che favorire le famiglie naturali.
Atteso che l’ultimo esempio è proprio quello dei contributi statali erogati tramite la regione di cui avete pubblicato la delibera di giunta recante il bando di concorso a due giorni dal termine dello stesso nel periodo natalizio.

IL GRUPPO CONSILIARE DELLA LEGA NORD PER L’INDIPENDENZA DELLA PADANIA

Chiede alla luce delle considerazioni appena fatte:
- secondo quale logica si è deciso di spostare i matrimoni civili al centro polifunzionale in un luogo che di istituzionale ha ben poco?
- secondo quale principio sociale di sostegno alle famiglie si è tariffato il matrimonio civile vessando i cittadini con prezzi che variano da un minimo di 200 ad un massimo di 500 euro?
- quanto costerà all’Amministrazione in termini di investimento iniziale?