10 febbraio 2008. GIORNATA DEL RICORDO

Ricordiamo questa giornata con la mozione presentata due anni fa dal nostro gruppo.
INTERPELLANZA
Opera, 15 febbraio 2005
Era la prima volta, quest’anno, che veniva celebrata dopo l'approvazione del Parlamento di un anno fa. Una tragedia che si chiama 'foibe', ovvero il massacro di migliaia di cittadini italiani, dalla fine del 1943 al 1945, ad opera dei partigiani di Tito. Ancora oggi è incerto il numero delle vittime. Si va dai 4 ai 6 mila di alcune fonti storiche ai 10 mila stimati dalla Lega Nazionale degli esuli istriani e dalmati e, addirittura ai 17 mila

Eppure il Comune di Opera, il 10 febbraio, non ha inteso in alcun modo commemorare la ricorrenza nazionale che rende, se non altro, onore ai nostri connazionali padani caduti in terra italica per mano dei comunisti titini.

Si chiede pertanto per quali ragioni è stata fatta una simile scelta quando, per le commemorazioni di caduti per mano di folli dittatori, il Comune di Opera amministra, solitamente, il denaro del contribuente senza badare a spese.

Augurandoci non sia questa una scelta politica legata alla paternità degli efferati eccidi, di matrice comunista anziché nazionalsocialista, invitiamo l’Amministrazione ad illustrare al Consiglio Comunale le ragioni per cui non sono state predisposte delle iniziative volte al rispetto della Legge, che istituisce la giornata del ricordo, ed al ricordo dei nostri caduti e di tutte le vittime dei soprusi subiti dai partigiani di Tito, dittatore comunista della ex Jugoslavia, con il truce silenzio dell’allora Governo italiano e la vile volontà, di voler dimenticare, che ogni governo prima dell’attuale ha colpevolmente reiterato.